versione stampabile Il giorno 12 si è svolto a Genova ( San Giorgio Nautico) il Convegno Istituti Nautici Liguri In rilancio l' Istruzione Tecnica e Nautica in Liguria Ing.Giorgio Prefumo (ex preside Pancaldo, San Giorgio, Colombo). |
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A Genova, Savona e in Liguria in generale si è avuto
un incremento nelle iscrizioni agli Istituti tecnici.
Cadute le due precedenti riforme, che si richiamavano ancora un poco al modello di scuola classica del passato, si è verosimilmente preso atto che il duemila, cadute le ideologie , è il mondo della scienza, della tecnica e dell’informatica, che hanno consentito nei paesi più sviluppati un incremento del benessere in passato neppur sognato (in compenso ci hanno fatto anche il grazioso dono delle armi nucleari…). |
Al Convegno, svoltosi nella nuova grande e moderna
Aula Magna dell’Istituto S. Giorgio di Genova, presieduto dall’Ispettore
centrale Prof. Pasquale Russo,
hanno partecipato il Dirigente scolastico
di Genova prof. Iozzi,
col Vicario di Camogli prof.
Gazzale con molti docenti e
gli ex Presidi prof. Marletta
e Prefumo, il Dirigente
scolastico di Savona il Prof.
Gargano con docenti, il Dirigente scolastico d’Imperia prof.
Ramella con docenti,un folto
gruppo di docenti qualificati di La Spezia e Viareggio/Livorno, il Dott.
Barbieri ed altri per
Confitarma, il Dott. Causa
per il Sindacato Cisl e Itf, le riviste Vita e Mare e TTM , ed altri
esperti del mondo marittimo. L’iniziativa
viene dalla Rete degli Istituti Nautici Liguri, da poco costituita. Il prof.
Russo ha illustrato
l’avanzamento della Riforma al momento in fase d’indicazioni generali,
ma che già consente di intravvedere un rilancio dell’Istruzione tecnica,
come del resto sollecitato da Confindustria, Confitarma, ed altri
addetti ai lavori, del
tutto penalizzata invece dalle riforme
Berlinguer e
Moratti. Il problema s’avverte subito
non è di facile soluzione per il rapidissimo progredire della tecnica in
campo navale ed industriale, ma va comunque impostato in modo da far si
che i cinque anni di studio costituiscano la fase propedeutica iniziale
di un iter formativo, che verosimilmente richiederà approfondimenti post
diploma, tirocini, aggiornamenti continui. Due sono i settori in cui si
articoleranno gli Istituti tecnici : Economico con 2 indirizzi e
Tecnologico con 9 indirizzi;
nel campo dell’istruzione nautica si è riusciti ad inserire
l’indirizzo Logistica e Trasporti , recuperando così il gran numero
d’Istituti Nautici e Professionali marittimi (una cinquantina sparsi
lungo tutte le coste della penisola ed isole) .
Il tradizionale nostro Istituto Nautico o Liceo nautico , come un tempo
veniva a Genova chiamato, a carattere formativo generale e specifico non
è quindi finito.
E’ allo studio comunque un
progetto d’istituire centri specializzati regionali superando i Nautici
(ad esempio in Liguria Accademia più Nautico), in grado di dare una
preparazione più specialistica, come avviene in molte strutture
Accademiche di paesi occidentali ed asiatici,
peraltro organizzate in modo più
rigido quasi militare, con fine unico di sola specializzazione e con
attrezzature più avanzate
. |
I nuovi Istituti tecnici avranno orari di 32 ore in luogo delle 36
attuali, ma dovranno essere tutte di 60 minuti, e non di 50 minuti, come
avviene ora , e pertanto come tempi complessivi per le 33 settimane
annue di lezione s’arriverà a
1056 ore anno contro le 990 attuali.
Saranno articolati in due bienni ed in un anno finale di
specializzazione con aree comuni ed aree specifiche con possibilità di
scelta di segmenti alternativi, fissati da un elenco nazionale, i modo
da assicurare una conveniente curvatura alle esigenze del territorio
(anche nel caso dei Nautici).
L’integrazione saperi teoria e pratica sarà assicurata da laboratori,
stage e tirocini scuola
–lavoro, con la collaborazione anche di esperti esterni.
L’attuazione si vorrebbe iniziarla fin dal prossimo anno, partendo
ovviamente dalle prime classi.
Coll’indirizzo introdotto di ”Logistica e Trasporti” si riescono a
recuperare le tre specializzazione dei Nautici : Coperta, Macchine,
Costruttori navali , e si avrà la nuova specializzazione di Logistica. |
Quadro di massima sulla distribuzione degli orari per materie è stato
fatto , non ancora i programmi specifici, ”hic sunt leones” è il caso di
dire, perché l’operazione di definire materie, programmi, classi di
Concorso ed equipollenze relative, addestramento docenti, ecc., sono
complesse e danno luogo a proteste, che già al Convegno si sono sentite
da parte di molti docenti.
Non manchiamo di ricordare anche che occorrono libri di testo adeguati
ai nuovi programmi, e per gli Istituti Nautici osserviamo che, se
esistono abbondanti pubblicazione su velieri, transatlantici, avventure
marinare, ecc., sono ben pochi i testi moderni ad uso scolastico (e non
sempre aggiornati ai programmi degli Esami d’Abilitazione) .
Le materie, comunque siano chiamate, sono quelle relative alle singole
specializzazioni di sempre , e per il Biennio sono comuni per tutte le
specializzazioni.
Lunga la discussione, con molti interventi anche polemici, come era
d’aspettarsi dal tipo di
Convegno specialistico , aperto ad esperti ed addetti ai lavori.
Il rappresentante Sindacato marittimi internazionale Csil
Itf rilevò che Marittimi e
Logistica sono due comparti separati in tutto il mondo , rappresentanti
dell’armamento non mancarono di rilevare l’attuale buona preparazione
del personale straniero del
terzo mondo, tanto che di questo passo le navi italiane finiranno con
avere equipaggio straniero in
gran parte.
Gli ufficiali italiani al momento sono graditi e imbarcati anche dalle
maggiori Compagnie internazionali, perché questo continui occorre però
che il livello di preparazione sia sempre buono. C’è una grossa campagna dell’�IMO
denominata “Go to sea” che è stata lanciata per arginare la carenza a
livello mondiale di marinai specialmente ufficiali, l’attuale deficit di
soli ufficiali sulle flotte mondiali è attorno alle 34.000 su un totale
di quasi 500.000 posti di lavoro. I romani antichi dicevano
“navigare necesse”, avevano infatti un grande impero dal Mediterraneo
all’Atlantico, ai confini fluviali del Danubio e del Reno, e così è
stato anche nei secoli seguenti; il detto ha anche un significato più
banale il navigare è an che un lavoro, abbastanza retribuito, anche se
un poco “sui generis” per
cui occorre un certo ” spirito di frontiera” (non certo pari a quello
di Colombo e degli altri navigatori intendiamoci!). Il “necesse” vale in
particolare per i molti marittimi del terzo mondo, i nostri giovani,
si lamenta,
non hanno spesso voglia
d’imbarcarsi , anche quelli delle tradizionali
fasce costiere in antico dediti
al mare, ed agli esami in Direzione marittima non sono molti i candidati
,manca forse una attività di placement . Vi sono in Liguria l’Istituto
nautico di Genova e Camogli (accorpati nel 1992), e gli Istituiti di
Savona, Imperia e di La Spezia
accorpati in modo eterogeneo, numero dei diplomati anno di oltre
200. La Direzione marittima di
Genova nelle ultime otto sessioni d’esami
2005/2008 per i Macchinisti
navali ha abilitato: Aspiranti Capitani M. :
Esaminati n. 85,
Promossi 75 /
Capitani di M.:
Esaminati n. 107, promossi
77; relativamente agli
Esami per Capitani ed Aspiranti Capitani L.C.
non ho dati precisi , ma ho saputo che gli esaminati sono circa
il 50% in più ed i respinti in proporzione maggiore . Speriamo che per la Riforma
in atto ai detti corrispondano le gesta! Il mare ha reso ricche e
potenti in passato molte città marinare italiane e grandi nazioni, e
questo vale anche al presente.
Prof.
Ing. Giorgio Prefumo
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