mail della
settimana/ Vi
racconto la “scena” del 2 giugno a Villanova
Io, impiegato Piaggio, ho visto il “volo di Stato”
non urlo, non mi scandalizzo, vorrei solo coerenza
![]() Aeroporto Panero |
Anno
Zero di Michele Santoro non molti
mesi fa ha contribuito, con il testo
dell’inviato speciale
Corrado
Formigli - pare sempre in attesa di solenni
promesse di querela - a “ridicolizzare” una
certa “Casta” imperiese. Dal
Panero
e villa
Scajola. Voli Alitalia semivuoti per Villanova (allora,
poi soppressi),
pagati dai contribuenti, con interviste
abbastanza monche, tra sarcasmo e prese per i
fondelli. |
Ci
furono reazioni a salve, alla trasmissione, dei
presidenti
Giuliano,
Bertolotto e Balestra. Poi dimenticatoio.
Spargere fango non costa nulla. Ma chi promette
e non mantiene che figura ci fa? Ha “dignità
politica” e pubblica?
Caro Trucioli,
scrivo a voi perché dopo aver parlato al
telefono con due giornalisti, mi hanno detto che
si trattava di beghe elettorali e di poco
interesse. Oggi nessuna novità, rispetto al
passato.
Io, da
quando sono in pensione, grazie a
Piaggio
senza sottintesi, alla domenica e nei festivi
riscopro il meraviglioso e spesso dimenticato
entroterra savonese ed imperiese.
Il 2 giugno ho scelto
Villanova e suo retroterra.
Strada
percorrendo, con la due ruote, mi sono ritrovato
un’insolita presenza di Forze dell’Ordine (sulle
strade) prima di arrivare a
Villanova.
Anche un elicottero della
“Polizia”
che faceva spola tra l’aeroporto e il cielo, un
altro secondo elicottero “voli di prova” (della
Forestale).
Poco
dopo l’abitato di
Bastia,
temendo fosse accaduto qualcosa di grave in
zona, ho chiesto? Risposta: <Dicono che sia arrivato Antonio
Ricci diretto a Casanova…>. Mi sembrava
un’assurdità. Lui abita ad Alassio ed è il
personaggio più schivo della televisione. Poco
dopo una coppia che abita a
Coasco:
<Niente di grave…, succede sempre quando arriva
il ministro…>.
Incuriosito raggiungo l’aeroporto. Ci sono auto
di carabinieri, polizia, auto civetta, due auto
di servizio, una visibilmente blindata. C’è chi
commenta e chi fa il curioso. Chi battute. Mi
pare di aver riconosciuto un giornalista assai
noto, pensavo fosse lì per un’intervista, un
servizio. Non ho visto però fotografi. Il giorno
dopo nulla sui giornali locali. Sbagliavo.
Il
primo
giugno avevo letto della pomposa e festosa
inaugurazione del
Castello
di Garlenda, con tante autorità presenti e
l’invitato d’onore ministro
Scajola.
Il giorno
2
giugno Festa della Repubblica, alle 11, 18, riecco, con un “volo di Stato”,
il nostro ministro che io non giudico affatto
approfittatore. Il
suo ruolo mi sembra assai più importante di
quanto si pensi nello scacchiere italiano ed
internazionale. Ha soprattutto dimostrato, per
la nostra
Liguria, di aver realizzato ed ottenuto
assai di più dei predecessori. E non condivido
neppure l’accanimento da scandalismo (compreso
in qualche occasione Trucioli e spero di non
essere censurato) di giornali e tivù contro i
fratelli
Scajola.
Non so,
se come ha scritto La Stampa lo stesso 2 giugno,
a firma di
Francesco Grignetti, si
tratti di velivoli per Vip dei servizi segreti
(quattro piccoli jet Falcon 900). Del resto il
ministro dell’Economia
rientra, dice
La Stampa,
tra chi ne ha “diritto”: il Presidente della
Repubblica in carica, gli ex presidenti, il
premier-presidente del Consiglio, il presidente
della Corte Costituzionale, i presidenti di
Camera e Senato e per
<motivi di
sicurezza i titolari dell’Interno, Difesa,
Giustizia, Esteri ed Economia>. Il
giornalista scrive, bontà sua: <Il
predecessore di
Scajola,
Padoa-Schioppa non era inconsueto utilizzare
i normali voli di linea
Alitalia>.
Quando
alle 11,18 si apre lo sportello, scende il
ministro ed i suoi stretti collaboratori, si
avvicinano a salutarlo,
Mauro
Zunino, e Piero Balestra, anime storiche e
dico io meritevoli di questo scalo. Senza la
loro testarda tenacia, non ci sarebbe più. E non
si parli di sprechi, perché basta vedere
Striscia
la notizia di
Antonio
Ricci per constatare tutti i primati degli
sprechi, con record che non fanno evidentemente
più notizia, nell’Italia del Sud, soprattutto e
purtroppo quella che vota, come in Sicilia, il
centro destra.
Il
ministro, dopo breve convenevoli, riparte (con
auto al seguito ed autista al femminile),
diretto nella sua Imperia e in breve lasciano
l’area aeroportuale polizia, carabinieri,
“civette”. Ho scattato una fotina dell’arrivo
dell’aereo, se vi interessa, solo per
documentare che non racconto frottole.
Con il
tempo libero da pensionato, ho anche più tempo
di leggere.
Di
recente ho letto un articolo sulla povertà
crescente in questa nostra provincia. Il Secolo
XIX ha scritto “La
fame parla italiano”, aumentano del
12,8 %
per cento gli assistiti italiani dalla
Caritas
diocesana. Fonte, il direttore don
Adolfo
Macchioli.
Forse a
tutti noi è sfuggito un altro dato di quei
giorni, diffuso solo da pochi organi di stampa:
nei primi mesi del 2009 i distacchi per morosità
di energia elettrica sono aumentati in Italia
del 30
per cento rispetto al 2008, toccando quota 600
mila. E in provincia di
Savona?
“Appena” il
28, 9
per cento. Famiglie che nel 2009 restano al buio
perché non hanno soldi per accendere la lice che
non è un lusso.
E come
se non bastasse il generale della guardia di
Finanza,
Raffaele Romano, comandante regionale in partenza, ha reso noto (via
giornali)
che la
Liguria occupa il primo posto nel nord Italia, per “povertà”, con un
tasso del
10 per cento, secondo il rapporto annuale
del
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione.
Seguono
la
Lombardia con un tasso del 5.3 e la
Toscana,
4,1%.
IL
giorno dell’arrivo del ministro all’aeroporto,
con la puntuale presenza di forze dell’ordine,
siamo al
2 giugno, Il Secolo XIX titolava a piena
pagina:
“Forze dell’ordine, stop agli straordinari-
Basta con i tagli alla sicurezza- Albenga in
prima fila nella protesta. Ma il problema è
provinciale”. La protesta della Lega Nord.
Tuttavia
il comandante provinciale dei carabinieri,
Giovanni
Garau, tranquillizzava e alla festa dell’Arma si faceva sapere che i furti in abitazione nell’intera in
Liguria sono crollati rispetto al passato. Una
ottima notizia.
Il 3
giugno Il Secolo XIX, pagina 27, ricordava: “Record
di furti in villa, sgominata gang di
albenganesi>.
Di
fronte a questo quadro ognuno può farsi un’idea,
trarre un giudizio di come spendere al meglio i
quattrini dello Stato, si dice “soldi dei
contribuenti”, impegnare al meglio le forze
dell’ordine. E mi riferisco soprattutto alla
politica, alle direttive del ministro leghista
Roberto
Maroni.
Penso
alle “auto blu” e alle scorte. E le città come
Albenga
dove non certo per colpa di carabinieri e
polizia si continua a invocare “mobilitazione”?
Cara Lega
Nord, dove sta la tua coerenza? Siete al
governo o all’opposizione?
A meno che- e me ne scuso
con tutti – non abbia ragione il presidente
Berlusconi quando dice (l’abbiamo ascoltato più volte in
televisione, dalla sua voce) che non dobbiamo
credere ai giornali. A suo dire il “90 per cento
sono in mano alla sinistra, mentre la Rai è
ostaggio del sindacato Usigrai della sinistra.
Tutti insieme danno l’immagine di un’Italia che
non esiste>, parole di
Berlusconi.
Io ho
scritto ciò che ho visto ed ho letto. Ai
concittadini savonesi un caro saluto.
Gianni
N…. (via mail) |
Aeroporto di Villanova: 11,18 del 2 giugno, l'arrivo del ministro Scajola con un volo di Stato. In attesa 2 auto blu e un paio di amici.
Le due facce della sicurezza ad Albenga
Come impegnare le forze secondo “Ivg”
Ad Albenga è emergenza sicurezza. Lo diciamo da tempo nel
quartiere di Viale Pontelungo, dove i residenti non riescono più a sentirsi
protetti e tutelati dalle Istituzioni. Il problema emigrazione che sta assumendo
proporzioni enormi rischia di diventare binomio con la sicurezza e, se non si
interverrà in tempo, con strumenti amministrativi efficaci, le conseguenze
saranno irreparabili e i cittadini si sentiranno sempre più abbandonati
dall’Amministrazione ingauna, che ha sempre esitato con imbarazzo a reagire allo
stato di emergenza”Lo dice Eraldo
Ciangherotti, Presidente del Centro Aiuto Vita ingauno, commentando
l’episodio di vandalismo nei confronti del parlamentare Luca
Volontè, ospite ad Albenga del
Centro Aiuto Vita ingauno.
“Il Sindaco Tabbò -continua
Ciangherotti - non può più ignorare
questi episodi di vandalismo,che si stanno ripetendo da tempo ma deve
intervenire subito, potenziando gli sforzi fatti sino ad oggi. Non bastano
certamente le ronde notturne degli Assessori di Albenga a garantire la sicurezza
dei cittadini. E’ vergognoso l’episodio accaduto al parlamentare dell’UDC,
Luca Volontè, caro amico e
sostenitore del Centro Aiuto Vita
ingauno, in visita alla cittadina di Albenga e al mondo dell’Associazionismo
cattolico”.
“A nulla serve progettare strade, pianificare il porto e ideare scuole nuove se
poi le nostre strade non sono sicure. I legami e i rapporti del
CAV-ingauno con gli extracomunitari
sono sempre stati di elezione nel sostegno alla maternità disagiata. Non
possiamo rischiare di essere ghettizzati insieme agli extracomunitari, perchè
qualcuno un giorno ci dica di parteggiare per l’insicurezza della città”.
Conclude
Ciangherotti
La redazione
(di Ivg)
Noi li votiamo, loro
stravolano gratis. Chi sono?