DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
DECIMA PARTE

di Aldo Pastore

Aldo Pastore ALTER: Aldo! Tu mi stupisci sempre di più! Questa mattina, passeggiando lungo Corso Italia, mi sono soffermato, per  un istante, davanti alla libreria UbiK ed ho notato , leggendo  un manifesto, che Tu svolgerai le funzioni di presentatore  del libro di Diego Novelli, intitolato :”THYSSEN KRUPP – L’INFERNO DELLA CLASSE OPERAIA”.

Ma come! Ti sei messo a fare anche il presentatore? Non ti bastano tutti gli altri impegni che ti sei assunto durante tutta la tua lunga vita terrena?

 

ALDO: Stai tranquillo, Alter!Questo è un episodio  unico e solitario!

Ma,  debbo dirti, in tutta sincerità, che io ci tenevo, in questo caso particolare, a ricoprire questo ruolo.

Infatti, sono legato, da molti anni, a Diego Novelli da una grande e profonda  amicizia ; inoltre, ho, per Diego, una straordinaria ammirazione.

 

ALTER: Da dove discende tutto questo? Perché questa Personalità  è  così importante per Te?

 

ALDO: Hai parlato, molto correttamente, di PERSONALITA’!  Io aggiungo POLITICA!

Vedi, Alter; potrebbe apparire poco  prudente parlare, oggi, in questo particolare momento storico , di PERSONALITA’ POLITICA;  il CONCETTO DI FARE POLITICA , di fronte agli occhi  della grande  maggioranza  della pubblica opinione, conduce, oggi, ad un’ Immagine Negativa, se non, addirittura, Deteriore; attualmente, si tende, in modo quasi abituale, ad associare la politica  all’enfasi retorica, all’aspetto esteriore e, spesse volte, al sotterfugio, all’inganno, alla menzogna, se non, addirittura, alla corruzione ed al malaffare.

So benissimo che questa è un Immagine non rispondente alla realtà dei fatti, perché, anche attualmente, esistono politici capaci e corretti ; ma, non v’è dubbio che, di fronte alla maggioranza  dei cittadini, parlare di PERSONALITA’  POLITICA  è controproducente, se non, addirittura, sconsigliabile.

ALTER: Eppure, Aldo, mi sembra che associare la figura  di Diego Novelli al concetto di Personalità Politica non ti crei nessun problema! Perché?

 

ALDO: Potrei semplicemente citarti gli incarichi politico-amministrativi, da Lui ricoperti:


Diego Novelli

 -   SINDACO DI TORINO  (per oltre dieci anni)

 -   DEPUTATO  IN PARLAMENTO

 -   DIRETTORE DEL QUINDICINALE “ NUOVA SOCIETA’”

 -   AUTORE DI NUMEROSI LIBRI (tra i quali: “VITE SOSPESE” – “LA DEMOCRAZIA UMILIATA” –  COM’ERA BELLO IL MIO PCI” )

 

Ma voglio andare oltre!

DIEGO NOVELLI E’ UN GRANDE ,  perché, accanto ad un’alta concezione etica della Politica, ha sempre associato, con estrema coerenza, il DIRE ed  il FARE e, quindi, ha trasmesso a tutti noi, non soltanto PRINCIPI, VALORI, IDEALI (e non già fumosità astratte e poco attendibili), ma, anche PROGETTI E REALIZZAZIONI CONCRETE E TANGIBILI.

 

ALTER: Ma Tu, Aldo, questi meravigliosi presupposti ideali li hai trovati anche il questo libro?

 

ALDO: Certamente ,  Alter!  Quante cose  ci insegna la lettura di questo !

La quotidiana sequenza  di INCIDENTI   E MORTI SUL LAVORO ci porta, ormai, con  un’inconscia rassegnazione, a considerare l’evento tragico come una  semplice disgrazia.

Non è così, Alter!

Dalla lettura seria e meditata del libro, potrai accorgerti che, alla base di questi eventi, esistono MISFATTI VERI E PROPRI, che vanno dalla Ricerca dal Profitto ad ogni costo allo Sgretolamento Tecnico-Scientifico del nostro Sistema produttivo, dalla Inosservanza Quotidiana delle Leggi sulla Sicurezza del lavoro alla Terrificante Inadeguatezza del Controlli.    

Ed allora, Alter, ti potrai rendere conto che all’origine di queste tragedie NON  VI E’ LA CASUALITA’ ED IL SEMPLICE INCIDENTE, MA IL NOSTRO MODO ERRATO DI PRODURRE E DI CONSUMARE; di conseguenza, la QUOTIDIANITA’ DEGLI INCIDENTI NASCE DAL FATTO CHE, IN QUESTA NOSTRA SOCIETA’, IL PROFITTO E LA RICERCA OSSESSIVA DEL DANARO, DA PARTE DI POCHI SOGGETTI, DIVENTANO PIU’ IMPORTANTI DELLA SALUTE E DELLA VITA DI MILIONI DI LAVORATORI.

 

ALTER: Hai detto bene, Aldo…anche se il nostro linguaggio potrà apparire, a molti nostri amici, come Vetero-Marxista!

Ma, in effetti ed a conferma delle argomentazioni, da Te lette e scritte, voglio aggiungere che, nella mia lunga esperienza di lettore di quotidiani, ho notato che, fatta  eccezione per qualche caso isolato di artigiano o di auto-imprenditore, A MORIRE SUL LAVORO SONO SEMPRE GLI OPERAI E MAI I LORO PADRONI!

Ed allora…Aldo, mi sembra che il libro di Diego Novelli ci porti fatalmente a ragionare non soltanto sul caso THYSSEN KRUPP, ma sull’intera problematica dell’infortunistica lavorativa!

I dati che i quotidiani hanno riportato il 16 GENNAIO 2009, sono semplicemente agghiaccianti; bada bene, Aldo, questi numeri si riferiscono soltanto ai PRIMI QUINDICI GIORNI DEL 2009:

. 42.822 sono gli INFORTUNI che hanno colpito gli operai mentre lavoravano nei cantieri e nelle fabbriche italiane

. 1070 le persone rimaste invalide per incidenti avvenuti nei luoghi di lavoro

. 42 i morti sul lavoro (si mantiene, cioè, la macabra “media) di quasi 3 VITTIME AL GIORNO.

 

ALDO: Ma  a tutti questi dati, Tu devi aggiungere  i numeri relativi  ai decessi di lavoratori, causati da MALATTIE  PROFESSIONALI  ed, in particolare, da TUMORI  collegati al LAVORO.

Libri, Thyssenkrupp: Diego Novelli con Antonio Boccuzzi alla Feltrinelli di Firenze, martedì 16 (alle ore 18:00)

Vatti a leggere, in proposito, la Relazione svolta dal Procuratore Raffaele Guariniello, durante i lavori del Convegno, organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura e svoltosi a Torino nel Febbraio di quest’anno.

Ti riporto, in estrema sintesi, alcuni dati riferiti dal Relatore:

 

 -  A Torino, a decorrere dall’anno 1992, sono stati  censiti 22.380 DECESSI per  Neoplasie collegate  all’ambiente di lavoro.

 

 -  Le indagini giudiziarie hanno  permesso  di scremare i casi e di ricondurre, con sicurezza, alla genesi lavorativa  ben 13.182 DECESSI.

 

 -  In questo contesto, I TUMORI  ALLA VESCICA  hanno provocato, in 16 anni, il decesso di 4.602 operai, addetti alla produzione di Amine Aromatiche e di altri prodotti chimici cancerogeni.  

- I MESOTELIOMI PLEURICI rappresentano la seconda causa  di morte in assoluto (1.050) e la prima causa in relazione  all’incidenza sul totale  dei decessi per  questo  di cancro: 64,9 per Cento. 

 

Come è noto, i Mesoteliomi  Pleurici  sono associati all’aspirazione di Fibre di Amianto.

 Potrei continuare con altri dati, riportati nella relazione di Raffaele Guariniello, ma potrei, anche, annoiarti.

Mi limito, dunque, a correggere una tua  precedente dizione, riferita a CARLO MARX: questo grande filosofo potrà essere  non condiviso e confutato, ma non sarà mai VETERO e, cioè, UN  SORPASSATO; al contrario: Egli, al pari di grandi filosofi ed uomini di Scienza del passato, è estremamente attuale e deve, pertanto, essere  tenuto nella dovuta considerazione e stima!

 

ALTER: Quindi, caro Aldo, possiamo concludere  a questo punto, tenendo conto che, rispetto ai nostri precedenti confronti, noi, oggi, ci siamo trovati perfettamente d’accordo sull’ argomento trattato.

 

ALDO: No, Alter! Prima di concludere, vorrei fare  un cenno ad un incidente, molto simile a quello  della Thyssen  Krupp, verificatosi, nella nostra Savona, il 25 Febbraio 1899.

La sera di quel giorno di 110 anni fa, esplose il forno numero 7 dello Stabilimento Terni (alle spalle delle Terrazzette), seminando, tutto attorno, morte e terrore:  operai  trasformati  in torce umane da getti di ghisa incandescente; in  fabbrica c’era una sala medica, ma per alleviare l’atroce dolore ai feriti, che si rotolavano a terra, non si potè fare altro che gettare, addosso a loro, secchi di acqua gelata.

A morire sul colpo, fu un operaio ventenne: Ugo Biancone di Susa ; nel corso della notte , cessò di vivere Claudio  Bagni, 53 anni, originario di Como; il mattino successivo fu  la volta  del savonese Giovanni Ruffinoni, appena diciottenne; poi, cessò di vivere Giovanni Meneguzzi, 50 anni, di Cornigliano; tra i feriti, alcuni giorni dopo, morì Antonio Gualdi, 33 anni, di Voltri.

Come hanno, molto opportunamente, scritto Giovanni Gallotti sulle pagine del “Letimbro” ed Ivo Pastorino  sul quotidiano “La Stampa”, sotto la spinta emotiva  di questa immane tragedia, furono molti i Savonesi che decisero di riunirsi per dare vita a quel meraviglioso sodalizio chiamato CROCE BIANCA, che, tuttora, garantisce assistenza socio-sanitaria a tutti i nostri concittadini.

 

ALTER: Ti ringrazio per questo doveroso ricordo, caro Aldo; ma mi sorgono spontanee  due domande:

Che cosa è cambiato da allora in tema di infortuni e morti sul lavoro?

Abbiamo noi, cittadini del 2009, la capacità e al forza morale di reagire  così come hanno fatto i savonesi del 1899?

 

ALDO: Caro Alter, la risposta è implicita nella splendida citazione di LEV TOLSTOI, che Diego Novelli ha posto all’inizio del Suo libro:

SIEDO SULLA SCHIENA DI UN UOMO, SOFFOCANDOLO,

COSTRINGENDOLO A PORTARMI

E INTANTO CERCO DI CONVINCERE ME E GLI ALTRI CHE SONO PIENO

DI COMPASSIONE PER LUI E MANIFESTO IL DESIDERIO DI MIGLIORARE

LA SUA SORTE CON OGNI MEZZO POSSIBILE.

TRANNE CHE SCENDERE DALLA SUA SCHIENA.”

A queste inimitabili parole, io mi permetto di aggiungere che:

 

“E’ NECESSARIO CREARE UN MONDO NUOVO.

MA PER RAGGIUNGERE QUESTO TRAGUARDO E’ NECESSARIO, PRIORITARIAMENTE,

CREARE UN UOMO NUOVO, DOTATO DI INEDITI PRINCIPI ETICI.

4 Marzo                                                                              Aldo Pastore