ALBENGA RIUNIONI, DOCUMENTI E PRESE DI POSIZIONI CONTRO L’IPOTESI DI ACCORPAMENTO A IMPERIA
“Più giudici in tribunale ”
[FIRMA]MASSIMO BOERO
ALBENGA  LA STAMPA
«Non è pensabile chiudere il tribunale di Albenga per accorparlo a quello di Imperia. Faremo tutto quanto sarà possibile per difendere la sezione distaccata di Savona, vista la mole di lavoro che svolge e l'importanza che riveste per la nostra zona. Continueremo a batterci, come facciamo da tempo, per poter invece aumentare il personale e migliorare il lavoro che viene svolto quotidianamente con grande impegno». E' il pensiero di Antonello Tabbò, sindaco di Albenga ma anche avvocato, in seguito alla notizia che nei giorni scorsi ha messo in allarme i legali del foro savonese.
«Il tribunale di Albenga ha per il Ponente savonese una funzione essenziale e irrinunciabile. Non voglio neanche pensare all'idea di perderlo. La battaglia c'è stata e ci sarà, al fianco di tutti i colleghi. Da tempo abbiamo inoltre attivato un tavolo di lavoro per cercare di migliorare la situazione, aumentando il personale. Ai primi di aprile avremo un altro incontro con il presidente del tribunale di Savona, quello dell'ordine degli avvocati, i sindaci dei Comuni di Savona e Albenga e quelli di Cairo, Finale e Varazze, dove si trovano i giudici di pace», ha proseguito il primo cittadino ingauno.
Per capire quali potranno essere eventuali iniziative di protesta e contrasto all'ipotesi bisognerà attendere l'incontro fissato per giovedì durante il quale gli avvocati si riuniranno per valutare la situazione e correre ai ripari. «Siamo allarmati dalle insistenti voci di un possibile scorporo di parte dell'attuale circoscrizione giudiziaria, che andrebbe ad ampliare quella del tribunale imperiese. Nell'esprimere la nostra contrarietà e preoccupazione per la prospettata soppressione degli uffici della sede distaccata albenganese, rileviamo come questa soluzione non tenga assolutamente conto della realtà giudiziaria del territorio ingauno e non rappresenti una valida risposta alle concrete esigenze dell'intera provincia, che si vedrebbe così privata di un certo grado di "giustizia di prossimità", con il conseguente declino della zona, minor controllo della criminalità e del territorio, eccessivi disagi, depauperamento della professione forense, sino a vedere ridotto il "servizio giustizia" a scapito di una vasta parte della popolazione», affermano i legali.
La carenza di organico impedisce al palazzo di giustizia albenganese di gestire le pratiche con puntualità. Il tribunale affronta annualmente 3200 cause civili, contro le mille della sede imperiese, dove però l'organico è nettamente superiore. Questa disparità di trattamento è accentuata nel settore degli ufficiali giudiziari, del personale di cancelleria e dei giudici di pace.