La sabbia del porto per il ripascimento delle spiagge loanesi
decisione della conferenza dei servizi
Via libera ai 35 mila metri cubi stoccati da due anni in via Degli Alpini. Vaccarezza: i gufi chiedano scusa
IL SECOLOXIX
LOANO. I 35 mila metri cubi di sabbia, dragata dal porto turistico e da circa 2 anni, accatastata in località Morteo, su un terreno di proprietà della Regione Lombardia, potrà essere utilizzata per il ripascimento delle spiagge loanesi, previo assenso degli operatori degli stabilimenti balneari e tramite la messa in trincea della stessa. E' quanto è emerso dalla Conferenza dei servizi deliberante, tenutasi ieri mattina, in Regione e che, di fatto, dà il via alle operazioni di ripascimento delle spiagge loanesi. L'amministrazione Vaccarezza ha già programmato un intervento a brevissimo, anticipato da una riunione con i Bagni Marini, in cui saranno illustrate le modalità di esecuzione del progetto. «Entro i primi di maggio, contiamo di poter portare a termine una prima parte dell'intervento che sarà completato dopo l'estate - ha detto l'assessore al demanio Luigi Pignocca -. Siamo contenti che la Regione abbia dato il suo assenso ad un progetto importante per le nostre spiagge e quindi per il nostro turismo»
La sabbia che, su prescrizione della Regione e dell'Arpal, non deve entrare a contatto con l'acqua, sarà messa in trincee che permettono di posizionarla a 2 metri di profondità, rispetto la superficie. Tale sabbia verrà infatti coperta da uno strato di 50 centimetri di materiale "idoneo". «Sono felice che, come sempre, chi gufa in questo paese dimostri la pochezza delle proprie argomentazioni - ha tuonato il sindaco Angelo Vaccarezza, replicando agli attacchi inflitti dalla minoranza consigliare -. In questi anni, sono state dette inesattezze che ora, anche la Regione ha respinto dando parere positivo al progetto presentato dall'amministrazione. Sarebbe il caso di porgere pubbliche scuse anche se so non lo faranno mai». Secondo i consiglieri di minoranza Nino Miceli e Pierluigi Pesce, la Conferenza dei servizi si è conclusa con una soluzione "di buon senso" che consente agli stabilimenti di servirsi di questo materiale attraverso utilizzo in trincea se lo riterranno opportuno. «Viceversa quegli stabilimenti e sono molti, che non condividono questo progetto, potranno rifiutare il materiale, se non lo riterranno idoneo. La soluzione rispetta la volontà dei singoli concessionari - hanno sottolineato -. Rimangono aperti i problemi che, per tempo, avevamo segnalato: lo smaltimento delle sabbie residue che devono assolutamente essere rimosse da via degli Alpini. Hanno recato e recano pesanti disagi alla popolazione residente ed inoltre la Forestale ha multato il comune di Loano per averla abbancata senza le necessarie autorizzazioni in zona di vincolo idrogeologico». Secondo Ino Tassara, vice presidente provinciale del sindacato balneari, l'attuiale situazione è diversa rispetto al 2005 quando la sabbia era stato versata sull'arenil: «In questo caso, la sabbia viene messa in trincea e coperta da sabbia buona. Di fronte alle problematiche che si trovano a dover affrontare molte località della provincia direi che per Loano, questa è un'ottima opportunità da sfruttare».
Silvia Andreetto