DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
DODICESIMA PARTE

di Aldo Pastore

Aldo Pastore ALTER: Rieccomi, Aldo! Sono tornato per avviare un nuovo confronto con te sul PROBLEMA CASA, ma debbo dirti subito che non posso accettare il tuo precedente invito di essere più calmo, di moderare i termini e di non ricorrere a frasi o vocaboli palesemente volgari!

ALDO
: Non capisco! Che cosa vuoi dire con queste affermazioni? Vuoi, forse, affermare che i vocaboli, da te utilizzati la settimana scorsa, erano conformi ai corretti dettami della Lingua Italiana?

ALTER: Certamente, Aldo! Sono andato a cercare sul DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA - FEDERICO MOTTA EDITORE - VOLUME II° - PAGINA 393 il termine "INCAZZARSI" (che tu mi hai duramente contestato) ed ho trovato queste esemplari definizioni:
- INCAZZARSI: ARRABBIARSI, ADIRARSI VIOLENTEMENTE (VOCE VOLGARE)
- INCAZZATURA: VIOLENTA ARRABBIATURA (VOCE VOLGARE)
Si tratta, quindi, di vocaboli previsti dalla Lingua Italiana; di conseguenza, non puoi accusarmi di essere al di fuori delle corrette regole linguistiche.

ALDO: Ma si tratta, pur sempre, di VOCI VOLGARI, come giustamente le ha definite il Dizionario, da te citato! Potevi utilizzare, invece, altri termini, maggiormente accettabili, quali, ad esempio "INCAVOLARSI" o, meglio ancora, ARRABBIARSI!

ALTER: Ma, gli stati d'animo ed i relativi concetti esplicativi non cambiano, caro Aldo!
Al contrario, attraverso i vocaboli, da te ora suggeriti, possono diventare ancora più accentuati!
Sempre dal Testo precedente puoi ricavare quanto segue:
- INCAVOLARSI: ADIRARSI, IRRITARSI,  (EUFEMISMO PER INCAZZARSI)
- INCAVOLATO: IRRITATO, STIZZITO, FURENTE.
Peggio ancora, se utilizziamo il vocabolo:
- ARRABBIARSI: (Volume 1° pagina 194): ESSERE PRESO DALLA RABBIA, DIVENTARE IDROFOBO
Aldo! Non mi far ritornare al passato! Tu, con la tua enciclopedica cultura, sai benissimo cos'era la RABBIA, malattia tremenda e mortale (oggi, fortunatamente, scomparsa).
Se usassi la parola ARRABBIATO, rischierei di essere sospettato come portatore sano di questa malattia e, quindi, potenzialmente contagioso!

ALDO: Lasciamo perdere, Alter! Se continuiamo su questa strada, corriamo il rischio di rincorrerci, inutilmente, in un dedalo linguistico, privo di vie d'uscita!
Torniamo, dunque, sollecitamente, al PROBLEMA CASA,  da te poc'anzi proposto!
Desidero ricordarti che, nel nostro ultimo incontro, io avevo prospettato una possibile soluzione a questo drammatico problema e ti avevo detto che questa soluzione è implicita nel dettato e nella conseguente applicazione dell' ARTICOLO 41 della nostra Costituzione.
A differenza della settimana scorsa, ti riporto il  Testo Integrale di questo Articolo:
"L'INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA E' LIBERA.
NON PUO' SVOLGERSI IN CONTRASTO CON L'UTILITA' SOCIALE O IN MODO DA RECARE DANNO ALLA SICUREZZA, ALLA LIBERTA', ALLA DIGNITA' UMANA.
LA LEGGE DETERMINA I PROGRAMMI E I CONTROLLI OPPORTUNI PERCHE' L'ATTIVITA' ECONOMICA PUBBLICA E PRIVATA POSSA ESSERE INDIRIZZATA E COORDINATA A  FINI SOCIALI."
Quale significato racchiudono, al loro interno, queste esemplari affermazioni?
Vi si possono scorgere DUE FONDAMENTALI CONCETTI, caro Alter!
- Il PRIMO è implicito nel fatto che l'INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA E' LIBERA e che, di conseguenza, ogni cittadino, singolo o associato, PUO' COSTRUIRE CASE, pur nel rispetto rigoroso delle Leggi Nazionali  e Regionali in materia urbanistica.
Inoltre, ogni cittadino, singolo o associato, può gestire  i relativi rapporti economici con le Istituzioni e con altri cittadini, sotto forma di RENDITA IMMOBILIARE O DI VENDITA O DI AFFITTO DELL'IMMOBILE EDIFICATO, non soltanto secondo le Regole della Domanda e dell' Offerta, ma, soprattutto, nel rispetto della legislazione vigente relativa al controllo dell'intero nostro sistema economico.
- Il SECONDO consiste nel fatto che tale  legittima libertà non può essere di ostacolo alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana degli ALTRI CITTADINI che, per motivi economici, non possono accedere autonomamente al  BENE- CASA.
- Nasce da questi fondamentali concetti, un ben preciso IMPEGNO LEGISLATIVO da parte delle Pubbliche Amministrazioni e, cioè, quello di prospettare ed  attuare programmi e controlli, affinchè anche l'attività edilizia possa essere indirizzata e coordinata a FINI SOCIALI e, cioè, alla TUTELA DEL DIRITTO ALLA CASA, ANCHE DA PARTE DEI CITTADINI NULLATENENTI.
Caro Alter, questo fondamentale Articolo Costituzionale, di fatto, non è stato attuato, nella nostra Italia, se non sporadicamente e, comunque, in forma estemporanea; infatti tuttora:

- IL PROBLEMA DELLA CASA E' AFFIDATO ALLA LOGICA DELLA DOMANDA E DELL'OFFERTA E, QUINDI, ALLE REGOLE UNICAMENTE UTILITARISTICHE DELL'ATTIVITA' ECONOMICA PRIVATA

- L'ATTIVITA' ECONOMICA PUBBLICA E' MOLTO SCARSAMENTE INDIRIZZATA E COORDINATA A FINI SOCIALI

- IN CONSEGUENZA DI QUESTE SCELTE POLITICHE E DI QUESTI EVENTI CONCRETI, IL PROBLEMA DELLA CASA STA TRASFORMANDOSI IN DRAMMA, PERCHE', DI FATTO, VIENE NEGATO, DA UN GRAN NUMERO DI CITTADINI, IL DIRITTO DI AVERE A DISPOSIZIONE UNA CASA. 

ALTER: Finalmente! Alla luce di queste tue contestazioni, incominciamo a trovarci d'accordo!
Vedi, Aldo: tu ti esprimi con un linguaggio molto più elevato del mio, perchè hai molto studiato e continui a leggere Libri e Trattati  di ogni genere; io, invece, ho una cultura elementare e bassamente giornalistica; di conseguenza, utilizzo vocaboli che tu continui a giudicare come VOLGARI; ma, Aldo, chiediti, per un istante, che cosa vuol dire PARLATA VOLGARE: E' LA PARLATA DELLE CLASSI POPOLARI NON COLTE; ed io sono un UOMO DI POPOLO; di conseguenza, trovo assolutamente naturale e logico, allorquando il tono del mio umore tende a volare fuori dalle righe, ad esprimermi con i termini di INCAZZATO, INCAVOLATO, ARRABBIATO; in ogni caso, vedi di scegliere tu quello che più ti aggrada e che trovi  più confacente al caso.
Ma, voglio aggiungerti che io utilizzo questi vocaboli perchè mi trovo di fronte ad una SITUAZIONE CITTADINA, che mi sembra in palese contrasto con l'Articolo 41 della nostra Costituzione che tu, molto opportunamente, hai citato.
Mi permetto di citare, in proposito, una piccola parte di un Articolo che tu hai scritto per "Trucioli Savonesi", in data 10 Aprile 2008:

- Negli ULTIMI 14 ANNI, a Savona, non si sono più costruite CASE POPOLARI, per cui l’ unica strada percorribile dai nostri concittadini, che si trovano in una condizione di emergenza o di tensione abitativa, è quella rappresentata  da ARTE, la quale aggiudica le poche abitazioni a sua disposizione, secondo indirizzi e criteri autonomi.

-    Nello stesso periodo , l’EDILIZIA PRIVATA ha costruito circa 900 Appartamenti, il 73 per cento dei quali è stato collocato in CLASSE A2 (Classificazione Catastale per indicare abitazioni, dotate di rifiniture abbastanza elevate e, quindi, di Prezzi d’ Acquisto o Canoni di affitto altrettanto elevati).

-    Di conseguenza, è sufficiente osservare, dall’ esterno, i PREZZI D’ACQUISTO,  esposti presso le Agenzie Immobiliari, per constatare che, in Città, gli appartamenti  costano dai 200.000 Euro a salire, per cui anche una famiglia, con un doppio reddito, non è in condizione di sostenere  una spesa  simile.

A  loro volta, i CANONI DI AFFITTO superano, quasi sempre , i 500 Euro  Mensili;  per di più, nel 2007, essi sono ulteriormente aumentati del 5 per cento.

I  risultati  conseguenti  sono tangibili: i metri quadrati locati nel 2007 si sono ridotti del 12 per cento, rispetto all’ anno precedente; tutto questo non già per carenza di Domanda, bensì per l’inaccessibilità dell’offerta
ALDO: Ma, caro Alter, tu non puoi  limitarti a svolgere il Tuo sguardo soltanto alla nostra amata Città; ti faccio notare che, proprio a causa della mancata attuazione delle norme stabilite dall'Articolo 41 della nostra Costituzione, il DRAMMA CASA HA ASSUNTO DIMENSIONI NAZIONALI.

Proprio in questo mese di Marzo 2009. l'ISTAT ha pubblicato alcuni dati, che mi  sembrano, addirittura, agghiaccianti; eccoti una Sintesi di questa Statistica:

 

- Negli ultimi quindici anni sono spariti, in Italia, 3 MILIONI e 663 MILA ETTARI di AREE VERDI, inghiottite dal Cemento; al ritmo di 224.000 Ettari all'anno e scomparsa una porzione di terra più grande del Lazio e dell' Abruzzo, messi insieme.

- Sono stati edificati, nel periodo di tempo sopra citato, circa 28 Milioni di Case; tra queste, oltre il 20 per Cento è costituito da SECONDE E TERZE CASE, con l'odore forte di speculazioni.

 Ancora più drammatici sono i dati del CESCAT (Centro Studi: Casa, Ambiente e Territorio) riferiti alla REGIONE LIGURIA:

- La nostra Liguria è in testa alla graduatoria nazionale delle Regioni che, negli ultimi 15 anni, hanno sacrificato all'edilizia la maggior parte del proprio territorio.

- Nel comparto dell' edilizia privata sono state realizzate o sono, tuttora, avviate diverse iniziative residenziali (soprattutto nelle Riviere) e stanno per essere realizzati o ultimati alcuni NUOVI PORTI TURISTICI, i quali hanno condotto, con loro, quote significative di edilizia residenziale.

- Le unità abitative, presenti nella nostra Regione, sono, complessivamente, 991.029, di cui soltanto 717.000 occupate come PRIMA CASA; le restanti 274.018 unità abitative (vale a dire: il 28 per Cento del totale) risultano NON OCCUPATE; in realtà, una parte consistente  di esse  (difficilmente quantificabile) sono utilizzate come SECONDE CASE o, addirittura, AFFITTATE IN NERO, come Prima casa.

- In contrapposizione a questa tendenza neo-edificatoria, esistono, nella nostra Regione, circa 65.000 case vuote (localizzate, prevalentemente, nelle campagne e nei Paesi dell'entroterra).

- Sommando, quindi, le 274.018 unità abitative di recente costruzione NON OCCUPATE con le 65.000 CASE VUOTE ED ABBANDONATE, otteniamo la cifra-record di circa 340.000 IMMOBILI INUTILIZZATI.

 

Dunque Alter, come i dati statistici ci dimostrano, il problema del DRAMMA ABITATIVO non è soltanto SAVONESE, ma assume  dimensioni altrettanto vistose a livello regionale e nazionale.

 

ALTER: D'accordo, Aldo! Ti faccio, però, notare che la tua proposta neo-edificatoria in Savona (sia pure ad indirizzo sociale ed umanitario) viene a contrastare con due dati estremamente significativi ed incontestabili e cioè:

- abbiamo una sovrabbondanza di CASE NUOVE

- abbiamo una sovrabbondanza di CASE SFITTE

Come riesci a conciliare questi dati con la proposta, da te avanzate nella scorsa settimana?

 

ALDO: Ti ho spiegato, Alter, che si tratta di una proposta innovativa, che deve andare incontro alle nuove esigenze (anche abitative) delle attuali famiglie!

 

ALTER: Ma, il Governo Berlusconi ha già provveduto o sta provvedendo in merito!

 

ALDO: Lascia perdere, Alter! Come dicevano i nostri vecchi, la "MEDICINA E' PEGGIORE DEL MALE"!

Ma, tutto questo, se vuoi, parleremo nel nostro prossimo incontro!

Buona serata

 

 17 Marzo 2009                                                                       Aldo Pastore