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La satira/ Se la “loggia” ti dà un mano,  sia “Piazza del Gesù” o “Ora pro mea”…

Vaccarezza, campagna all’americana

con Fracchia,  Sasso, Bonsignore, Orsi

Pranzi, cene, manifesti giganti, sondaggi, blog e giornali amici, tanti soldi

   A cura di Belfagor

LA STAMPA.it

Don Vito, affari e politica
dal divo Giulio a D’Alema
Carriera spericolata sotto la Mole

JACOPO IACOBONI
 


Alassio – C’erano tutti. I migliori. Da “amici miei”. Io Belfagor che regno dall’inferno, ero dietro le quinte. Hanno scelto l’Auditorium della cultura come si addice a chi si è sempre battuto per non perdere le radici della politica nobile. Quella dei Padri della Patria, dell’unità nazionale. Che elegge le figure più solari, ricche di meritocrazia e benemerenze. I “fari” della società. Che si battono contro le ingiustizie, le disuguaglianze sociali, l’illegalità, gli evasori, i parassiti, i professionisti delle poltrone. Contro gli “eco-terroristi” di questa amatissima provincia.
Contro i Mario Chiesa, i lupi che non perdono il vizio e che potrebbero tornare se non sarà scongiurato il pericolo di una sconfitta, al ballottaggio, del mio “protetto”, Angelo Vaccarezza, il più straordinario sindaco della storia di Loano.

Ho appena letto cosa ha dichiarato a La Stampa  tale Pierluigi Pesce, uno che di mestiere ha imparato a fare l’assessore provinciale e dicono anche benino. <Ho fatto un balzo sulla sedia – ha detto il Pesce – nel leggere che il mio sindaco Vaccarezza vuole esportare il “modello amministrativo” di Loano;  rispondo “speriamo che la dogana lo fermi prima”.

Finisce che a questo “pescivendolo” gli tolgo anche il saluto. Legga bene, con i doppi occhiali se il caso, cosa ha scritto Giovanni Ciolina, in arte schiacciasassi, su Il Secolo XIX del 30 marzo: <Vaccarezza nel corso della riunione sulla grande distribuzioni commerciale in provincia di Savona, confrontandosi con il candidato rivale Michele Boffa, ha chiesto di togliere l’audio e guardare  quello che è stato fatto nella sua città>. I miracoli signori! Senza Padre Pio.

Quindi il supercronista ha fedelmente riportato il Vaccarezza-pensiero, altro che Pesce (d’aprile!). Leggete, riga per riga, amici e nemici di Belfagor: <Porterò in Provincia di Savona la cultura dell’accoglienza che non vuole dire solo infrastrutture, ma anche città pulite, accoglienti>. Vero, verissimo. A Loano, la raccolta differenziata, contrariamente a quanto scritto da giornali come Decimonono e Stampa, è ai primissimi posti nell’intera regione. La seconda città in Provincia.  Differenziare è stata la nostra parola d’ordine, abbiamo premiato e regalato biciclette, e foto ricordo, ritagli stampa, ai cittadini più “riciclatori”. Bicicletta vuole dire pedalare.  


Ad Albenga, in viale Martiri, cinque vetrine, ampi locali, per ospitare i fans di "Vaccarezza for presidente". Paga papà Berlusconi!
E udite cosa ha aggiunto il mio Angelo: <E poi basta andare ad Erli e vedere le pale eoliche che girano sulle colline piemontesi, mentre qui da noi ci sono vincoli ambientali dappertutto>. Altro che terremoto col Vaccarezza dixit: <Si all’eco-cultura, no all’eco-terrorismo>.
Io Belfagor sottoscrivo, anzi firmo un assegno. Guai se la futura amministrazione provinciale perdesse l’opportunità di rinnovamento operoso. A Loano, da anni, viene praticata l’eco-cultura. Hanno sudato sette camice, grazie ad un gruppo di “giovani e forti” per tenere lontano l’eco-terrorismo. Si quello, tanto per essere chiari, che razzolano gli amici di Pierluigi, detto Pesce. Lui Pesce vorrebbe un <paese sporco, trascurato nella manutenzione soprattutto nelle zone periferiche che, sopra la Via Aurelia, sono completamente dimenticate, perché il nostro biglietto da visita resta a valle dell’Aurelia…>.

E si proprio quel Pesce che su La Stampa “vorrebbe la nuova passeggiata, costata 12 milioni di euro, anzi qualche vecchia  liretta in più, già bisognosa di manutenzione e restauro oltre alle modifiche all’illuminazione….vorrebbe una città con pochi parcheggi…invece Loano può vantare di essere la più dotata in Riviera (non di contaballe), ma di posti auto in centro e in periferia…i vani abitabili del centro sono cresciuti di pari passo con gli standard urbanistici da Nord Europa…>.

E ancora, il buon Pierluigi (già barbiere in via Cavour e poi sindacalista al Santa Corona) vorrebbe da “eco-terrorista” su La Stampa <vedere il bilancio comunale di Loano che non rispetta il patto di stabilità e il dirigente di settore che non lo sottoscrive, non approva…vorrebbe un dilagare di abusi edilizi nelle zone agricole di Verzi, magari leggere che sta indagando la Procura della Repubblica, con i vigili urbani, comandati dal comandante che dipende direttamente dal nostro sindaco, con il  discretissimo impegno della Guardia di Finanza…>.

E no, carissimo Pesce, noi Belfagoriani, Vaccarezziani, questo regalo non te lo faremo mai. Scordatelo per sempre. Loano resta un “fulgido esempio” di “amministrazione politica pulita”, come continua a sognare il mio nemico Marco Travaglio; si permette di sconfinare anche in quel di Savona, per presentare il suo libro “Per chi suona la banana”. Ed io lo sfido con: “Per chi suona Vaccarezza”.

Già perché a proposito di “eco-cultura” ed “eco-terrorismo” sulle colline di Garessio, il mio Vaccarezza è stato sincero, schietto.

Le pale eoliche sono nel Comune dell’amico Giorgetto Giugiaro, nato a Garessio, il 7 agosto 1938. A Garessio è nato mio papà. Conosco il sindaco, Valeria Anfosso, di sinistra, sinistra, dopo aver preso il posto del compagno Sappa, di destra, destra. Ottimo “Vaccarezza for president”, i meriti bisogna darli senza guardare il colore della casacca. 


La "provinciale" Albenga- Pieve di Teco: quanto lavoro per Vaccarezza presidente!

Ad esempio, sono tutte bugie, quelle raccontate sempre dal solito Pesce che ha detto ancora a La Stampa: <Il presidente Alessandro Garassini quando Vaccarezza si era dimesso dalla Provincia, ricordò con tanto di comunicato stampa, che nessuno se ne accorgerà perché era noto per le sue abituali assenze ed io Pesce aggiungo che dovendo lavorare moltissimo, giorno e notte, il Vaccarezza non riusciva a tenersi aggiornato su quanto accadeva in Provincia. Non si è accorto che abbiamo speso – ha concluso Pierluigi Pesce40 milioni di euro solo per realizzazione e manutenzione di strade>.

A proposito, fa benissimo il mio protetto candidato Vaccarezza a tappezzare persino le “provinciali” di manifesti, anche alle fermate degli autobus. E per ricordare che la Provincia da decenni ignora l’ex statale Albenga-Pieve di Teco. E rimasta quella del tempo dei carri trainati da cavalli, asini e buoi, muli.

E’ stata abbellita da centinaia di nuove costruzioni ai suoi lati, strade che sbucano dappertutto, in curva, semicurva, strettoie come arredo. Laghi a go-gò quando piove appena. Tutte le zone urbanizzate sprovviste di marciapiedi.

Scarichi che sfociano in strada. Fango e detriti. E poi c’è la bellissima Ortovero (centro sinistra), dove c’è da togliersi tanto di “Capello”.

Qui i divieti di sosta non servono, i pedoni in mezzo alla strada (mamme, corrozzelle, bambini, anziani col bastone); auto ferme, parcheggiate 24 ore su 24, sul marciapiede, dove non riesce a passare neppure un cagnolino.

E quel tal “Strizioli”, già vice sindaco di sinistra ad Albenga, è da applaudire quando benedice, via La Stampa, lo sviluppo edilizio, armonico, di cui Ortovero fa ormai sfoggio. E’ perfino un po’ cattivello. Poteva aggiungere che c’è “fame di case”. Al mare ce ne sono pochine, e bisognerebbe allargare le maglie, i cordoni (della borsa nera) proprio nei campi coltivati di Ortovero. Non bisogna per forza ubriacarsi di agricoltura, semmai di “nostralino” ortoverese, in salsa cooperativa.


Ortovero, pieno centro, sulla provinciale: auto sui marciapiedi, è la regola, impunita!
La “provinciale” è stretta, rispetto al traffico, a tratti pericolosa perché urbanizzata?  “Non ti preoccupe”, presto avremo la Garessio-Albenga, oppure il traforo. Anzi, si potrà utilizzare la diretta Imperia-Ormea Cantarana. Questione di mesi. 
Siano dunque benedette nuove lottizzazioni, vuol dire che nel frattempo sulla strada si andrà “piano e lontano”.
Verso quel raggiante futuro che Belfagor intravede con la vittoria - a Londra pagano le scommesse -, di Vaccarezza supervincitore. Trionfatore. Senza seconde sfide. E’ quasi pronta la lista degli assessori: al mite ed onesto Piero Santi, specialista in pranzi “pro affamati” in onore di Claudio I°, è stato assicurato l’Assessorato alle Opere Pie, all’Assistenza agli infermi, alla Beneficenza. Con i tempi che corrono dovrà sbattersi
Dimenticavo che la magnifica serata in tandem,  tra “La Comunità Europea per gli enti locali” e il Popolo della Libertà, è stata coronata da successo, di pubblico e di contenuti pregnanti. Tutte le città adornate di manifesti colorati (vedi…).

Non è mancato nessuno.  Il padrone di casa, il Gianpaolo Fracchia, figliolprodigo nella democrazia cristiana di Andreotti, nell’Udc di Casini, di cui ha ricoperto ad honorem la prestigiosa carica di vice segretario regionale, già presidente della gloriosa Gescomare di Alassio (non quella che per caso  ha qualche problema di bilancio e se ne discute in seduta segreta in consiglio comunale). Il simpatico ed affascinante Gianpaolo, esclusivista del modernissimo complesso residenziale “La Lazzarina”, lungo la panoramica strada di Solva, già fratello muratore, infine autonomo in loggia.

Onori a Vaccarezza presidente anche dal mio fraterno sodale Vito Bonsignore, una vita di reciproca ammirazione con Gianpaolo (da non confondere con Gianfranco Sasso che io designo già fin d’ora addetto alle pubbliche relazioni nel governo Vaccarezza I°).

Già il Vito che (vedi l’allegato La Stampa….) che si è conquistato a pieno titolo una “prima pagina” del quotidiano degli “agnelli” e dei “comunistelli”. E come poteva mancare, sui manifesti e alla radiosa serata alassina, il senatore, futuro sindaco, cacciatore, di Albissola, Franco Orsi? L’unione fa la forza.

Ad Alassio c’erano i migliori. Il mio pronostico? Già detto, anticipato, scritto nei mesi scorsi. Belfagor aveva previsto le vittorie di Maglione a Laigueglia, di Fazio a Ceriale (tutti voluti da Angelo) e che sarebbe stato il super sindaco di Loano, candidato e uomo forte di presidente della Provincia. Nessun altro! Gli altri, invece, giocavano a Totocalcio, ai pronostici. Io Belfagor, diavolaccio del bene comune, l’ho detto e ripetuto fin dal primo momento. Possono e devono vincere solo i meritevoli. Tutti amici miei.

Belfagor