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Signor sindaco è suo dovere tutelare la storia antica della città, non solo i privati

Palazzo Gavotti, Pinacoteca, ex Italsider:

come si distruggono i tesori di Savona

Denuncia della V Circoscrizione: danni alla stabilità e scavi senza controlli. Perché?

Le relazioni di Lagomaggiore, Passalacqua e dell’architetto Ricchebono? Ignorate

di  Daniela Pongiglione

Gentile  Antonio Signorile,invio l’intervento che ho fatto in occasione della  visita del Sindaco  e della Giunta nella Quinta Circoscrizione, con cui ho richiesto interventi urgenti,  da parte del Comune,  per la stabilità di Palazzo Gavotti e per la difesa dell’area archeologica  (ex-Italsider).

Dal resoconto che di quella riunione ha dato “La Stampa” di oggi, sembra che io non sia intervenuta e che questi argomenti  non siano stati affrontati.

In realtà i giornalisti non erano presenti e la sintesi fornita loro, depurata da ciò che può dare fastidio ai poteri forti che dominano la Città, fa torto non solo al diritto di piena informazione, ma fa torto anche al Consiglio di circoscrizione, a nome del quale avevo parlato. Sembra infatti che noi non ci interessiamo dei due problemi attualmente più importanti ed urgenti del nostro territorio .

La ringrazio per la cortese attenzione.

Daniela Pongiglione (Noi per Savona)

 

 


Daniela Pongiglione

Martedì 5 dicembre 2006, durante l’incontro tra il Sindaco, la Giunta e il Consiglio della V Circoscrizione, ho comunicato al Sindaco quanto segue.

 

Sig. Sindaco, nei minuti che mi sono concessi, le vorrei parlare di due problemi che riguardano la V Circoscrizione, ma che, data l’importanza dei luoghi interessati, hanno una rilevanza non solo cittadina, ma nazionale. Si tratta dell’attuale situazione del Palazzo Gavotti e delle aree ex-Italsider.

 

Per il primo argomento (Palazzo Gavotti) devo dirle che ho visto la costruzione di contrafforti esterni  in corrispondenza degli archi. E’ un intervento indispensabile. E’ evidente la stretta connessione tra le lesioni nel Palazzo e i lavori nel cantiere ex-Astor.

La Circoscrizione, già a luglio, aveva fatto presente a lei, Sindaco, e agli Assessori competenti, la gravità della situazione, ma i lavori erano poi stati sospesi solo a settembre.

Ho potuto prendere visione della relazione tecnica dei due esperti incaricati dal Comune, proff. Lagomaggiore e Passalacqua.

Tra le molte notizie che se ne possono trarre, emergono le seguenti:

 

1) il progetto dell’edificio sottoposto ai consulenti prevede tre piani interrati, fino alla quota di  -9,25 m. rispetto all’attuale piano viario;

 

2) il cedimento complessivo nello spigolo di Palazzo Gavotti su Piazza Chabrol è stato di almeno 20 mm;

 

3) a pag. 3/ 6, secondo capoverso (doc. 8 sett. 2006) si legge:” Questo danneggiamento rende vulnerabile la porzione di struttura (del Pal. Gavotti) danneggiata e richiede un esame accurato delle condizioni attuali di resistenza e di sicurezza”;

 

4) nel documento di novembre, a pag. 26/ 27, si legge: “[…] i sottoscritti  ritengono che detta struttura non sia in grado di sopportare gli effetti conseguenti agli interventi, come oggi proposti in esecuzione sulla limitrofa area dell’ex Cinema Astor”.

 

Ciò significa, tra l’altro, che i due tecnici non si esprimono sulla stabilità di oggi.

C’è poi la recente risposta  della Sovrintendenza ai Beni artistici, nella quale la Sovrintendente esclude di essere responsabile della stabilità dell’edificio.


Pinacoteca a Palazzo Gavotti in Piazza Chabrol

L'ex L'Italsider durante a demolizione

A fronte di queste affermazioni, è necessario che sia esplicitamente chiarito da parte sua, sig. Sindaco:

 

 1) la situazione attuale di pericolo;

 

2) quali immediati provvedimenti l’Amministrazione intenda prendere per la salvaguardia dei Cittadini e delle opere d’arte conservate in Pinacoteca;

 

3) in che modo verrà modificato questo progetto, se è ritenuto incompatibile con la sicurezza.

Noi siamo  sinceramente preoccupati  e chiediamo che si intervenga con tempestività (chiudendo  la Pinacoteca, mettendo in sicurezza i quadri, bloccando il passaggio sotto la volta) e  che  si modifichi il progetto.

Per quanto riguarda le aree ex- Italsider, sono aree acquisite da privati, per cui il Comune non ha un diretto coinvolgimento. Però si tratta dell’area archeologica più importante della Città, una piccola Pompei, che conserva, nascosti sotto la terra, le testimonianze del nostro passato, in grandissima parte ancora da conoscere ( come ad es. i resti delle due Città più antiche, una del XVII e una del XIII sec.).

La Sovrintendenza, a parole e per iscritto, ha dichiarato di seguire gli scavi. In realtà noi abbiamo la certezza che gran parte dei lavori avvenga come in una cava  (l’altro giorno erano al lavoro 7 escavatori) e non come dovrebbe essere condotta in un sito archeologico così importante.

Anche il prodotto dello scavo viene caricato immediatamente e immediatamente trasportato non si sa dove.

Le può forse servire, sig. Sindaco, l’informazione che il progetto Bofill è stato fatto ignorando l’esistenza del promontorio.

Questo era invece ben segnalato nel SAU dell’arch. Ricchebono, SAU che poi era stato sostituito.

Al di là degli interessi dei proprietari, c’è,  a monte, il diritto  prioritario della Città di conoscere la sua antica storia. Di questo diritto il massimo responsabile (e l’unico che possa intervenire efficacemente in questo momento ) è lei, sig.Sindaco.

 

Daniela Pongiglione