GENTILE ASSESSORE ALL’AMBIENTE
DI ALBISSOLA MARINA
Antonia Briuglia
![]() | E’ vero, Lei si è appena insediata e forse, con questo mio intervento diretto, posso apparirle troppo precipitosa, ma sono convinta che il “buon giorno si veda dal mattino” e che non sia consigliabile perdere del tempo utile per fare alcune riflessioni su una importante e delicata materia, fin’ora tanto trascurata, come l’ambiente. Una materia che, qui nel nostro territorio,( certificazioni e bandiere a parte) si sta facendo drammatica e complessa, così come urgenti sono ormai le soluzioni che essa richiede. |
Il fatto che in Albissola Marina Lei, per la sua competenza e la sua professionalità sia stata designata a ricoprire la carica di Assessore all’ambiente, in un’Amministrazione, oggi, di centro-sinistra, ci fa ben sperare che le soluzioni che cercherà di perseguire, si potranno differenziare da quelle sostenute, anche in campagna elettorale, dal centro destra . Soluzioni da trovare soprattutto in tema di raccolta rifiuti, inceneritori e potenziamento della centrale a carbone e quelle sostenute, in maniera ostinata, anche dal PD savonese come la piattaforma Maerks, fortemente osteggiate dalla popolazione vadese con gli esiti elettorali che ben conosciamo. Tutti questi problemi e alcuni altri, di eguale importanza come la dissennata cementificazione del litorale e della collina albissolese e la difesa del verde rimasto, interessano anche il nostro territorio comunale più di quanto si pensi. La salute del territorio e dei cittadini è provato sia strettamente connessa con i livelli d’inquinamento atmosferico e marino (rada di Vado) che non ha una perimetrazione così definita da farci sentire tranquilli. E’ ormai necessario che tutti i Comuni, da Varazze a Spotorno, lavorino più che mai in sinergia e quelli più virtuosi, o candidati a diventare tali, facciano da stimolo agli altri. |
![]() Il neo Sindaco Vicenzi e i candidati della sua lista, tra cui l'assessore all'ambiente Gaudenzio Paola | La raccolta differenziata. Se si parte, invece, col piede giusto e quindi sul “porta a porta” è difficile NON raggiungere SUBITO obbiettivi di oltre il 75-80%! Oggi il modello in assoluto più efficace, virtuoso ed economicamente vantaggioso è quello che termina con l' estruso "modello Vedelago", che di recente ha vinto premi per innovazione tecnologica dall' UE e soprattutto per le sue applicazioni pratiche (tegole e traversine ferroviarie), prodotto di una raccolta differenziata a costo zero! |
Questo percorso richiede che non ci sia più del 5-8% di organico, quindi la prima indispensabile pratica è quella di separare bene l' umido da tutto il resto, mentre tutti gli impianti prima citati e ora più diffusi, si basano sul presupposto che ci sia una raccolta differenziata scadente, con una buona parte di organico da fare "digerire" ,fermentare ecc. ecc. Si dimentica che è proprio l' organico che abbassa la qualità della differenziata e sono certa che tutti i cittadini, se adeguatamente incentivati, possano imparare a dividere come si deve l' umido e risciacquare il vasetto della marmellata ecc...specie se alla fine pagano in un anno meno di un terzo nelle loro bollette! Sono sempre più convinta che se vogliamo farcela dobbiamo partire subito col piede giusto e parlare di "riduzione, riuso, riciclo totale", visto che qualcuno ci è riuscito e se mi sono permessa di indirizzarle questa lettera è perché penso che Lei possa essere la persona giusta per farlo. |
![]() | Il potenziamento della centrale a carbone. Per quanto riguarda il potenziamento della centrale di Vado, tutti gli atti pubblicati dall’Ordine dei Medici savonesi , il lavoro di sensibilizzazione e di denuncia del Dott.Franceschi e tutto il movimento di protesta impone, a tutti i nuovi Amministratori, di prendere in seria considerazione la necessità di osteggiare questo progetto a cui Tirreno Power sembra non voler rinunciare. |
L’inutilità di una maggiore produzione di energia, in un territorio dove da anni si trascura di promuovere e predisporre politiche adeguate all’uso di fonti rinnovabili e al risparmio energetico e la minaccia di pericolosità ambientale che, da anni, pagano i cittadini con la loro salute per le condizioni di un impianto a carbone che inquina già un territorio ben più vasto di quello vadese, a elezioni concluse, richiedono con urgenza la risposta che i cittadini si aspettano e cioè non solo quella di respingerne il potenziamento ,ma anche quella di depotenziare l’attuale impianto.
La piattaforma Maersk.
E’ necessario, quindi, bonificare immediatamente i fondali contaminati da un secolo di industrializzazione selvaggia che, nel corso degli anni, ha riversato in mare indiscriminatamente gli scarichi velenosi dei processi industriali e delle discariche. Emblematici, a questo riguardo, gli studi dei dott.i Torcello(pneumologo) e Fadda (biologo) che registrano come “proprio le ceneri, della centrale a carbone Enel, siano state scaricate direttamente in mare e il percolato delle discariche vadesi sia stato scaricato in mare nel recente passato, tramite il depuratore consortile non funzionante grazie a deroghe alla legge Merli concesse dall’allora assessore regionale all’Ambiente Alonzo.”
Volendo promuovere, anche contro il volere della popolazione di Vado, la piattaforma Maersk, finanziata anche con ingenti capitali procurati dalla regione Liguria, ma la cui utilità economica non è stata ancora del tutto provata, si dà l’assenso a costruire un’opera che, con gli scavi per la palificazione sui fondali fortemente contaminati, metterebbe in circolazione nell’acqua marina migliaia di tonnellate di sostanze quali mercurio, cromo , nichel, policloro difenili, diossine ecc. Enorme quindi il rischio di contaminazione degli ecosistemi marini che, tramite bioaccumulo nella catena alimentare, metterebbe in pericolo per decenni anche la salute stessa dell’uomo, nonché il permesso di balneazione di tutta la riviera ligure in particolare di Ponente.
La schizofrenia tra chi insegue bandiere blu o verdi e certificazioni ambientali di cui fregiarsi nei biglietti da visita delle Amministrazioni e approva progetti del genere deve essere interrotta con onestà e competenza.
Il percorso non è facile, ma questo non deve scoraggiare quando il sostegno viene soprattutto dai cittadini e i riconoscimenti delle buone Amministrazioni sono la vittoria più grande.
Buon lavoro!