versione stampabile

Il “gran rifiuto” ai partiti dell’ex bancario Carisa. Storie inedite del passato

Candidato sindaco a 5 stelle?

Minetti a Carcare “segno di salute”

Una città dove tutti gli schemi politici (destra, sinistra, centro) sono sovvertiti

 


Carcare, risultati elettorali alle politiche, nell'aprile 2006

Carcare - <Puntiamo sull’intelligenza degli elettori e sull’assoluta autonomia dall’ingerenza dei partiti>. E’ un’avvincente scommessa per “Carcare Futuro”, lo schieramento di cittadini che si propone di governare la cittadella di seimila abitanti, oltre quattromila elettori. Nel 998 d.C. Ottone III°, imperatore del Sacro Romano Impero, concesse a Bernardo, vescovo di Savona, il diritto di riscuotere la decima sul raccolto nelle terre carcaresi. Nel 2000 il ristoratore Marco Moraglio ha inventato un ricetta denominata “Le Carcaresi”, una pasta fatta di farina di mais e di castagne che viene fatta cadere attraverso un attrezzo particolare a buchi larghi direttamente nella pentola del brodo bollente.

Nel 2009 un ex funzionario di Banca, Alfio Minetti, 68 anni, vuole diventare primo cittadino, interrompendo una tradizione che assegna Carcare alla sinistra, confermata anche alle politiche del 2006 quando l’Unione di Prodi ricevette 2381 voti e  il Cdl di Berlusconi 1684.

 Una consultazione che non aveva ancora visto insediarsi, a livello nazionale, il partito-impresa Berlusconi & C., dopo la breve e sventurata “stagione di Prodi”, affossato da traditori, transfughi e forse “venduti”, ma anche da una certa sinistra, assai poco illuminata, affamata di potere, sottopotere, poltrone, superstipendi e privilegi da casta. Per nulla scalfiti, anzi accresciuti. In centro ed in periferia dove governa.

Carcare, un modello innovativo, sfida alla partitocrazia? Un segno di salute e speranza di una democrazia sempre più allo sbando, fanalino di coda in Europa, tra ingiustizie sociali (fonte Caritas), corruzione dilagante (fonte Corte dei Conti), incapacità della politica di affidare le sorti della pubblica amministrazione alla meritocrazia, alla valutazione del merito delle persone, anziché della loro fedeltà ai “centri di potere” palesi e occulti? (fonte McKinsey&Company).

Chi è e cosa rappresenta nel panorama politico provinciale, regionale, Alfio Minetti? E’ un marziano? Di lui si racconta, tra le altre cose, che vinse al primo congresso della Margherita, con 90 voti (35, il secondo, Francesco Lirosi), senza “protezioni dall’alto” e pagando di tasca propria tutte le spese. Democrazia Cristiana, Margherita, Popolari fino all’addio definitivo dopo l’avvento in Provincia di Marco Bertolotto, la sua caduta rovinosa e sfascista.

Un Minetti, dirigente e cordinatore di partito, che ha praticato la coerenza delle “Mani Pulite”. “Status” che non paga quasi mai in Italia (in Svezia un ministro si dimette per non aver pagato l’abbonamento al tv!) in termini di potere e “clientela elettorale”, ma mantiene i suoi testardi e tenaci seguaci.

Le cronache dei quotidiani locali (Il Secolo XIX e La Stampa) del 29 marzo scorso hanno raccontato l’investitura di Minetti ad opera del gruppo civico “Carcare Futuro”, fondato dall’ex pidiessino Rodolfo Mirri, agente immobiliare, ex consigliere comunale, un passato nella Margherita, oggi coordinatore del gruppo. Con loro un altro personaggio, conosciuto per la sua lunga attività in divisa, al servizio dello Stato e dei cittadini: Michele Monopoli, già comandante del distaccamento della polizia stradale. Altra persona di spicco, Giancarlo Core, commercialista e consigliere comunale.

Alberto Parodi, dalla colonne de Il Secolo XIX, ricorda: <Minetti è molto attivo nel volontariato culturale, tra cui i Lions; in Comune era già stato assessore alla Cultura alla fine degli anni ’90 nelle file dell’allora Ppi (giunta  Franco Delfino) e ancor prima consigliere comunale a Cairo>.


Alfio Minetti
Ancora più insistente, dettagliato il “curriculum” descritto da Lucia Barlocco su La Stampa: <Minetti, sposato, due figli, diplomato in Computista commerciale, ha frequentato diversi master di formazione aziendale e per la gestione del personale. Organizzatore e docente di corsi di formazione al personale bancario, per 40 anni ha lavorato alla Carisa. Dal 1975 nell’ambito dei Decreti scolastici delegati ha ricoperto incarichi di consigliere e presidente del Consiglio scolastico distrettuale 6 di Cairo, di quello di presidente del Consiglio di istituto al liceo Calasanzio, membro del Consiglio di istituto del liceo carcarese e delle medie Abba di Cairo

1989 consigliere comunale a Cairo, dal 1990 al 1999 consigliere ed assessore a Carcare. Ex Dc, poi passato alla Margherita e nel marzo di due anni fa si è staccato dai partiti>.

E ancora, sempre da La Stampa: <Creatore ed organizzatore dei corsi Univalbormida di Carcare, Millesimo, Calizzano. E’ tesoriere dei Centro culturale di educazione permanente Calasanzio, e segretario dei Lions Club Valbormida di cui è stato anche presidente>.

Infine, conclude La Stampa: <Sindaco della Cooperativa Cates di Cairo, dal 2003 al 2007 è stato revisore dei conti, poi membro del consiglio dell’Isvav. Iscritto all’Avis con all’attivo 82 donazioni e dal 1978 ha aderito all’Aido. Nel 1996, su proposta della Carisa, è stato insignito dal presidente della Repubblica di “Stella al merito e Maestro del Lavoro”.>

Con questo patrimonio umano, professionale, culturale, sociale e di impegno civile, Alfio Minetti sindaco, ha la vittoria “assicurata”?

Rimarca Parodi sul Decimonono: <Una candidatura quella di Minetti che manda in fibrillazione lo scenario politico locale con il sindaco uscente Angela Nicolini (Pd) che si ricandiderà con buona parte della sua attuale maggioranza. A lei si contrappongono Minetti e Franco Bologna, capogruppo della minoranza uscente, esponente del centro destra e che si candiderà sindaco con una lista trasversale composta anche dal gruppo di sinistra “Progressisti” dell’ex sindaco Paolo Tealdi, ex Ds>.

Tealdi è stato assessore Provinciale, col presidente Alessandro Garassini, ed ha ricoperto la carica di  Assessore ai lavori pubblici, viabilità, concessioni-espropri, autorizzazioni, edilizia scolastica e patrimoniale, denunce c.a., progettazione impianti tecnologici, legge 626.

Lo scenario vulcanico carcarese per la corsa alla vittoria ed immancabili docce fredde, vede in pista pure il Pdl ufficiale (ultima versione) che con Giacomo Pronzalino ( ex Forza Italia) ha tenuto a far sapere, ricorda Il Secolo XIX: <Il Pdl non si riconosce nella candidatura di Franco Bologna per cui presenteremo un nostro candidato>. Ne è scaturito un gran fermento, in quanto, ha accennato il giornale, <sono esplosi malumori nella parte di Forza Italia pronta ad entrare nel listone trasversale che fa riferimento a Francesco Legario, avvocato, vice cordinatore uscente, e a Silvia Longagna, dipendente Asl>.

A proposito di candidate rosa, la lista Minetti sindaco ha previsto  tra i 16 candidati, 5 donne, <riaffermando l’obiettivo di evitare la cementificazione e la speculazione sul territorio comunale, i prioritari valori della Resistenza,  della Costituzione, dell’Unità Nazionale>. Se sono rose fioriranno nel paese di Anton Giulio Barrili, giornalista e garibaldino, autore di una cinquantina di romanzi e numerose novelle: tra questi Capitan Dodero, Il libro nero, L’olmo e l’edera.

Carcare terra di tradizioni che si perdono nella notte dei tempi. Durante il periodo quaresimale alcuni cantori passavano da una casa all’altra, a loro venivano donate delle uova servite come frittata da consumarsi il Lunedì dell’Angelo. Oggi si raccolgono solo offerte di denaro, ma l’antica canzone ricorda: <Giunti che siamo da questa nobil casa/ ci mettiamo a cantare./ Signora padrona si affacci sulla porta/ che qui si fa la scorta/ delle uova>.

L.Cor.  

Alfio Minetti durante uno spoglio elettorale
 (dal SecoloXIX)