La sanità della Valbormida non ha bisogno di polemiche elettorali e populiste

Chirurgia della mano e chirurgia oculistica

approdano all'ospedale di Cairo

Cosa salvare dei servizi ospedalieri nell'interesse degli utenti. Cosa smantellare

 

 

 Cairo Montenotte - Non ha finora avuto la "promozione" e l'informazione popolare che merita la duplice notizia che all'ospedale di Cairo sono stati attivati due importanti servizi in regime di day surgery (piccoli interventi chirurgici che si esauriscono nell'arco di una giornata): Chirurgia della mano ed Oculistica.

Come emerge da quanto scritto (e che riproduciamo) dal direttore generale dell'Asl 2 Flavio Neirotti sul periodico "A Campanassa". L'ospedale San Giuseppe di Cairo, nei giorni scorsi, è stato al centro di velenose ed inconcludenti polemiche di chiaro stampo elettorale (elezioni provinciali e in alcuni comuni).

Di tutto ha bisogno la sanità savonese (la nostra salute) fuorchè di beghe e di ciarlatani. Nessuna forza politica che ha governato la Regione Liguria dal 1975 ad oggi, può fare il "gallo".  Trucioli Savonesi e Uomini Liberi hanno spesso documentato che la politica (nella sua forma più deteriore) ha pesanti responsabilità per aver occupato "militarmente" prima le cariche dirigenziali dell'apparato amministrativo di Asl- Usl-Ospedali, fino ad arrivare ai primariati, ai dipartimenti e giù a cascata. 

Chi vive la realtà dell'ospedale di Cairo, dai medici, ai paramedici, al personale  amministrativo e soprattutto i cittadini utenti, conosce assai meglio della classe partitica savonese e ligure, i problemi, i pregi, le carenze, le lacune. I bisogni della gente, dell'assistenza sanitaria.  Un ospedale che, tenuto conto delle prioritarie esigenze di bilancio (i debiti alla fine li paga il contribuente, o meglio i pochi contribuenti costretti a pagare le tasse senza evasione), deve fare delle scelte. Con coerenza, coraggio, senza populismi, mettendo al bando la facile demagogia.

Cairo non può pensare - ed i primi a saperlo sono gli stessi operatori ospedalieri - di mantenere un struttura-ospedale che ha necessariamente molti limiti. Espone i pazienti e gli operatori a rischi, come del resto documentano alcuni episodi sfociati nelle cronache giudiziarie.  Non può far fronte a certe emergenze.

La salute, si dice, non ha prezzo, è un bene primario. Si abbia la lucidità operativa e politica di mantenere, a Cairo, alcuni servizi sanitari sostenibili, utili, grazie anche alla professionalità di alcuni medici e si smetta di inseguire l'illusionismo. 

E' vero che spesso le eccellenze sono legate alla presenza in ospedale di medici bravi, capaci, che hanno conquistato sul campo notorietà e professionalità, risultati, ma in assenza di questo "patrimonio" (e in provincia di Savona, con rare eccezioni, si sente la perdita di alcune figure in camice bianco) si dia la possibilità agli utenti di accedere a servizi socialmente qualificanti, come appunto la "chirurgia della mano" e l'oculistica. In day surgery.