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Fare politica (1)
- Raccomandati , sponsorizzati, accondiscendenti
conviene! Loano, ci eravamo
tanto “odiati”
Cronaca di vita vera a Palazzo Doria
Come andò a
finire e cosa insegna la “singolar tenzone” Vaccarezza - Cenere
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Loano
– Un “collage” di ricordi ricostruito
anche con notizie pubblicate da |
Siamo a maggio 2000, un
anno prima delle elezioni
amministrative previste per il
13 maggio 2001. Angelo
Vaccarezza restituisce al
sindaco Francesco Cenere
la delega di vicesindaco, ma
mantiene l’incarico di assessore
al Turismo e allo Sport.
Giustifica la sua decisione:
“Non si può decidere all’ultimo
momento una eventuale
candidatura. Certe cose vanno
fatte per tempo nell’interesse
della città. Sono comunque
impegnato nei prossimi mesi ad
incontrare le forze politiche
che si identificano nella Casa
della Libertà e le associazioni
cittadine per
verificare l’eventuale
convergenza sul mio nome.”
(1) Il
sindaco Cenere
replica: ”Quella di queste
settimane è stata una tempesta
in un bicchiere d’acqua.
Non cambia nulla
nell’impegno della Giunta. Non
si è discusso su chi sarà
il nuovo sindaco perché non è
compito nostro scegliere.”
(2).
Esordio della “guerra
fratricida” (iniziata da
Angelo Vaccarezza) fra le
due fazioni di Forza Italia
(oggi Pdl) capeggiate da un
lato, da Cenere, Zaccaria,
Bocchio e dall’altro, da
Vaccarezza, Oliva, Cepollina.
Nel contempo è in corso in
Parlamento la discussione ed
eventuale approvazione sulla
questione del terzo mandato ai
Sindaci. A Loano sale la
tensione fra i due
alleati-duellanti Cenere e
Vaccarezza. Si parla di
probabile commissariamento della
sezione di Forza Italia e
i due duellanti cercano “aiuto”:
Vaccarezza dal ministro
Claudio Scajola e
Cenere dal parlamentare
Enrico Nan e dal
Vice Presidente dalla Regione
Liguria Franco Orsi.
Premessa, il sindaco
Francesco Cenere era stato
eletto per la prima volta (otto
anni prima) candidato con la
Dc. |
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Nel
febbraio 2001 il sindaco
Cenere annulla la
presentazione del nuovo piano
turistico con la seguente
motivazione: ”Il Piano turistico
è stato redatto da Vaccarezza
e Cepollina senza essere
minimamente concordato. Sarebbe
stato un comizio, una forzatura
ed un atto irresponsabile. Non
capisco tutta questa fretta. La
“guerra” non era fra me e Forza
Italia, semmai tra me ed alcuni
esponenti.”
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Arriva una
direttiva del Coordinatore nazionale di Forza Italia Claudio
Scajola che dispone: “La lista ufficiale che sarà in campo
per il centro-destra in tutti i Comuni, per evitare confusioni,
avrà il simbolo uguale a quello della Casa delle Libertà nei
collegi uninominali.” Dunque un no secco a liste civiche.
Siamo a fine marzo. Continua la “bagarre”. I “forzisti” di
Vaccarezza ritengono di avere diritto al simbolo del partito
e, conseguentemente, si apprestano a definire accordi con gli
altri partiti della Casa della Libertà.
Da bravo
“attaccante” Vaccarezza dichiara: ”Sono dispiaciuto
(?) di non avere Cenere. Con noi aveva una squadra
che lo ha reso capocannoniere, con un buon centrocampo, una
forte difesa e lancio dalle ali. Ma ha scelto di militare
in una squadra dell’interregionale dove al massimo potrà fare un
gol e su rigore.” In precedenza Cenere aveva
dichiarato:”Sono state interrotte le trattative con il gruppo
che fa riferimento a Vaccarezza. Abbiamo scelto di
garantire continuità amministrativa e un deciso rinnovamento di
metodi e di persone ai vertici locali del partito. Con rammarico
abbiamo formalizzato un nuovo club (di Forza Italia ndr).”
Deciso il
commento del coordinatore provinciale di Forza Italia Pietro
Oliva:” Credo ci sia un margine per presentare una lista
unica. Chi provocherà altre soluzioni se ne assumerà la
responsabilità”. Siamo arrivati ad aprile 2001.
Vertice a Genova, nella sede di Forza Italia, con
convocazione di iscritti loanesi fra cui: Angelo
Vaccarezza, Francesco Cenere, Sergio Rosso,
Giovanni Battista Cepollina, Remo Zaccaria.
Viene concordato che sarà il coordinatore nazionale Claudio
Scajola a designare il candidato a sindaco di Loano per il
centro destra. Segue, dopo pochi giorni, una nuova convocazione
di Francesco Cenere e Angelo Vaccarezza. Nulla di
ufficiale trapela.
Una
curiosità. Per una questione di “par condicio” (?) è
stato impedito al sindaco Cenere di partecipare alla “Vita
in diretta”, programma di Michele Cucuzza su
Raiuno, in cui avrebbe parlato della nuova passeggiata della
città. (4) Preceduto da un ultimo tentativo
di mediazione la scelta di Claudio Scajola è stata di
candidare a sindaco Angelo Vaccarezza. Il gruppo della
costituente lista Cenere sostenuta da Zaccaria,
Bocchio, Maritano, Verda, Bolognesi, Grillo,
Romanisio, Dell’isola, Del Balzo, Bazzano, Rosso, Richero e
tanti altri ha deciso di non accettare la proposta.
Cenere
ha diffuso un comunicato stampa in cui si legge:”Pur se
politicamente articolata la proposta di Scajola non
scioglie il nodo, non di tipo politico ma personale ed
amministrativo, nei confronti della componente “istituzionale”
di Forza Italia. Si riconferma la nostra appartenenza alla Casa
della Libertà e la volontà di essere a fianco dei candidati
Nan e Sambin. Si invitano i vertici del partito a riflettere
sull’uso del simbolo della Casa della Libertà. Si annuncia la
presentazione di una lista di continuità. Alla stessa hanno già
dato adesione rappresentanti di categorie economiche, sociali,
della scuola, del mondo cattolico, l’assessore uscente
Leandro Ietri (?) e il delegato di zona della Lega,
Alessandro Panizza. Siamo certi di aver agito nel superiore
interesse dei loanesi. Nessuna guerra per le poltrone anzi, ma
la ferma volontà di dare a Loano amministratori per la città e
non comodi piedistalli per carriere politiche ed ambizioni
personali esterne agli interessi della città stessa”.
(5)
In una nota Claudio Scajola ha espresso stima nei
confronti di Angelo Vaccarezza precisando: ”E’ il
migliore candidato possibile. Nei tredici anni in cui ha
partecipato ai lavori della Giunta, ha dimostrato le sue
capacità amministrative ed il suo atteggiamento nei confronti
della linea del movimento è sempre stato corretto e leale”.
(6)
Il sindaco Francesco Cenere non ha
alternative. Procede alla revoca delle deleghe all’assessore al
Turismo Angelo Vaccarezza e all’assessore ai Servizi
Sociali Pietro Oliva.
(continua)
·
Riflessioni & Domande
(1) Vaccarezza:
“Non
si può decidere all’ultimo momento una eventuale candidatura.
Certe cose vanno fatte per tempo nell’interesse della città.
Sono comunque impegnato nei prossimi mesi ad incontrare le forze
politiche che si identificano nella Casa delle Libertà e le
associazioni cittadine per verificare l’eventuale convergenza
sul mio nome..”
[] Strategia a tavolino con chi e coordinata da chi? La “bagarre” elettorale inizia ben un anno prima della normale scadenza del mandato di Cenere. Nell’interesse della città?
(2) Cenere:
”Quella di queste settimane è
stata una tempesta in un bicchiere d’acqua. Non cambia
nulla nell’impegno della Giunta. Non si è discusso su chi sarà
il nuovo sindaco perché non è compito nostro scegliere.”
[] A fronte della chiara strategia irrituale adottata dal vice sindaco (che di fatto si è posto in netto contrasto con lo stesso sindaco), istituzionalmente avrebbe dovuto prenderne atto e, con i poteri che gli sono attribuiti dalla legge, avrebbe dovuto immediatamente togliere le deleghe al Vaccarezza e nominare un altro assessore.
(3) Cenere:
”Il Piano turistico è stato redatto da Vaccarezza e
Cepollina senza essere minimamente concordato. Sarebbe stato
un comizio, una forzatura ed un atto irresponsabile. Non capisco
tutta questa fretta. La “guerra” non era fra me e Forza Italia,
semmai tra me ed alcuni esponenti. Io sono in Comune, dalle 7
del mattino, per lavorare ed amministrare la città e non per
“giocare” a fare politica.”
[] A fronte delle ripetute scorrettezze amministrative-istituzionali fatte dal Vaccarezza non restava altro che revocare le deleghe a chi, con i fatti, dimostrava di non esserne degno della fiducia del Sindaco.
(4)
Per una questione di “par condicio” (?) è stato
impedito al sindaco Cenere di partecipare alla “Vita
in diretta”, programma di Michele Cucuzza su
Raiuno,, in cui avrebbe parlato della nuova passeggiata della
città.
[]
La notizia è stata pubblicata
su
(5) Cenere:
“Siamo certi di aver agito nel superiore interesse dei
loanesi. Nessuna guerra per le poltrone anzi, ma la ferma
volontà di dare a Loano amministratori per la città e non comodi
piedistalli per carriere politiche ed ambizioni personali
esterne agli interessi della città stessa”..
[]Dopo tutto quello che ha subito dall’attuale sindaco Angelo Vaccarezza, con quale motivazione riesce a giustificare il suo rientro nell’amministrazione di Loano, a distanza di anni; “umilmente” a essere nominato vice sindaco e assessore esterno con delega all’urbanistica proprio dal suo “nemico politico” Angelo Vaccarezza?
(6) Scajola:
” Vaccarezza è il migliore
candidato possibile. Nei tredici anni in cui ha partecipato ai
lavori della Giunta, ha dimostrato le sue capacità
amministrative ed il suo atteggiamento nei confronti della linea
del movimento è sempre stato corretto e leale”.
[]Designazione
“ad personam” della candidatura a Presidente della Provincia di
Savona nel 2009 di Angelo Vaccarezza, dopo anni in cui
gli aveva riservato una “corsia preferenziale”, posizionandolo
in incarichi, in Forza Italia, a livello regionale e
provinciale. Siamo per caso a “Scherzi a parte”, fatti di “lotte
fratricide”, “pace armate” anche sulla pelle di ignari ee
succubi cittadini? Magari sono pure molti ad aver
dimenticato. C’è chi sostiene che “non bisogna mai perdere
la memoria” per giudicare e trarre conclusioni. Ognuno col
proprio metro, ovviamente.
(continua nella prossima puntata)
Gilberto Costanza
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it