Trucioli Savonesi, come sempre, lascia la parola ai documenti e riporta
articoli
Indagine Sca: tutti innocenti gli indagati?
e... Socco sparava su Boggiano e Balestra
Per non dimenticare alcune tappe di una vicenda che nasce lontano. E
oggi....
Spesso i cittadini lo dimenticano, attribuendo - perchè fa comodo ad
una certa classe politica- ruoli che i giudici non hanno. Semmai
esistono altre problematiche. I giudici sono tenuti ad applicare il
codice di procedura ed il codice penale che Camera dei Deputati e
Senato hanno varato nel corso degli anni. E sono leggi dello Stato.
Pubblichiamo inoltre di seguito, nella sua interezza, l'articolo che
ha scritto Luca Rebagliati sul Secolo XIX, di giovedi 26 marzo 2009.
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Alassio.
Bufera sulla Sca all'indomani degli avvisi di garanzia che hanno colpito cinque
amministratori ed ex amministratori della società pubblica che gestisce il
servizio idrico. Una bufera che non coinvolge solo il mondo politico alassino,
visto che a finire nel mirino della procura sarebbero stati oltre agli attuali
dirigenti Sca (Roberto Socco, Francesco Bogliolo e Roberto Bozzolo, tutti
alassini) anche due ex amministratori, cioè il laiguegliese Giuseppino Villata e
nientemeno che Pietro Balestra, presidente dell'aeroporto Panero e del
depuratore ingauno oltre che vicesindaco ed ex sindaco di Villanova. Proprio gli
ultimi due sembrano i più indispettiti, visto che sono sempre stati critici nei
confronti della gestione della Sca, al punto da esserne estromessi e, nel caso
di Balestra, diventarne rivali e in qualche modo concorrenti con il progetto del
depuratore ingauno. Ma è bene ricordare che l'indagine è ancora alla sua fase
iniziale, e dopo le verifiche che finanza e magistrati faranno sulla contabilità
societaria è possibile che qualcuno dei cinque amministratori esca
dall'inchiesta oppure che qualche altro personaggio vi faccia il suo ingresso. Ma a parte le vicende giudiziarie vere e proprie, la bufera si sta abbattendo anche sulla stessa società. Il primo a chiedere l'azzeramento del consiglio d'amministrazione è stato l'ex primo cittadino ed esponente di spicco della Lega Nord Roberto Avogadro, cioè un alleato di Melgrati. E ovviamente l'opposizione non manca di fare altrettanto. «Quanto affermato da Avogadro è in linea con quanto da noi da tempo e più volte ribadito - afferma Giovanni Ragazzini, consigliere di Alassio più tua e segretario Pd - Ci rallegriamo che la Lega Nord prenda le distanze dalla linea politica fino a qui imposta dal sindaco Melgrati che l´ha portata ad approvare i bilanci della Sca nonostante i richiami di una maggiore attenzione espressi dall´opposizione anche dopo che il revisore dei conti aveva dichiarato in consiglio comunale che vi erano irregolarità nel bilancio. Riteniamo più che mai opportuno il commissariamento della società, peraltro da noi più volte proposto, nominando un rappresentante anche della maggioranza attingendo magari tra gli amministratori di altre società partecipate». «Il signor Avogadro invece di preoccuparsi come suo costume di mescolare nel torbido, tentando di screditare gli amministratori della nostra società per avere un po´ di visibilità, dovrebbe invece meditare sull´inchiesta già conclusa riguardo la Gescomare, feudo alassino della Lega Nord. Come tutti sanno, in un periodo in cui Avogadro era sindaco leghista la Guardia di finanza ha accertato un´evasione fiscale per circa un miliardo delle vecchie lire a carico della Gescomare. E l´evasione accertata nella società da lui costituita, gestita da amministratori leghisti all´epoca da lui nominati ci fa capire che qualcuno non ha visto dove siano andati a finire quei pubblici denari sottratti alla comunità alassina. Quanto alla minoranza non accettiamo lezioni di etica da personaggi come questi». Il sindaco Melgrati non intende per il momento prendere provvedimenti. «Sono indagati, non condannati - spiega - quindi non vedo motivi per un commissariamento. Sono convinto che tutto si risolverà». Luca Rebagliati |
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