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Illegalità story
(14)/
La Rapallizzazione (senza
vergogna) di Verzi a Loano Notizie di reato per il
Procuratore: i “furbetti” esultano, il
geometra tace Viaggio documentato e
fotografato. I nuovi “agricoltori” in lotta per la terra
di Gilberto Costanza |
Loano - Riportiamo il testo di una segnalazione
pervenutaci, via e-mail. La conferma che i “furbi” e gli “speculatori”
continuano imperterriti a devastare il territorio della frazione Verzi a
Loano. Ciò nel presupposto che vi è scarsa probabilità di essere colti in
“flagranza” nella realizzazione di opere edilizie abusive (in assenza di
Permesso di Costruire o in difformità dello stesso). E’ notoria la carenza
di controlli effettuati sul territorio loanese. |
Ciò
che più colpisce è il silenzio e l’inerzia del Consigliere comunale Geom.
Alberto DELLISOLA il quale, con delega alla frazione di
Verzi, dovrebbe essere colui che segue le problematiche dei
residenti a Verzi e farsi interprete, nella sede
istituzionale del Comune, per la soluzione delle stesse. Dovrebbe essere un
compito facile essendovi residente e anche geometra. Non
si ricorda di un suo intervento o relazione inerente alla sua delega (da
quando è in maggioranza) in Consiglio comunale. Insomma, sembra di capire
che per il consigliere Geom. Alberto DELLISOLA tutto va
bene a Verzi.
Questa è l’occasione per poter far sentire la sua voce e manifestare il suo
pensiero sui fatti che sono oggetto di cronaca, in quel di Verzi.
La segnalazione sotto riportata è facilmente riscontrabile nel percorrere la
strada Loano-Verzi. Si ritiene che con questa
segnalazione pubblica (copia del presente nostro intervento verrà inviata
via e-mail ai Dirigenti responsabili della Polizia Municipale e dell’Ufficio
Tecnico comunale) seguirà un sopralluogo da parte della Polizia Municipale
di Loano congiuntamente con l’Ufficio Tecnico Comunale. Questo è quello che pensiamo sia
giusto che sia fatto, anche perché è un dovere e obbligo di controllo per la
salvaguardia del territorio e il rispetto delle leggi. E’
bene ricordare che il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile:”Norme in
materia ambientale” (consultabile in Internet
www.ambientenergia.info ) disciplina la tutela dell’ambiente e,
in particolare, per gli interventi in zona SIC (Siti di Importanza
Comunitaria) che sono parte delle Direttive della Comunità Europea:
92/43/CEE e 79/409/CEE rispettivamente approvate dal Consiglio Europeo in
data 21 maggio 1992 e 2 aprile 1979. Rimaniamo in attesa di presto leggere
sull’elenco dei controlli mensili effettuati dalla Polizia Municipale
l’esito dei sopralluoghi che verranno fatti. E’
presumibile che dovrebbero confermare la segnalazione fatta in quanto quasi
tutto (anche se in lontananza) è visibile dalla strada Loano-Verzi.
Ecco il testo della segnalazione via e-mail: “1)
c'è una villa, pare intestata a un noto imprenditore, che è oggetto di
continue demolizioni e ricostruzioni della muratura perimetrale. Si è
formato un' accumulo di detriti provenienti dalle varie demolizioni che dire
mostruoso è un eufemismo (ad occhio almeno 200 mc di roba); 2) sempre lungo la strada si
nota, dalla parte a monte, sopra dei terrazzamenti, una roulotte. A fianco
della stessa è stato eseguito un grosso sbancamento. Ci sono stati per giorni e
giorni via vai con grosse betoniere (ditta Bagnasco). Si
tenga conto che oltretutto la strada è larga poco più di due metri.
Proseguendo per la strada ci sono una serie di cantieri anche piuttosto
grossi. Una
villa su due piani è completamente ferma da più di un anno. Non si sa se sia
già sotto sequestro. Un'altra era una baracca che si sta trasformando in
abitazione addirittura sotto il traliccio dell'elettrodotto. Da via dei
quarzi (venendo da Boissano) c'è una strada comunale (via
del salice). Proseguendo c'è l'ingresso alla
presunta villa del noto imprenditore, ancora più sotto ci sono state
parecchie movimentazioni di terra per rendere la strada praticabile da mezzi
più grandi delle auto con formazione di un rilevato e di un muro di
sostegno. Nella zona vicina ci sono dei cantieri non visibili sulla strada.
La presenza di muratori e mezzi meccanici è saltuaria. Sembra che procedono
a piccoli passi. 3) sul versante opposto (sponda destra del fiume) sta per partire una grossa edificazione. Una delle ville previste, con relativo terreno, è di un noto gestore di uno stabilimento balneare di Loano. E' una persona che dell'abuso edilizio ne ha fatto una ragione di vita. Non si sa se negli ultimi mesi sono iniziati i lavori. In questa zona peraltro ci sono degli evidenti fenomeni di instabilità del versante. I terrazzamenti franano dopo poche goccie di pioggia (la cosa l'ha sperimentata la mia macchina una sera che sono stato alla Pizzeria l'Agricola).”
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Case Rebella |
Altre novità a riguardo
dell’approvazione da parte della Giunta comunale di Piani Aziendali di
Sviluppo Agricolo a Loano - Verzi. Nel
n. 171 del 12 ottobre 2008 di TRUCIOLI SAVONESI avevamo citato i
coniugi Giancarlo REBELLA e Elena TORREGGIANI
(si presume pensionati data l’età), residenti a Pietra Ligure, i quali,
rispettivamente, avevano ottenuto l’approvazione di P.A.S.A. (Piani
Aziendali di Sviluppo Agricolo): il signor Giancarlo REBELLA
con delibera n. 83 del 17/06/2003 e la signora Elena TORREGGIANI
con delibera n. 172 del 9/11/2005. |
Avevamo fatte alcune domande
(rimaste inevase) che ritenevamo degne di risposta presupponendo che - a
prescindere dai controlli a “sorteggio” deciso dall’Assessore Luigi
PIGNOCCA unitamente alla Giunta comunale e dato l’eccezionalità delle
opere e lavori poste in essere (sbancamento di collina in terreni a bosco e
costruzione di una strada non prevista, fra l’altro, nel P.R.G., soggetto
inoltre alla normativa di zona SIC “Siti di Importanza Comunitaria”) - sarebbero
stati oggetto di controlli da parte della Polizia Municipale congiuntamente
all’Ufficio Tecnico Comunale.
Ad oggi
non ci risulta nulla a riguardo. Ebbene, da ulteriori dati documentali
rilevati dall’ Agenzia del Territorio – Catasto Terreni – si è evidenziato che i
sei mappali (su sette) elencati nella richiesta di P.A.S.A. (pari a mq. 3157)
dal signor Giancarlo REBELLA sono stati “soppressi” e quello
rimasto Fg. 7 . mapp. 83 ha una superficie di mq. 670 destinazione d’uso in
atto: pascolo.
Conseguentemente il conto economico aziendale(?) aggiornato come calcolo
giornate INPS equivale a 0,33, nel mentre la legge prevede che il coltivatore
diretto (inteso come tale) le giornate INPS non possano essere inferiori a 104
giornate annue. E ALLORA? Come è stato possibile che sia stata approvata dalla
Giunta? Come è stato possibile che sia stato approvato il Permesso di Costruire
di una cosidetta “casa agricola”? Come è possibile che dopo 5 anni non siano
stati oggetto di controllo dagli organi preposti (Polizia Municipale e/o Guardia
Forestale e/o Polizia Provinciale,ecc.), benché da mesi sono noti i fatti? Quale
relazione tecnico-illustrativa e conto economico aziendale (?) sono stati
allegati alla richiesta? Chi è il tecnico incaricato a tali incombenze?
Per
quanto riguarda la signora Elena TORREGGIANI nella richiesta di
P.A.S.A. aveva indicato il Fg. 7, mapp. 47 (mq. 1580 destinazione d’ uso
in atto: pascolo) e il Fg. 11, mapp. 69 (mq. 8540
destinazione d’uso in atto: bosco alto), per complessivi mq. 10120.
Il conto economico aziendale(?) come calcolo giornate INPS equivale a 5,91, nel
mentre la legge prevede che il coltivatore diretto (inteso come tale) le
giornate INPS non possano essere inferiori a 104 giornate annue. E ALLORA? Come
è stato possibile che sia stata approvata dalla Giunta? Come è stato possibile
che sia stato approvato il Permesso di Costruire di una cosidetta “casa
agricola”? Come è possibile che dopo 3 anni non siano stati oggetto di controllo
dagli organi preposti (Polizia Municipale e/o Guardia Forestale e/o Polizia
Provinciale,ecc.)? Quale relazione tecnico-illustrativa e conto economico
aziendale (?) sono stati allegati alla richiesta? Chi è il tecnico incaricato a
tali incombenze?
RESTIAMO
IN ATTESA DI LEGGERE L’ESITO CONSEGUENTI ALLE SOPRA RIPORTATE SEGNALAZIONI.
***************
Da verifiche
effettuate su sito dell’Agenzia del Territorio abbiamo iniziato ad acquisire i
dati che non venivano indicati (volutamente ?) nelle richieste di approvazione
di Piano Aziendale di Sviluppo Agricolo, come previsto nelle Norme di Attuazione
del P.R.G. Infatti, il primo comma dell’art. 32, così recita: “ All’interno del
Piano Aziendale dovranno essere elencati gli estremi catastali dei terreni
facenti parte del Fondo Rustico, indicando per ciascuno di essi foglio
catastale, mappale, superficie e destinazione d’uso in atto. Ciò che tutti i
richiedenti avrebbero dovuto indicare, e che non hanno fatto, è di
indicare la superficie
e la destinazione d’uso in atto.
Dati fondamentali e obbligatori!
Come pure quanto riportato
all’ art. 24 Definizioni – Comma 2 – punto 2) Azienda agricola: E’
l’azienda insistente su un fondo rustico, debitamente coltivato, avente una
superficie agraria (Sa) pari almeno a quella minima stabilita in ogni singola
articolazione delle zone agricole.
Nella verifica delle superficie e destinazione d’uso in atto per ogni foglio e
mappale ci siamo imbattuti in casi emblematici e
clamorosi!
Abbiamo riscontrato che in tre
richieste è stato indicato solo un foglio e mappale e più precisamente:
·
Il signor Giuseppe
LANZA, residente in Loano – Via degli Alpini, ha indicato l’unico Fg.
15 – Mapp. 326 la cui superficie è di mt. 1.680 e la destinazione d’uso in atto
è: Bosco alto. Conseguentemente il conto economico aziendale(?)
aggiornato come calcolo giornate INPS equivale a giornata annua 1, nel mentre la
legge prevede che il coltivatore diretto (inteso come tale) le giornate INPS non
possano essere inferiori a 104 giornate annue. La Giunta comunale l’ha approvato
con deliberazione n. 164 del 25/07/2000. (?)
·
Il signor Giuseppe
QUADRELLI, residente in Loano – Piazza Mazzini, ha indicato l’unico Fg.
11 – Mapp. 250 la cui superficie è di mt. 7.520 e la destinazione d’uso in atto
è: Bosco alto.
Conseguentemente il conto economico aziendale(?) aggiornato come calcolo
giornate INPS equivale a giornate annue 4,51, nel mentre la legge prevede che il
coltivatore diretto (inteso come tale) le giornate INPS non possano essere
inferiori a 104 giornate annue. La Giunta comunale l’ha approvato con
deliberazione n. 133 del 09/08/2007. (?)
·
La signora Teresa
RICCA, residente in Loano – Piazza Mazzini, ha indicato l’unico Fg. 11
– Mapp. 251 la cui superficie è di mt. 7.410 e la destinazione d’uso in atto è:
Bosco alto.
Conseguentemente il conto economico aziendale(?) aggiornato come calcolo
giornate INPS equivale a giornate annue 4,45, nel mentre la legge prevede che il
coltivatore diretto (inteso come tale) le giornate INPS non possano essere
inferiori a 104 giornate annue.La Giunta comunale l’ha approvato con
deliberazione n. 134 del 09/08/2007. (?)
Come si può
legittimamente richiedere e poi essere approvati Piani Aziendali di Sviluppo
Agricolo con indicazione di un solo foglio e mappale e con la destinazione d’uso
in atto a BOSCO ALTO?
I richiedenti
avevano e hanno i requisiti di coltivatore diretto? Come si può definire azienda
agricola quando non vi sono terreni coltivati e le stesse superfici sono
inferiori a quelle previste da norme di legge? La Giunta comunale, nella
fattispecie, come ha potuto approvare P.A.S.A.
(quindi poter costruire cosiddette
“case agricole”) senza fondi rustici, debitamente coltivati?
A breve
torneremo sull’argomento in quanto si stanno rilevando altri dati certi che
evidenziano, oltre ogni forma di dubbio, con quanta leggerezza, superficialità e
irresponsabilità amministrativa il Sindaco e gli Assessori hanno gestito e
programmato il territorio e l’ambiente loanese. Speriamo che qualcosa si muova,
che chi di dovere agisca e che torni una forma democratica e legale nella
gestione della cosa pubblica. Questo è quello che auspicano tutti i cittadini
loanesi che amano la loro città: LOANO!
Gilberto Costanza
Continua nella prossima puntata.
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it