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Lettera aperta/ <L’associazione albergatori di Varazze non è più sola…>

Cari colleghi, la “fabbrica delle poltrone”?

Perché fa bene a pochi e fa male a molti

<Dobbiamo essere uniti e ritrovare l’orgoglio della categoria.  Grazie Colman>

     di Andrea Bruzzone* 








Andrea Bruzzone

Varazze- Le notizie che giungono in questi giorni da Finale Ligure mi incoraggiano a pensare che l’Associazione Albergatori di Varazze non è più sola nel rilevare che qualcosa non va nella gestione e lo sviluppo del turismo savonese.

Il Signor Colman non è certo l’ultimo arrivato, ed ha voce ben più autorevole della mia per evidenziare le sempre più scure ombre che si addensano sul turismo della nostra provincia.

Certo, la “fabbrica delle poltrone” produce a pieno ritmo, con modelli sempre più lussuosi e coordinati ai precedenti, ma i miei colleghi ben sanno che ciò, come sempre, non porterà alcun vantaggio alla categoria in generale.

Per il resto, ci si limita a disquisire sui ponti primaverili e le previsioni meteo, o alle solite flebili lamentazioni sugli aiuti regionali, mentre le iniziative dell’STL sono ormai da anni “in procinto di partire”, mentre già tutti sappiamo che solo un miracolo salverà il 2009 da un calo di presenze turistiche a due cifre; mentre le solite frane e le solite code isolano intere porzioni di territorio; mentre i programmi elettorali di alcune liste comunali arrivano a mettere in dubbio che il turismo possa essere la principale forza trainante della nostra economia, oppure teorizzano le nostre come “città da week-end”, capitolando a qualsiasi tentativo di sviluppo turistico.

Invio la presente a tutti i presidenti delle associazioni albergatori locali, ora che non sono più l’unica voce stonata e fuori dal coro, per un invito all’unità e a ritrovare l’orgoglio della propria categoria.

Ritengo infatti che ricoprire la carica di presidente di un’associazione albergatori comporti un grande onore, ma anche alcune responsabilità, quale può essere quella di manifestare pensieri sicuramente condivisi dagli associati, ma magari scomodi nei riguardi di chi ha incarichi politici ed amministrativi in loco.

Perché il silenzio in alcuni casi significa soltanto acquiescenza, debolezza, comodità, ma può anche essere interpretato in senso peggiore da chi ben conosce la situazione.

E la situazione attuale del turismo ligure è molto grave.

 

 

                                                                  *IL PRESIDENTE

                                     ASSOCIAZIONE ALBERGATORI VARAZZE

                                                                  Andrea Bruzzone