TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni

L’ultimo dono al “Popolo delle Libertà”: da Poli Bortone a Franco Orsi

Libertà, libertà di distruggere

dalle “spadare”, ai sedicenni a caccia

Erano i paladini della “qualità dell’ambiente”. I veri ambientalisti aiutino a salvare gli uccelli in estinzione nel ponente ligure. La lista di un cacciatore…

     di Carlo Gambetta

 

Elezioni nazionali 2001. Vince il centro destra. Viene nominato ministro  alle politiche agricole e della pesca l’on Poli Bortone, ex sindaco di città pugliese, di area A.N.

Una delle prime iniziative intraprese è quella di favorire la pesca con le reti dette “spadare”, già all’epoca interdette a livello europeo. La risposta a chi le faceva notare l’incongruenza della proposta è stata in sintesi questa “Ho promesso in campagna elettorale che, se eletta, avrei fatto ripristinare questo tipo di pesca, quindi mantengo l’impegno”.

Tutti o quasi dovrebbero conoscere il pesante e devastante danno causato dalle reti spadare. La conduttrice di Rai- Report, Milena Gabanalli, ha proposto lo scorso anno un servizio di denuncia, che più di denuncia palese non poteva essere. A tutti i livelli, ma senza risposte. Un metodo, quello di ignorare la cronaca-fotografia più scomoda, largamente praticato; sia a livello nazionale, sia a livello locale. Quando non possono replicare annunciando querele o richieste di risarcimento danni, scelgono il silenzio. Sanno che col tempo la gente dimenticata. E’ bombardata da altre “novità”.

Elezioni comunali del 2009, in arrivo. Da Albissola parte una proposta di legge sulla caccia. Libertà, libertà, libertà di cacciare di tutto e di più, a cominciare da 16 anni.

Chi è il proponente? Il neo senatore della Repubblica, Franco Orsi, ex Forza Italia, oggi “Popolo della Libertà”.

Franco Orsi, paladino dell’ambiente,  candidato a sindaco della cittadina in provincia di Savona. Basta andare a leggere i notiziari regionali dove lui, quale assessore all’Urbanistica e all’Ambiente della Regione Liguria dal 2001 al 2005, propagandava  attraverso sui scritti  e interviste la difesa della qualità dell’ambiente.

Forse sono io che mi illudo di pretendere di vivere e concepire l’ambiente con flora e fauna. Forse è tutta un’illusione quando la televisione ci mostra il fascino che ambienti incontaminati, ricchi di natura, di flora e di fauna, esercitano sul turismo, su milioni di persone.

Viva il “Popolo delle Libertà” che con simili proposte sostiene di avere la condivisione  della maggioranza degli italiani!

Vogliamo descrivere ai nostri figli, ai nipoti che fine fanno i delfini, le tartarughe marine, i pesci spada sotto misura ed altre specie marine che incontrano le “spadare”?

Vogliamo descrivere ai nostri figli, ai nipoti, che ulteriore sorte avranno le poche “qualità” di uccelli non ancora estinte, tra veleni, reti e fucilate; divertendosi, passando il tempo libero, a cominciare dall’età di 16 anni e sparare per un periodo più lungo rispetto al calendario venatorio?

Applaudite cari cittadini del “Popolo delle Libertà” chi incoraggia, facilita, non solo a parole, l’uccisione anche degli ultimi fringuelli.

Il rigogolo (“u garbe”) non c’è già più, insieme a decine di altri piccolo volatili che da bambini abbiamo imparato a conoscere ed osservare nella nostra terra ligure, nei nostri orti vicino a casa.

Oggi veniamo a sapere, Orsi ed i suoi amici ci dicono che la maggioranza degli italiani se ne frega, l’importante che non si perdano (votati di volta in volta) gli Attila.

Carlo Gambetta  

 Al Secolo XIX ha collaborato per molti anni come fotografo dalla zona di Albenga, Viviano Checcucci, una grande passione per la caccia, profondo conoscitore dell’ambiente savonese.  Alla fine degli anni novanta l’indimenticabile “toscanaccio”, diventato cittadino ingauno, aveva stilato la lista degli uccelli in estinzione, nelle nostre aree ponentine.

La riproponiamo, qui sotto, come l’aveva descritta-fotografata!