TRUCIOLI SAVONESI spazio di riflessione per Savona e dintorni Applausi... Ho assistito di recente ai trionfi di pubblico del mio amico Marco Travaglio. Mi capitò di conoscerlo presentando un suo libro -La Repubblica delle banane- e da allora credo di averlo presentato una quindicina di volte, in sedi diverse. Si tratta di una persona dalla mente davvero particolare, capace di incamerare informazioni, nomi, intrecci giudiziari a chiunque inestricabili, e collocare il tutto in un suo personale archivio, da cui poterlo trarre selettivamente e fluentemente in qualsiasi momento. Nello spettacolo teatrale, stupisce la sua capacità di parlare per ore senza mai un'esitazione di fronte alla scelta di un vocabolo, usando un'ironia tagliente e algida che rende godibile lo smascheramento della corruzione e del non senso in cui siamo invischiati disperatamente. Vedere il pubblico accorrere, prestare attenzione, ridere, applaudire mi ha fatto piacere da una parte e rabbia -dico la verità- dall'altra. Provate, cari truciolettori, a immaginare se quelle migliaia di persone trasformassero un centesimo del loro dissenso in impegno. Forse anche un millesimo! Tutto rischierebbe di cambiare davvero! Esco da cinque anni di battaglie in un Consiglio Comunale vuoto, anche quando si parlava del Cemento, anche quando si trattava della pillola abortiva. Sul parco, c'era solo la claque della maggioranza a tapparmi la bocca con urla e insulti. Eppure, parlando in giro in tanti trovano interessante l'idea di un parco naturale e ti dicono: "vai aventi vai avanti". Temo che gli italiani abbiano lo stesso atteggiamento per la politica che hanno per lo sport: vivono guardandolo, purchè sia fatto da altri. Beh, ma oggi -dato il raggiunto livello di istruzione media e data la posta in gioco- anche le moltitudini silenziose o solo plaudenti hanno, hanno la responsabilità di essere "moltitudini"-con relativo anonimato-, di essere "silenziose" e di essersi limitate ad applaudire. Gli spettacoli finiscono con una chiusura di sipario: in Italia rischia di crollarci addosso il teatro.
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