Ma,
oltre a
difenderci
psicologicamente
e a non farci
del male da
soli, possiamo
cercare di
attaccare e
intaccare le
cause esterne
dei rumori.
Tanto più che i
più antipatici,
persistenti e
diffusi sono
quelli dei
motori accesi, e
opporvisi
significa darsi
da fare contro
il caos
climatico da
carburanti e
combustibili
fossili!
Molti
rumori vengono
da fuori. Alcuni
richiedono una
mobilitazione
collettiva,
altri
individuale.
Un’azione
diretta e anche
individuale sì,
ci può essere:
contro
l’inciviltà dei
motorini, delle
moto e delle
vespe a
silenziatore
alterato, un
motorino “
truccato"
inquina molto di
più di moto e
automobili a
posto.
Smarmittare il
mezzo per farlo
guadagnare in
velocità è
vietato dal
codice della
strada e quindi
dovrebbe dar
luogo a multe
sonore e
sequestri dei
mezzi. Purtroppo
troppo spesso i
vigili sono
tolleranti e
permettono che
un pugno di
motorette
pestifere
distrugga le
orecchie di
migliaia di
persone. A volte
rispondono di
essere sotto
organico e
suggeriscono di
chiamare i
carabinieri.
Certo, se
togliessero la
patente a chi
causa
inquinamento
sonoro, nel giro
di sei mesi
nessuno userebbe
più il clacson e
i motorini
smarmittati. Ma
se in una data
strada molte
delle vittime
residenti si
impegnano a
chiamare i
vigili e i
carabinieri ogni
volta che passa
uno smarmittato
(spesso fanno
gli stessi
tragitti), e ad
assicurarsi che
le forze
dell’ordine (e
della quiete)
intervengano a
far rispettare
la legge (al
limite
potrebbero
essere
denunciati per
omissione di
atti d’ufficio),
alla lunga
servirà.
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