versione stampabile

A Ceriale torna d’attualità il “caso Nucera”?

Cosa scrive la “Casa della Legalità”

(Ecco il testo dell’ultimo articolo del battagliero “giornale on line” di Genova)

<Ebbene, sembra proprio che sul savonese non bisogna osare parlare. Infatti ci è stato notificato un "decreto di sequestro preventivo" per il volantino "Nella terra teardiana... dominano i NUCERA, e CERIALE si mostra china" distribuito a Ceriale il 26 agosto 2008, però, con il provvedimento si sequestra non il volantino, bensì si sequestra e oscura la pagina del comunicato on line "Nella terra teardiana... dominano i NUCERA, e CERIALE si mostra china" che è del 25 agosto 2008! Quindi: se ci si contesta il volantinaggio devono andare a sequestrare i volantini ormai distribuiti e nelle case delle persone che lo hanno ritirato e custodito... ed il procedimento per accertare se ci sia stata o meno la diffamazione si fa a Savona e non a Genova; se invece si contesta il contenuto del comunicato su internet allora si proceda presso la sede del server, quindi Ferrara

Questa è la prima contestazione di procedura... anche se dobbiamo osservare che con noi la "giustizia" corre veloce come un fulmine... altro che tempi biblici! Noi siamo tranquilli perchè dimostreremo senza problemi che non c'è mai stata diffamazione. Detto questo vediamo nel dettaglio la questione, annunciando già che nei prossimi giorni torneremo ancora sul savonese e qualcuno dovrà spiegare alcune cosucce!!! Ma intanto rivediamo la questione Nucera e Ceriale...>

Come reagì l’imprenditore e cosa risulta a Trucioli

La redazione “parrocchiale” di Trucioli Savonesi che, come i lettori sapranno, fornisce soltanto notizie piccole, piccole, sempre timorosi e spaventatissimi, tanto da non aver disturbato in questi anni né giudici, né avvocati pronti a “sacrosante” querele. Trucioli non condivise i metodi ed i contenuti che si scatenarono all’epoca della scontata approvazione consiliare della maxi lottizzazione, definiamola “Nucera” per chiarezza verso i lettori. All’esordio della neo maggioranza di centrodestra, superpremiata dagli elettori.

Ceriale non è mai stata “terra di Teardo”. Nessun atto dell’inchiesta di cui qualcosetta, ma solo qualcosuccia, conosciamo, ha chiamato in causa operazioni in quel Comune dove sono accaduti e li abbiamo raccontati per dovere di cronaca nel corso di tanti anni di “cronisti di strada”, messi nero su bianco; vicende, fatti, retroscena, assai oscuri e mai chiariti, neppure nel corso di indagini giudiziarie.

Andrea Nucera della Geo srl
L'architetto-imprenditore
 Andrea Nucera a Ceriale

Giovanni Nucera, nel frattempo deceduto, legato a Teardo e al Psi di cui fu segretario amministrativo provinciale, anche da ragioni economiche (come emerse), tenne fuori Ceriale, pur disponendo di una discreta proprietà terriera-serre (azienda Monica). Molti appezzamenti con mappali intestati a persone diverse, moglie e figlia compresa. Come risultava al Consorzio irriguo cerialese.

Quella del banchiere “Fiorani”, ora al centro della lottizzazione, arriverà molto dopo.  

Delle tormentate vicende dell’edilizia cerialese, di aree, di operazioni su campeggi, conosciamo, per motivi professionali, nomi e cognomi, alcuni viventi, altri passati a “miglior vita”. Conosciamo o intuiamo i loro legami, le reti di protezione. C’era anche lo zampino di qualche politico imperiese (non Scajola).

Lo spartiacque tra legalità ed illegalità diffusa resta tutto da dimostrare e provare. Ci sono del resto anni e anni di cronaca che raccontano di malefatte e scandali sopiti. Ne diedero conto Il Secolo XIX, La Stampa, La Gazzetta del Popolo, L’Unità, Il Lavoro. Non siamo ovviamente i soli depositari di anni di storia cerialese. Altri meglio di noi e più di noi verosimilmente sanno e tacciono, per la loro attività, per l’appartenenza a lobby, anche massoniche, senza fare di ogni erba un fascio.

Ad esempio, i fondatori della locale “Camea” o del tempio che ha avuto sede in un locale della frazione Peagna, abbandonato in tutta fretta e dove furono trovati curiosi cimeli. Notizia non degna, all’epoca della scoperta, di cronaca giornalistica, anche se ci fu l’intervento di apparati dello Stato.

Tutto questo col personaggio, col miliardario architetto Andrea Nucera nulla c’entra. Ci saranno altri aspetti di cui si vocifera, ma sempre in attesa di riscontri, di verifiche, del “colpo finale”. Ci sono state e ci sono attività investigative, non è difficile intuirlo. Alcune pare si siano già concluse smentendo le tanti illazioni ai danni dell’imprenditore. Per altre non abbiamo elementi per scrivere.

Sappiamo- ed è nel suo pieno diritto – che Andrea Nucera ha reagito all’iniziativa che - vedi sopra – aveva visto la “Casa della Legalità” schierarsi in forza a Ceriale. C’era stata una querela dello staff legale che fa capo all’avvocato Enrico Nan. Querela – pur in assenza di conferme – che fu presentata alla Procura della Repubblica di Savona, riguardava da una parte i volantini diffusi a Ceriale, dall’altra il contenuto del “blog” (Procura di Genova). Il tutto risale, inizio dell’azione giudiziaria, al settembre dello scorso anno. Sono trascorsi otto mesi e ci saranno altri fuochi d’artificio? Purchè non siano di paglia.

Seguirono, come da prassi, le indagini. E per competenza l’assorbimento a Genova delle due tranche (volantino e blog). Tra i due reati, quello più grave, per il codice, sarebbe il volantino. Un’azione ritenuta diffamatoria passata al vaglio del Pm, Francesca Nanni e poi del Gip. Si è proceduto col sequestro e l’oscuramento del materiale finito su internet. Nel merito si sarebbe accertato che il rapporto della Dia (antimafia) riguardava tale Francesco Nucera (di altra località) e che il sequestro di quote riguardava operazioni Fiorani-Nucera (Andrea) in provincia di Genova e di Imperia, non nell’area di Ceriale al centro di una colata di cemento che aggraverà il tessuto economico e sociale, contrariamente a quanto si è cercato di sbandierare in molti articoli di giornale. Dalla maggioranza del consiglio comunale, capeggiato da Ennio Fazio, agricoltore cerialese, imprestato alla politica, da 40 anni alla Coldiretti, con incarichi nella Comunità Europa, nella Camera di Commercio. Sindaco voluto dal coordinatore di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, con l’impramatur dello stato maggiore forzista imperiese.

Ceriale è diventata una “città dormitorio”, con migliaia di alloggi vuoti, dove nessuna operazione alberghiera (oggi sono spariti) avrà successo. Il porticciolo è un’altra tappa nel mondo delle illusioni, per quanto riguarda il potenziale volano economico, turistico.

Si è distrutta un’economia agricola, si è depotenziato il tessuto commerciale. Si sono arricchite alcune decine di famiglie locali e fuori regione. Si è ridotto sul lastrico, impoverito, come dimostrano i dati, l’intero contesto economico. Disastro che l’ex sindaco Carlo Camino, socialista (e non solo lui) aveva previsto, messo per iscritto nelle osservazioni al piano regolatore (anni ’70).

L’edilizia che tira e persiste, farà ancora una volta la fortuna di quel mondo bancario che finanzia la speculazione del mattone e i beneficiari (pochi) diretti. Ovviamente è un giudizio di scelte politiche, non sulle persone.

Tornando allo scontro “Casa della Legalità”-Andrea Nucera, non sappiamo cosa accadrà ora. Se sarà provato che i volantini sono stati stampati a Genova, seppure distribuiti a Ceriale; sarà l’autorità giudiziaria genovese ad accertare, infine, la sussistenza o meno della diffamazione.

Trucioli, nel suo mini-orticello informativo, continuerà a scrivere su fatti che conosce. Anche per noi le delusioni non mancano. Come quando un libro sulla mafia, presentato in provincia di Savona, ha elencato tutte le località liguri con presenze “mafiose”– operazione ripetuta anche di recente sui giornali -  ignorandone alcune.

In altre parole: si scrivono i nomi di presunti “mammasantissima”, affiliazioni varie a cosche e famiglie, ma sul savonese  si sorvola. Non esiste. Cancellato.

Alcune realtà, mortificanti, sono evidenti. Le società sportive ed i presidenti non sono soltanto a Genova. Gli interessi trasversali neppure. Gli smaltimenti, le aree da bonificare non sono soltanto in certe zone ed in altre “giardini botanici”. Oppure se frana persino una collina ed i giornali non si accorgono. La Regione Liguria, la Provincia, il Comune interessato tacciono.

Le residenze stile liberty trasformate in mini alloggi gruviera sono davanti agli occhi di tutti. Ma è bene tacere e far finta di non vedere.

Può darsi che sia soltanto un sogno. In piena estate e magari un “colpo di sole” di Trucioli. Largo ai coraggiosi! Trucioli tace.

(L.C)