versione stampabile Il dibattito
(documentato) su sviluppo sostenibile e nuova identità di Savona
Il porto turistico a Miramare?
Chi ha smarrito Centro Congressi
e il Centro sportivo- espositivo…
Era il 1993: con De Filippi,
Delle Piane, Guglielmone, Cooperative Coop, Lombardini Spa, Ilva.
Cosa non sapevamo e ora vogliono “intombare”…
di Carlo Cerva*
Savona – Ci sono articoli,
opinioni, interventi, prese di posizione che spesso vengono ignorati,
dimenticati. Chi li esprime, magari non fa parte della classe politica o
dirigente, appartiene alla società civile. Ha titoli morali e culturali
per approfondirli, sottoporli ai cittadini che non sempre ricevono
informazioni complete, esaurienti per farsi un’idea, giudicare, trarre
conclusioni.
A volte si tratta semplicemente
di dare voce a testimonianze, atti, documenti. Temi che chiamano in
causa la coerenza, il
rispetto dei fatti, della verità, della trasparenza.
Con questo
spirito Trucioli Savonesi ospita i passi salienti di un approfondito
servizio, con parecchie notizie e proposte inedite, scritto da Carlo
Cerva, già esponente della Dc,
presidente e direttore del prestigioso periodico “A Campanassa”, edito
da Marco Sabatelli, distribuito in 2000 copie tra i soci, e enti
savonesi. Articolo che riproduciamo parzialmente (vedi….).
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Carlo Cerva |
Da “A Campanassa” <…Sono
passati 16 anni dalla presentazione
del progetto del Consorzio “La
Vecchia Darsena”: se non si coglierà quest’ultima occasione per
realizzare all’interno del porto attuale e a
Miramare un “porticciolo
turistico”, allora sarà chiaro che di tutte le idee proposte nel 1993 è
rimasto ben poco nella nostra Città. Solo la
sistemazione del mini-porticciolo della
Darsena Vecchia (peraltro con
finanziamenti pubblici e non privati),
ma non il Centro Congressi, né il
Centro sportivo espositivo né il
Porticciolo da mille posti
barca…in compenso rimarrà il tanto cemento dei notevoli volumi
residenziali ormai in gran parte quasi ultimati… |
Va ricordato
che il 7
aprile 1993, fu organizzato un convegno
presso il Palazzo della Provincia di Savona dove (da parte del
ragionier Andrea De Filippi,
presidente del Consorzio “La
Vecchia Darsena”) fu “presentato
ufficialmente un progetto da tempo allo studio” per il recupero ad
uso turistico-residenziale delle aree ex Italsider e delle aree del
porto di Savona comprese tra la vecchia darsena e lo specchio acqueo del
Miramare (prevedendo lo spostamento del polo carbonifero), inclusa la
“nuova darsena” interna ottocentesca “Leon
Pancaldo”. Come si legge
nel documento che tale Consorzio illustrò e distribuì il giorno del
convegno, il progetto prevedeva
la realizzazione di “un
porticciolo turistico attrezzato per circa mille posti barca, nuovi
parcheggi per 3 mila posti auto (con il nucleo principale
ubicato in un silos interrato nelle aree ex
Italsider), la deviazione
verso la ferrovia portuale del traffico veicolare portuale e non solo
nuove residenze e servizi,
ma anche un Centro Congressi (annesso ad un albergo) e un Centro
sportivo polifunzionale, comprendente spazi espositivi”. Riproduciamo
qui di seguito la veduta prospettica del progetto del 1993 che il
Consorzio “La Vecchia Darsena”
prevedeva di realizzare in
“tre fasi temporali”.
1)
La realizzazione del primo lotto del porticciolo
turistico nella Vecchia Darsena
ed in prossimità della nuova passeggiata a mare e la contestuale
riconversione aree ex
Italsider.
2)
Il secondo lotto
del porticciolo ed il contestuale piano di recupero della parte urbana
esistente nella penisola compresa tra la vecchia darsena e quella
ottocentesca.
3)
Il completamento
del porticciolo turistico, un nuovo terminal traghetti in sostituzione
del terminal carbonifero, nuovi isolati urbani a completamento della
penisola, la realizzazione del ponte pedonale di collegamento tra via
Paleocapa e la penisola
portuale, la realizzazione di un complesso alberghiero-congressuale, la
realizzazione di un centro sportivo-espositivo (entrambi nella “penisola”).
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Può essere interessante notare che al momento del convegno il Consorzio promotore era costituito da quattro soci: la Sicma di Aldo Dellepiane e Pietro Guglielmone, le Cooperative Coop, la Lombardini Spa e l’Ilva gestioni patrimoniali. Gli stessi soci che nel 1991, assieme alla Sinedil di Carlo De Filippi, avevano costituito la società “OR.SA 2000 srl” che nell’ultimo quindicennio è stata la principale protagonista delle trasformazioni urbanistico-residenziali tuttora in atto nelle aree circostanti la vecchia darsena, che nel 1993erano ancora vincolate ad uso-portuale industriale e non residenziale. |
Nel frattempo una parte
dell’area del porticciolo pensato allora viene oggi utilizzata dagli
approdi di Costa Crociere e
potrebbe quindi non risultare più compatibile l’ipotesi di poter
sistemare un terminal traghetti a
Miramare, ma nel 1993 il Consorzio
“ Vecchia Darsena” aveva
previsto anche una
destinazione alternativa per
Miramare. L’allestimento
di 200 posti barca per la nautica da diporto. Questa soluzione potrebbe ridiventare oggi di grande attualità anche se
il Piano Regolatore Portuale
(PRP) prevede invece di “intombare” lo specchio acqueo di
Miramare (cosa veramente assurda!) per sistemare capannoni di
cantieri navali che fino allo scorso anno erano
sulla punta della “penisola” e che fino ad oggi sono stati
ricollocati e ricostruiti sul lato est della darsena ottocentesca, dove
il PRP non prevedeva
cantieri. Si potrebbe quindi modificare il
Piano regolatore portuale (dato che la soluzione ai cantieri è stata
già data e risolta), rinunciare alla
Margonara e rilanciare il
polo nautico di Miramare. Col
vantaggio di non dover costruire nuove costosissime dighe foranee per il
porticciolo turistico, pretesto per nuove cementificazioni di volumi
realizzati sulla costa a finanziamento delle stesse. Quando invece alle
spalle di Miramare vi sono
già volumi edilizi di pregio che attendono solo di essere recuperati:
l’ex albergo Miramare ed il
complesso di S. Giacomo… *Carlo Cerva è presidente di “A
Campanassa” |