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Le tappe di una Camera di Commercio assediata dalle polemiche dentro e fuori

Grasso-Scajola, fidanzamento?

No, si salvi chi può!

Un male oscuro sta minando la credibilità dell’ente. Tutti i protagonisti, tra corvi e veleni. Ad iniziare da Andrea De Filippi, poi Pietro Picciocchi…

   di Luciano Corrado


logo della camera di commercio di savona
 

Savona –   C’è un male oscuro che corrode la Camera di Commercio di Savona. Non sarà l’unica in Italia, ma la “maledizione” non da tregua. Altri tempi, anni ’70, altri uomini. Leopoldo Fabretti, presidente; segretario generale, Lorenzo Ardizzone, ricopriva anche il ruolo di Direttore provinciale Industria, Commercio ed Artigianato.

Nel 1984 è iniziata la presidenza di Andrea De Filippi che si è protratta fino al 1991. Al suo fianco il segretario generale, Francesco Di Donato.

Due anni dopo i primi “veleni”, il “corvo”, un dossier con una clamorosa lettera-denuncia inviata alla Procura della Repubblica e a decine di autorità. Esplose il rapporto tra il presidente ed un’impiegata (Anna Maroscia). Chiamando in causa un inconsapevole figlio, Federico Berruti, allora diciannovenne, domiciliato a Milano, titolare di una società specializzata in import-export; avrebbe beneficiato di rapporti privilegiati (mai provati) con la Camera di Commercio, per via della madre.

Oggi Berruti, commercialista affermato a Savona e Albenga, è sindaco di Savona, con un gradimento crescente dei cittadini, stando alle ultime proiezioni (Il Sole 24 Ore).

I veleni proseguirono, seppure in tono meno deflagrante, con la presidenza di Pietro Picciocchi. Lettere, esposti, segnalavano una “commistione” tra la sua attività di imprenditore (settore impianti e materiale elettrico) e la carica di presidente. Anche in quel caso ci furono strascichi, indagini. Ma come accadde per Andrea De Filippi, si trattava di galantuomini (la vita privata e sentimentale è altra cosa) che non ricavarono vantaggi personali. Anzi, Picciocchi vide la sua azienda “sgretolarsi”, colpita da una crisi irreparabile, nonostante la carica di presidente onorario della Confcommercio.

Nulla, tuttavia, a confronto, con il “decennio nero” della presidenza di Giancarlo Grasso. Dalla mancanza di “vicende personali e private” di cui gli va dato atto, si è passati ad una gestione che ha continuato a far acqua, caratterizzata da falle, carenza di incisività e capacità, a strategie perdenti. Da contrasti interni ed esterni di cui si sono spesso occupate le cronache. Grasso, scuola Dc, ex consigliere comunale a Borghetto dove gestisce in famiglia un laboratorio di falegnameria e mobili. La sua forza: la presidenza della Confartigianato; il suo braccio operativo, la mente, il direttore Mariano Cerro, chiamato nel consiglio della stessa Camera di Commercio.

In questi giorni è esplosa l’ultima “bomba”, solo in ordine di tempo. La riconferma o meno del segretario generale Maurizio Scajola, un nome di “peso” della sempre più potente famiglia imperiese, ex Dc (il fratello Alessandro, attuale vice presidente Carige e Carisa è stato parlamentare e tavianeo, l’altro fratello Claudio è diventato dapprima coordinatore nazionale di Forza Italia, è ministro per la terza volta e l’uomo che conta e decide nel partito ligure).

Maurizio  Scajola, ex presidente dell’Union Camere Liguri, proveniente dallo staff della giunta regionale Biasotti, col ruolo di direttore generale del Dipartimento agricoltura e turismo. Un’esperienza consolidata, si direbbe, più tecnico che politico. La sorte ha voluto che la scelta di chiamarlo alla Camera di Commercio di Savona coincidesse proprio con il ruolo del fratello ministro delle Attività Produttive. Claudio rattificò la nomina della giunta camerale che “promuoveva”  Maurizio a neo segretario generale al posto di Rosa Gambino, neo pensionata.

Un insediamento ingombrante per un Giancarlo Grasso che è difficile immaginarlo all’apice di un’azienda privata, con bilanci e dipendenti alla stregua della Camera di Commercio munita di paracadute, politico e non.

L’inizio del “caso Scajola-segretario generale” è del 7 marzo scorso. Il Secolo XIX titola: <Scajola è in scadenza, un nuovo caso per il presidente Grasso>.  Quindi la notizia che la giunta camerale si era riunita  per <la designazione  del successore di Maurizio Scajola>. La spiegazione: <la precedente delibera di nomina di Scajola era stata ratificata, come prescritto dalla legge, dal ministro delle Attività Produttive che era proprio il fratello Claudio Scajola…>.

Quindi tre possibili soluzioni: proroga per un anno, in concomitanza con la nomina del nuovo presidente e della nuova giunta, ma <lasciata cadere non essendo percorribile a norma di legge>; oppure una scelta secca dall’attuale esecutivo, scegliendo un manager dall’elenco speciale; infine, la nomina di una commissione ad hoc che valuti i candidati.

Domenica 8 marzo. La Stampa: <Grasso accelera sul dopo Scajola>. Altro titolo che la dice lunga sul “ti mando a dire…”. L’inizio: <Nuovi venti di bufera su Palazzo Lambro Doria. La Camera di Commercio vive ancora  giorni di aspra polemica. Non sono bastate le dimissioni di gran parte del Cda  nel quale ormai otto rappresentanti  sono fuori ed il presidente Grasso rimane attorniato solo da fedelissimi…Il nuovo scontro riguarda la nomina del segretario generale, il sostituto di Maurizio Scajola in scadenza tra due mesi.  La giunta Grasso ha avviato le procedure per la designazione del nuovo segretario. Una scelta che complice il clima di veleni che da mesi si respira in Camera di Commercio, sta sollevando molti malumori tra le categorie che si sono schierate contro il presidente Grasso, il cui mandato scade nel 2010.

La stessa domenica, 8 marzo. Il Secolo XIX: <Grasso, l’ultima bufera. Non faccia nomine>. Giovanni Ciolina da conto delle dichiarazioni di Mattia Rossi, presidente della Lega delle Cooperative provinciale: <Respingiamo l’idea di pensare in maniera autoritaria alla successione di Scajola…> <l’ennesimo caso scottante per il presidente

Grasso…gli ultimi in ordine di tempo  hanno riguardato il disimpegno dei rappresentanti della Lega delle Cooperative, degli artigiani Cna, del delegato al turismo Massimo Parodi in rappresentanza degli albergatori>.

L’11 marzo al quotidiano online Ivg, Grasso risponde alle critiche: <E’ una presa di posizione incomprensibile e superficiale, la nomina del nuovo segretario è un atto dovuto…la polemica è inutile e pretestuosa, la Camera di Commercio deve essere efficiente nell’interesse dell’economia e delle imprese, per questo è necessario che possa lavorare con serenità, al di fuori delle tensioni di questi ultimi tempi che hanno offuscato il lavoro di sostegno e promozione svolto dall’Ente>.

Peccato che sono mancati quei risultati minimi che un ente di coordinamento, ma soprattutto di lavoro strategico dovrebbe poter documentare. Vedremo più avanti come è stato caratterizzata la presidenza Grasso, attraverso la rassegna stampa-testimonianza.


Giancarlo Grasso

Il 13 marzo, sempre da Ivg, la notizia che <la segreteria provinciale Fp-Cgil  denuncia la grave situazione sindacale che affligge i lavoratori all’interno della Camera di Commercio>. La firma è di Fulvia Veirana e Giancarlo Bellini. L’accusa: <Da troppo tempo si verificano scelte non precedute da confronto sindacale e senza tener conto delle rappresentanze interne. Scelte che sviliscono le professionalità interne, svuotano l’attività dell’ente…la gestione del nuovo segretario dell’ente appare come l’ennesimo tentativo di gestire una situazione attraverso  forzature…noi abbiamo notizie solo dai giornali…si può nominare un vicario reggente fino alla nomina del nuovo presidente>.

Il solitamente silenzioso Maurizio Scajola si fa intervistare, via video da Ivg e manda a dire: <E’ una situazione complessa, tutte le polemiche fanno male….la Camera di Commercio finisce sui giornali sempre per eventi negativi…in questi tre anni abbiamo svolto una funzione importante, positiva…stiamo predisponendo una comitiva per Varsavia,…un’azione promozionale in campo turistico sul mercato polacco…coinvolgendo i Garden Center…invece si continua a leggere di scontri, di vicende negative….>.

Cosa è successo di “rilevante” dalla nomina di Grasso ad oggi? Vediamo una rapida ricostruzione con articoli di giornale, memoria storica recente.

29 novembre 2000- La Stampa: <Nessun disimpegno per l’ex ospedale San Paolo, siamo impegnati al massimo e presto avremo risultati positivi….>. Grasso ha inviato una lettera a Ruggeri e all’Asl. Grasso <se qualcuno si è defilato, non siamo noi>. Nell’articolo è scritto che compito della Camera di Commercio era: <Sulla base degli accordi sottoscritti tra i tre soggetti, radunare le associazioni di categoria del settore commercio per verificarne appunto gli interessi alla luce del progetto di riqualificazione…>.

30 marzo 2002 – La Stampa: <Camera di Commercio, il presidente Grasso lancia il piano di qualità degli alberghi su internet che interessa 45 struture pregiate>. Dice Grasso: <Oltre agli alberghi di qualità, avremo una rete che si estende anche  al segmento importantissimo della ristorazione, per trasformarli in punto di riferimento per altri quali l’agriturismo, i bed and breackfast, i bagni marini. Insomma saremo

una provincia con un circuito integrato e completo della qualità>.

4 agosto 2005- Sul Secolo XIX, Grasso firma l’opinione: <Ecco le soluzioni per il turismo in crisi>. Inizia del pezzo: <Destano stupore le dichiarazioni del responsabile del Confcommercio provinciale dimentico forse che la caduta dei consumi coinvolge l’intera Italia…Vincenzo Bertino dimentica che la Camera di Commercio rilancia il metodo della concertazione per meglio ricomporre uno scenario di crisi…noi facciamo proposte concrete che riguardano presente e futuro dell’economia savonese, contenute nei dossier trasmessi ad enti ed associazioni…>.

13 ottobre 2005 – Il Secolo XIX: <Grasso annuncia, task force economica per il Ponente. Summit con enti locali, Provincia e Regione per rilanciare l’autoporto, lo scalo aereo di Villanova che restano le nostre priorità, inoltre la bretella Albenga-Garessio-Ceva>.


Maurizio Scajola

21 dicembre 2006- Il Secolo XIX: <Grasso, la sfida dell’integrazione per rilanciare l’economia savonese. Siamo una provincia squilibrata, quasi 3 savonesi si 10 hanno più di 65 anni e solo uno su 10 ha meno di 15 anni. E’ un grosso ostacolo che complica sia la crescita di nuove generazioni di impresa, sia l’efficacia dei ricambi e delle trasformazioni nelle aziende attive.  Dobbiamo assolutamente capire come sarà questa provincia nei prossimo  decenni…è uno dei miei impegni prioritari…>.

E ancora Grasso: <Avremo un ruolo determinante nella formazione superiore e nell’Università; nella partecipazione azionaria in società di gestione di infrastrutture strategiche, come aeroporto, autoporto, autostrade, enti fieristici, centro congressi, organismi di sviluppo pubblico privati finalizzati alla promozione del territorio>.

5 luglio 2007 – Il Secolo XIX: <Domani sciopero alla Camera di Commercio. I Dipendenti denunciano la “mortificazione delle competenze del personale”. Scajola replica “Reazione esagerata, rispetto e valorizzazione sono sempre stati una mia priorità, come del resto nei rapporti umani. …Considero una sconfitta personale che chi lavora al mio fianco sia scontento….lo sciopero di sembra una protesta eccessiva…il personale deve sentirsi garantito dalla mia presenza>.

28 luglio 2007 – Il Secolo XIX: <Camera di Commercio, dipendenti in rivolta…la situazione è grave. …E’ la prima volta nella storia dell’ente….dopo due anni di vertenza, un mancato tentativo di conciliazione del prefetto e lo sciopero del 6 luglio al quale hanno aderito il 90 per cento dei dipendenti…il personale lamenta gravi atteggiamenti…la mancata gestione delle risorse interne…>.

12 dicembre 2007. La Stampa: <La denuncia dei sindacati. Una “Camera” parallela.  In una lettera riservata pesanti accuse al presidente Grasso….la dipendenza funzionale  del dirigente non può diventare dipendenza politica…il caso dei due vice segretari Clematis e De Stefano….tenuti ai margini>. Grasso replica: <Non mi risultano interferenze…non ci sono problemi…>.

23 dicembre 2007- La Stampa: <Vincenzo Bertino, presidente Confcommercio, fuori dalla Camera di Commercio e senza rimpianti…>

27 dicembre 2007 - La Stampa: <La replica di Grasso a Bertino, lui rappresenta 5 mila imprese? Ho mandato i miei auguri….dovrebbe leggersi il documento programmatico 2008 del quale fanno parte una cinquantina di progetti…Abbiamo già intrapreso una serie di iniziative forti e concrete a sostegno di….è prevista anche l’imprenditoria femminile…noi rispondiamo con i fatti ed i risultati alle sterili polemiche…>.

27 dicembre 2007- Il Secolo XIX: <Grasso, il rilancio di questa provincia passa attraverso tre obiettivi, piattaforma e centrale elettrica di Vado, trasferimento della Piaggio…offrendo sostegno immediato agli imprenditori del commercio, del turismo, dell’agricoltura, dei servizi. Insieme ad un’offerta complessiva dei prodotti locali di qualità in un pregevole contesto urbanistico>.

30 marzo 2008- La Stampa: <Esposto alla Corte dei Conti, due dirigenti della Camera di Commercio chiedono lo scioglimento del Consiglio….la decadenza della giunta camerale e del presidente Grasso….che preferisce non rispondere…>.

6 settembre 2008 – La Stampa: <Sindacati all’attacco. Esposto alla Corte dei Conti, nel mirino le spese e funzionamento, ma per Grasso sono soltanto illazioni e veleni…Sono sereno attendo con fiducia le eventuali verifiche>.

30 aprile 2008- Il Secolo XIX: <Camera di Commercio, attacco a Grasso, vacilla la maggioranza che appoggia il presidente. La Cna fa la conta, in discussione una mozione di sfiducia. Il presidente della Provinca, Bertolotto: <La Camera non riesce più a svolgere il ruolo di animazione del territorio che le compete….E’ ora di cambiare, Luciano Pasquale successore ideale>.

1° maggio 2008 – Il Secolo XIX: <Vincenzo Bertino, la Confcommercio è pronta a rientrare…l’attuale presidenza della Camera di Commercio ha fatto poco per uscire dall’isolamento e per porsi come interlocutore agli altri enti, Regione, Provincia, Comune e le altre Camere di Commercio…>. La Cna: <La riforma attribuisce alle categorie, e non agli altri, la nomina del presidente, l’ente ritrovi credibilità>.

3 maggio 2008- Il Secolo XIX: <L’assessore Molteni, Camera di Commercio assente dalla vita  culturale cittadina…Non ho nulla contro Grasso, una persona che tra l’altro stimo, ma che forse non ha inteso nel modo migliore il ruolo che avrebbe dovuto svolgere alla guida dell’ente camerale…>.

4 maggio 2008- La Stampa: <Il presidente Giancarlo Grasso, a chi giovano gli attacchi contro l’ente? E’ nello stile dell’ente valutare solo il lavoro compiuto. Ad iniziare dalla redazione del Piano triennale di sviluppo turistico,  alla promozione dell’alta qualità negli alberghi, ristoranti, bagni marini, strutture ricettive e di servizio…aziende agricole e artigiane…>.

31 maggio 2008 - Il Secolo XIX: <Camera di Commercio, è crisi, esce la Cna. Addio a sorpresa degli artigiani. Gravi problemi dentro l’ente, problematico proseguire l’attività di giunta….Grillo…auspichiamo una soluzione di alto profilo per assicurare una guida adeguata…Maurizio Scajola…so benissimo che da tempo la Cna ha un atteggiamento polemico nei confronti di Grasso…ma resto sorpreso che giunga ora…l’atteggiamento degli industriali è invece di piena disponibilità…il fatto che la Confcommercio sia rimasta fuori credo abbia creato situazioni di disordine…c’è un rapporto difficile del personale con  la giunta…si vede che è iniziata la dispusta per la successione al presidente Grasso…>.

21 giugno 2008- Il Secolo XIX: <Industriali, ultimatum a Grasso. Lettera del presidente Macciò, risolvi i conflitti interni e recupera incisività d’azione….>.

27 luglio 2008- La Stampa: <Camera di Commercio, inchiesta sulle consulenze….si ritine di avviare una specifica indagine in merito alla regolarità di incarichi e consulenze…si legge nel comunicato della Corte dei Conti …>.

6 settembre 2008 -  Il Secolo XIX: <I sindacati sul piede di guerra contro Grasso. I sindacati presentano un esposto alla Corte dei Conti contro presunte irregolarità>.

20 dicembre 2008 – Il Secolo XIX: <Sul credito alle imprese, rivolta contro Grasso. Le associazioni di categoria accusano l’ente camerale di immobilismo>.

16 gennaio 2009- Il Secolo XIX: <La Cna, serve un cambio a Palazzo Lamba Doria dopo le dimissioni di Massimo Parodi…>.

28 gennaio 2009 – Il Secolo XIX: <Un milione di euro per sostenere le aziende in crisi. Votata la bozza degli aiuti…Resta aperta la questione politica. Grasso, decisione presa all’unanimità in piena collaborazione…>.

4 febbraio 2009- La Stampa: <Dopo Parodi, albergatori, Granero di dimette e dalla giunta camerale escono anche le Coop, sempre più difficile la posizione del presidente Grasso…>.

4 febbraio 2009- Il Secolo XIX: <Legacoop esce dalla giunta, la crisi è sempre più grave. Granero, tutte le imprese vanno rappresentante. Grasso, rifletteremo…>.

Luciano Corrado

(sul prossimo numero di Trucioli il dossier “riservato”, inviato alla Procura della Repubblica, all'epoca della presidenza di Andrea De Filippi)