La Regione chiude la discarica
pontinvrea
IL SECOLOXIX
Il sito non potrà più ospitare rifiuti. Quelli esistenti, se compatibili, verranno coperti . In caso contrario, rimossi

04/03/2009
Pontinvrea. Messa in sicurezza e chiusura della cava-discarica nella Fossa di Lavagnin. Oltre all'impegno a controllare la natura degli attuali rifiuti già abbancati, che se "tollerabili" dal sito geomorfologico verranno coperti da uno strato di terra e isolati. Oppure, se incompatibili ,verranno portati via. Comunque la "Fossa di Lavagnin", a rischio-amianto, cesserà di essere una cava -discarica. Bocciata infatti la possibilità di una variante per adattare il sito di proprietà della ditta dei fratelli Baccino a un ripristino ambientale tramite lo stoccaggio di rifiuti. E' quanto emerso ieri in Regione, durante la seduta di consiglio in cui è intervenuta una delegazione di rappresentanti dei comitati ambientalisti della Valle Erro che hanno incontrato i capigruppo e la giunta. Nella seduta è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che prevede la messa in sicurezza e chiusura del sito. Nel dettaglio si impegna la giunta ad annullare il decreto della Regione del 14 marzo 2008 ad oggi solo sospeso. Nella mattinata i comitati per la tutela della Valle Erro hanno incontrato l'assessore all'ambiente Zunino e la dirigente Minervini che hanno garantito analisi e carotaggi. Il gruppo di An, tramite Gianni Plinio e Angelo Barbero, rivendica insieme ai comitati il risultato ottenuto: «Siamo stati noi a muoverci per primi in Regione sollevando con le nostre interpellanze il problema nei mesi scorsi. Adesso per maggiore sicurezza abbiamo deciso di depositare un ulteriore documento che ci consentirà di controllare quanto promesso dalla giunta» spiega Barbero. «La sospensione dell'autorizzazione per inadempimenti dei gestori ha contribuito ad acuire la preoccupazione per la presenza sopraelevata del sito e la vicinanza alle falde acquifere" spiegano Camiciottoli e Leoncini consiglieri comunali di Pontinvrea.
A. P.