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Dal Gruppo Consiliare di Savona aderente a Democrazia e Socialismo L’Aeroporto non perda l’ultima occasione
tra privatizzazione e gara europea
La buona notizia del nuovo direttore e le dichiarazioni della destra in
consiglio
di
Roberto De Cia |
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Al Sig. Sindaco del Comune di Savona
Caro Federico,
l'ennesima, spero gradita, lettera per affrontare questa volta un tema
politico amministrativo che ho toccato con un intervento nell'ultimo
Consiglio Comunale e al quale tengo molto.
Lo faccio considerandoti l'interlocutore politico principale con il
quale mi trovo a dialogare e per il tuo noto interesse per
le materie che riguardano l'azione ed i risultati delle aziende
pubbliche. |
Come ben sai, l'Aeroporto
internazionale “Panero” a Villanova di Albenga, nasce nel
1922 e nel 1937 la sua pista di volo fu la prima in Europa realizzata
con la pavimentazione a
makadam.
Da allora e sopratutto nel secondo dopoguerra, ha vissuto alterne
fortune.
Sono ben noti i limiti morfologici e geografici dell'area, la sua forte
urbanizzazione, i limiti strutturali dell'infrastruttura e non ultimo
l'ingombrante presenza dei due aeroporti di
Nizza e Genova che hanno concentrato molte risorse.
Eppure quella struttura ha delle forti potenzialità che potrebbero
essere elemento di stimolo e traino per tutta l'economia dell'area vasta
formata dalle due provincie di
Savona
ed
Imperia e dal basso cuneese. Non penso solo al Turismo e al
Florovivaismo, ma anche all'effetto “cascata” che di norma
genera una infrastruttura logistica moderna.
Non tutta la classe politica sembra averci creduto in questi ultimi 30
anni.
Le Giunte provinciali di centrosinistra prima e la gestione dell'ultimo
decennio del centrodestra rampante del ponente ligure, hanno dimostrato
di non avere sino in fondo e concretamente apprezzato le potenzialità
che la struttura potrebbe fornire.
In Consiglio Comunale, di fronte alle mie critiche politiche all'attuale
gestione, mi sono sentito rispondere dai Consiglieri della destra, che
il “Panero”
soffre per mancanza di sostegno politico. Evidentemente le dichiarazioni
del
Ministro Scajola, le promesse ogni anno puntualmente
disattese, sul finanziamento delle opere necessarie come l'ampliamento
della lunghezza della pista, non erano convinzioni, ma spot elettorali.
Oggi finalmente, dopo che per anni si è mantenuto un Ente di gestione
diciamo (usando un eufemismo) poco incisivo, grazie al dinamismo e
all'esperienza del giovane Direttore, si avvia la fase che porterà alla
privatizzazione della gestione dell'Aeroporto. E' una buona notizia, che
certamente potrà far crescere le prospettive dello scalo.
Il dubbio al quale ho voluto dare voce, è relativo al fatto che questa
gara sia veramente a livello europeo , aperta sopratutto ad operatori
che già operano nel settore che sappiano tenere conto della importante
scommessa legata al trasferimento in quella sede di una importante
azienda quale la
Piaggio aerei.
I miei dubbi, non nascono
certo da una “cultura
del sospetto” che anzi aborrisco, ma piuttosto da una certa
riluttanza della nostra classe dirigente ad aprirsi verso il mondo, a
connettersi con altre realtà imprenditoriali, a guardare con diffidenza
verso il “foresto”.
Spero invece che in questa occasione, oltre a chiudere una stanca
esperienza di gestione pubblica di una struttura, si saprà e si vorrà
aprire una fase nuova di relazioni internazionali e di area vasta in
grado di dare impulso e sviluppo non solo al settore e
all'infrastruttura, ma a tutto il sistema economico del ponente ligure.
Con la consueta stima
Roberto De Cia |
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