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della settimana/ Ultimo spettacolo il festival delle barzellette tra sindaci
Ha chiuso il “Loanese”, ultima sala cinematografica
ma nessuno ne parla, almeno ringraziamo i frati
Spettabile Trucioli Savonesi, mi rivolgo a voi
dopo aver atteso invano che uscisse la notizia
sui giornali. Avevo segnalato un paio di mesi fa
che a Loano abbiamo perso anche l’ultima sala
cinematografica. Il
“Loanese”
di via Garibaldi.
Mio nonno raccontava che
in piazza Valerga c’era il “cinema
Municipale”, poi abbattuto nel dopoguerra.
Dagli anni cinquanta in poi abbiamo avuto oltre
al “Loanese”
appunto e che venne ristrutturato a nuovo, il
più spazioso
“Perla”,
in via Stella. Due erano i cinema all’aperto:
Giardino e Stella.
Tutti
locali spariti per diverse ragioni.
Ricordo, come fosse ieri, quel giorno al
“Perla”
quando venne
Ciriaco
De Mita, allora segretario della
Dc, accompagnato dall’amico Aldo Gasco.
Infatti
si trattava di un locale molto ampio che veniva
utilizzato per conferenze, incontri, comizi.
Era, a suo tempo, un richiamo da tutta la zona,
per la sua attività. Mi pare che i proprietari
fossero la famiglia
Valle
di Savona.
Oggi se
i cittadini, i turisti vogliono andare al cinema
devono recarsi a Pietra, Finale, Borgio (credo),
Savona, Albenga. Nel comprensorio loanese non
c’è più nulla.
Non
faccio colpe a nessuno, tantomeno alla famiglia
Del
Balzo, proprietari dell’immobile, con il
benemerito patriarca “Pippo”,
con la sua inseparabile vecchia “Vespa”, fino a
quale anno fa. Persone squisite, corrette, che
sono anche titolari di un albergo famigliare in
Corso Europa. Il figlio si è prodigato per
rendere viva la sala cinematografica,
svilupparla al meglio. Per anni ha pure ospitato
manifestazioni e i faccia a faccia elettorali
tra candidati sindaci della città.
Una
città turistica, con un grandioso porto
avveniristico, può restare senza una sala
cinematografica? Non sono la persona giusta per
rispondere, qualcuno meglio di me potrebbe
spiegarlo.
Vorrei
ancora far sapere e ringraziare pubblicamente la
parrocchia di
S. Maria
Immacolata - i frati Cappuccini-
che ha
predisposto una piccola sala cinematografica da
110
posti, messa a norma di legge, con una discreta
spesa. Grazie, ancora una volta, ai nostri frati
se Loano
riesce a salvare qualcosa, a non deturpare il
patrimonio. Penso ai padri
Agostiniani, alla loro area che qualcuno
voleva già comprare per farne un bel “boccone”;
penso ai padri di
Monte
Carmelo, al loro esteso giardino verde.
Vorrei
aggiungere che un conoscente tassista mi ha
riferito che nei locali del “Loanese”
sarà probabilmente aperto un supermercato della
famiglia
Del Balzo, cugini del proprietario. Si
tratta di imprenditori del commercio e del mondo
alberghiero locale molto attivi, seri, che danno
lustro e lavoro a Loano. Gente che lavora duro,
ha rischiato, ha avuto intraprendenza, che vede
impegnati genitori e figli in una continua lotta
e sfida contro colossi commerciali.
Ho
scritto col cuore, forse con un italiano che
lascia a desiderare, spero di non offendere
nessuno.
Grazie
a Trucioli per l’ospitalità,
Giorgio
Ferrari
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