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Cronaca dal “parlamentino” con Vaccarezza agitato, distratto, telefonista

Se il sindaco è incazzato

Il silenzio è d’oro (a Loano)

<Alza la mano o consigliere muto che non si sa perché ci sei venuto>

di Bellamigo

Con animo compreso dall’importanza del contesto, ci siamo recati lunedì 29 giugno  a Palazzo Doria per assistere al Consiglio Comunale della nostra Loano. Vaghe reminiscenze , la calda  serata, il lieto evento del Sindaco eletto alla presidenza savonese, ci erano pronubi di una pace interiore atta a meglio sobbarcarci dell’ascolto e del dibattito sulle pur gravi questioni all’ordine del giorno.

    Il primo impatto negativo è stato quello di una partecipazione della cittadinanza pressoché nulla. Ci siamo chiesti: ma sarà così vero che non era meglio nella prima repubblica quando, sospinti o meno dai partiti, molti cittadini assistevano ai consigli comunali ? 

   La seconda delusione ci è venuta dal Sindaco. Ma come ? invece di sprigionare letizia da tutti i pori il Nostro era “incazzato nero”, sgarbato con la pur graziosa avversaria Betti Garassini, attaccato al telefonino, distratto e agitato . Dopo aver dettato le sue volontà  con rapida e apodittica sentenza, spegneva con ditate poderose il microfono e lanciava occhiate di sbarramento ai suoi consiglieri. Nemmeno la capogruppo di maggioranza, una gentile signora bionda,  osava aprire bocca, ancorché  invitata dal Presidente del Consiglio che, sommessamente, dirigeva il consesso da un posto laterale  anziché dal centro occupato, appunto, dal Sindaco.

    Alle relazioni lette dagli assessori seguivano alcuni interventi della minoranza, qualche breve replica senza alcuna sintesi dialettica e poi il voto.

  Alé: “Alza la mano o consigliere muto che non si sa perché ci sei venuto”.

   Eppure non è stato da nulla aver dato in concessione il servizio di raccolta rifiuti, aver dichiarato solidarietà agli avvocati savonesi per il mantenimento della sezione distaccata del Tribunale in Albenga, aver disposto una deroga al regolamento contro l’inquinamento acustico in base alla quale, negli stabilimenti balneari e sulla passeggiata a mare,  si potrà fare casino fino alle tre di notte,  a volumi altissimi  che l’amministrazione definisce turistici.

Essa ignora che la massa dei bagnanti loanesi è costituita da famiglie con bambini i quali patiscono assai il bordello notturno, ignora che molti “turisti” (in ispecie stranieri) non vengono più a Loano proprio per la rumorosità provocata dalla lobby di una minoranza caciarosa, ignora che svariati immobili sulla palazzata a mare  restano vuoti in piena estate per le stesse ragioni, alla faccia del turismo (quello vero), ignora che il domicilio  costituisce un fondamentale diritto di libertà del cittadino.

Ma, su quest’ultimo punto, il consigliere di minoranza Puleo  si è  lamentato perché la misura dei decibels concessi era troppo bassa (sic!). Il giovinotto ha irriso a tutti quelli che hanno la ventura (estiva sventura) di abitare in faccia alla spiaggia  (se ne vadano nei bricchi a monte dell’Aurelia) e se l’è presa con gli anziani . Egli,  venditore di amplificatori elettronici (apparati la cui mala gestio, come qualsiasi rivista medica insegna, è responsabile di malattie nervose, gastriche, cardiache e dell’udito ) non sa che ai vecchi,“non gliene po’ frega’ de meno” - per usare il suo stesso forbito linguaggio - del casino notturno perché essi, purtroppo, già non dormono per conto loro. Il problema, per i residenti, riguarda chi lavora e si deve alzare alle sei o alle sette del mattino, evidentemente.

    Le cortesi doglianze della volonterosa Garassini e gli orgogliosi acuti del consigliere Pesce su svariate frane che interessano il territorio hanno dato un po’ di vita al consesso.

    Sebbene riferitoci da fonti di dubbia credibilità, il pervicace tacere  dei consiglieri  di  maggioranza ci porta a credere che il Sindaco abbia effettivamente  convocato, in pre-adunata, tutti i suoi, imponendo il seguente diktat:

Ho saputo che qualcuno di voi vorrebbe intervenire in Consiglio per argomentare con la propria testa  sulle materie oggetto di discussione. Vi avverto: chi lo farà sarà cancellato dalla lista della prossima vicina consultazione elettorale. Basta la mia parola.  Per voi valga l’antico adagio : il silenzio è d’oro”.

    Così dicendo, con l’occhio acceso e dominatore, guardava lontano, verso gli stagni camarghesi del Vaccarés, donde la sua progenie…“Governare sì, governare sulle acque ferme””.

    Attenzione, Capo, anche sulle acque morte, ogni tanto, improvviso e fortissimo,  fischia il vento.

                                                                                          BELLAMIGO