La
Cisl bacchetta i politici«Serve maggior fiducia» |
si è aperto il
congresso provinciale
Maresa Meneghini, segretario uscente, ha puntato sul lavoro |
IL
SECOLOXIX |
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UNA SALA gremita di delegati (in tutto erano
139, in rappresentanza degli oltre ventimila
iscritti dell'organizzazione sindacale) e di
autorità ha presenziato ieri all'apertura del
diciassettesimo congresso provinciale della
Cisl, presieduto dal segretario provinciale
Maresa Meneghini nella sala Congressi del
Palazzo Vescovile.
L'intervento del segretario provinciale, che ha
avuto come tema centrale il lavoro visto come
"cultura del lavoro", valore essenziale per la
ripresa di un territorio in crisi, ha raccolto
il consenso di buona parte degli ospiti
istituzionali, rappresentanti del mondo
politico, associativo e produttivo del
territorio.
Lavoro che, è stato sottolineato, deve tornare
ad essere un valore e che può trovare un
rilancio tramite infrastrutture come le scelte,
condivise dal sindacato, espresse nel piano
regolatore portuale, la Albenga
-Millesimo-Predosa, il Puc per città di Savona,
e che punta su soggetti come la Spes e il polo
universitario cittadino.
Sul tavolo di discussione ci sono anche
l'accesso al credito delle imprese, il rinnovo
della pubblica amministrazione e il ruolo della
politica. Ma si è parlato anche di temi sociali
come, pensioni, accesso al lavoro e precarietà ,
di riconversione dei poli industriali della Val
Bormida.
Unica eccezione al consenso generale al discorso
introduttivo di Maresa Meneghini sono state le
osservazioni a margine per l'ultima parte
dell'intervento sollevate dal segretario
provinciale della Cgil Francesco Rossello sulla
critica alla mancata firma dell'accordo quadro
da parte della Cgil, e da Luciano Pasquale
direttore dell'Unione Industriali sul mancato
riferimento alla Tirreno Power.
Maresa Meneghini non ha potuto non ricordare,
nel corso dei lavori di ieri, con commozione
generale della sala Sergio Pontacolone,
segretario provinciale Cisl degli anni Ottanta.
«Era una persona umile- ha detto Maresa
Meneghini - aperta all'ascolto e impegnata.
Nonostante la malattia, fino ad un mese prima
che mancasse si è speso per l'associazione di
cui faceva parte».
Nel suo intervento Meneghini ha citato il
"tavolo contro" la crisi istituito dal Comune di
Savona.
«Il progetto di rilancio del territorio deve
essere un progetto condiviso - dice la Meneghini
- che tenga contro di tutte le vocazioni del
territorio del territorio , il pubblico, il
terziario».
La maggior parte dei progetti di sviluppo per il
rilancio del territorio, dalla piattaforma
Maersk alla Margonara hanno trovato
l'opposizione di parte della popolazione.
«Questa avversione è uno dei problemi che deve
porsi la politica che deve considerare
maggiormente l'aspetto partecipativo non tanto
del singolo cittadino quanto del ruolo
associativo della società civile, non C'è
bisogno di ricreare una fiducia collettiva che
si è in parte persa. I comitati cittadini, ce ne
saranno sempre perché ci sarà sempre una parte
insoddisfatta di certe scelte».
Quali sono le sue aspettative per questo
diciassettesimo Congresso -
«I congressi servono per verificare il sostegno
dei delegati alla linea del sindacato e per
discuetre della condivisione delle scelte fatte
a livello nazionale e territoriale. Io
ripropongo la mia candidatura. Il gruppo
dirigente provinciale ha avuto un ricambio del
90 per cento negli ultimi quattro anni e ci
attendiamo cambiamenti anche a livello
confederale».
e.r.
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