Di
Paolo Franceschetti
da
http://walrus81.giovani.it/diari
1. Premessa
Come tutti sanno questo
blog parla di argomenti vari, Mostro di Firenze, Moby
Prince, Ustica Moro, ma tutti accomunati da un nesso comune. La
massoneria. Cosa c’entrano questi argomenti con il crack
finanziario? Centrano. Centrano. Se avrete la pazienza di
seguirmi per un po’ ve lo chiarisco, cercando di spiegare il
motivo di questo crack finanziario quasi globale, che è solo
prodromico ad altri ancora peggiori, questa volta globali.
Cercheremo di capire cioè chi l’ha innestato e perché. Ho
iniziato a capire la potenza della massoneria e i suoi fini, non
da complottista fissato, non da appassionato di gialli ed
esoterismo. I complotti non mi avevano mai interessato e non ho
mai avuto fiuto per i rebus o per i gialli. Certo, avevo intuito
che dietro tutte le morti sospette nei testimoni dei processi,
dietro agli infarti, agli incidenti, c’era qualcosa di potente.
Avevo intuito che se tutte le stragi italiane erano rimaste
impunite qualcuno manovrava dall’alto. Ma non avevo capito chi
c’era dietro, e soprattutto non avevo capito perché. Poi ho
iniziato a capire, dopo l’inchiesta Cordova, la potenza della
massoneria, cioè una forza in grado di legare tra sé, e
subordinare ad essa, mafie, servizi segreti, e poteri illeciti
vari. Fin qui OK. Ma restava una domanda… Se esiste
un’organizzazione così potente da condizionare la politica degli
Stati, organizzare guerre, organizzare stragi e farla sempre
franca, uccidere tutti coloro che si oppongono al sistema, qual
è il fine ultimo di questa organizzazione? Il fine era quello
che mancava.
Poi ho capito
2. Il sistema.
Ho iniziato a capirlo studiando
le leggi del sistema bancario. Studiando - da giurista e non da
esoterista – il mondo delle banche, il suo funzionamento e i
suoi riflessi sulla vita di tutti noi cittadini. Banca d’Italia,
BCE, Fondo Monetario internazionale… E ho capito che è quello il
cuore di tutti problemi: il mondo bancario. Vediamo di
riassumere i punti salienti della mia ricerca:
1) Anzitutto una prima anomalia che si palesa subito a chi
studia l’argomento, è il funzionamento della Banca D’Italia e
della BCE. La Banca d’Italia è per il 95 per cento in mano ai
capitali privati, ovverosia Intesa-San Paolo, Generali, Monte
dei Paschi di Siena, ecc…. La quota più rilevante è quella di
Intesa San Paolo che è una vera e propria quota di controllo.
Quindi ecco un primo grosso problema della politica e finanza
italiane: la moneta non viene emessa dallo stato, ma dalla
banche private; il controllo della moneta e degli istituti di
credito è in mano alle banche private e non allo stato. Cioè i
controllati si controllano da soli.
Questo significa una cosa sola: che sono le banche a governare
il paese, e non la politica, e che i politici sono asserviti ai
bancheri e agli imprenditori. Ciò è confermato dalle leggi che
disciplinano le banche, ove è evidente che il governo non ha
nessun potere su Banca D’Italia, né di controllo né di nomina
degli amministratori.
2) La seconda anomalia è europea. Noi dipendiamo dalla BCE. E la
BCE è un istituzione indipendente dalla Comunità europea, con
più poteri addirittura dello stesso parlamento europeo. Gli
amministratori della BCE son svincolati dai governi, non
rispondono praticamente a nessuno e godono addirittura di
immunità superiori a quelle, già corpose, dei parlamentari
europei.
In poche parole: la finanza europea dipende dalla BCE.
3) La cosa che salta agli occhi è che la Banca d’Inghilterra ha
il 17 per cento del capitale della BCE. Ma l’Inghilterra è fuori
dall’euro, quindi non ha senso che una nazione straniera fuori
dal circuito dell’euro possa controllare i destini dei paesi
dell’area Euro. Ora, se i geni dell’anticomplottismo saltano
subito su a precisare che quel 17 (superiore pure alle quote
italiane, francesi, spagnole) è solo formale, basta un minimo di
intelligenza per capire che un’istituzione come la Banca
d’Inghilterra non si insedia certo in un organismo importante e
potente come la BCE solo formalmente. In realtà
“sostanzialmente” le banche inglesi hanno un potere enorme sulle
banche europee. Vediamo come.
4) Facendo una breve ricerca che chiunque può fare da solo su
Internet, risulta che il vertice della massoneria mondiale, il
vertice UFFICIALE, è nella corona inglese. Ora, siccome la
corona inglese nomina i dirigenti della Banca d’inghilterra (è
sufficiente controllare sul sito ufficiale della banca) ne
consegue che la Banca d’Inghilterra è controllata dalla
massoneria. E questo non lo diciamo noi, ma lo dicono i siti
ufficiali di queste istituzioni.
5) Considerando l’importanza e la potenza della massoneria a
livello mondiale ci vuole poco a capire quindi chi, veramente,
detiene il potere nella BCE, e per quale motivo i vertici della
BCE non rispondono penalmente e civilmente neanche nei confronti
del parlamento europeo. Ma la vera anomalia non è neanche
questa.
6) La cosa più assurda è che controllando il flusso degli
investimenti delle banche italiane, si nota che molte, tante,
troppe azioni e troppi milioni di euro, sono investiti in…
banche inglesi e americane. Barclays, Rockfeller, Morgan
Stanley, ecc., creando un conflitto di interessi pauroso. In
altre parole, il nostro destino è legato a filo doppio alle
sorti delle banche inglesi e americane. In questo modo si crea
però un conflitto di interessi, perché le leggi o le manovre
finanziarie che rafforzano l’Euro danneggiano le altre monete,
ma rafforzando la nostra moneta paradossalmente allo stesso
tempo danneggiamo anche le nostre banche e i nostri
investimenti, e viceversa. Analizzando quindi i flussi di
capitali e la ricchezza ci si accorge che tutto il potere del
mondo è concentrato in poche mani, di pochi gruppi bancari e
industriali il cui destino è legato a filo doppio dalle stesse
vicende. A questo punto si capisce perché la politica sia
assoggettata alle banche e perché chi prova a toccare le banche
muore. Si capisce cioè perché, gira e rigira, tutti quelli che
si sono avvicinati alla massoneria e/o alle banche sono morti,
da Falcone, ad Ambrosoli, a persone meno conosciute come Arrigo
Molinari che avevano provato a portare alla luce il problema del
Signoraggio (Arrigo Molinari che, ricordiamolo, morirà in un
lago di sangue, secondo il copione più classico dei delitti
della Rosa Rossa, in una data il cui valore numerico è, non a
caso,
7). Ma ancora non si capisce il fine di tutto ciò. Controllare
tutto va bene. Ma perché? Studiando i meccanismo del sistema
bancario la cosa appare chiara e risulta evidente il motivo
della crisi di questi giorni. Anche qui occorre procedere per
punti.
1) Le banche prestano denaro virtuale ed inesistente a fronte di
beni reali. Spieghiamo meglio. Per prestare denaro una banca non
fa alcuna fatica, deve solo scrivere una cifra sullo schermo di
un PC. Si digita: 1.000.000.000 di euro e voilà… come per magia
la banca ha prestato un miliardo di euro. Quando l’azienda, il
privato, o lo stato estero, non possono restituire, la banca fa
un’operazione molto semplice: chiede all’azienda mezzo miliardo
di azioni in cambio dell’azzeramento del prestito; chiede al
privato i suoi beni in cambio dell’azzeramento del prestito;
oppure chiede allo stato estero del terzo mondo una miniera di
diamanti, di oro, ecc…. Non è un caso che la maggior parte delle
miniere di diamanti dell’Africa siano di proprietà di banche
europee. Il meccanismo è semplice: se Tizio non può pagare un
debito di 100, la banca si accontenta di un bene che vale 50.
Tizio ci guadagna. La banca, contabilmente, ci rimette. In
realtà, dal punto vista reale, la banca non ha perso nulla, ma
al contrario ha guadagnato una miniera, il controllo di una
società, i beni di Tizio. Cioè in altre parole la banca non ha
perso nulla, tranne una cifra scritta sullo schermo di un PC; ma
in cambio ha acquistato petrolio, diamanti, oro, terreni, case.
Ricordiamoci poi che da Bretton Woods in poi, nel 1944, il
sistema bancario mondiale non è più vincolato all’oro, ma è poco
più che carta straccia. Il suo valore infatti è dato da un
complesso di calcoli e di variabili che in sostanza fanno
dipendere il suo valore dalla fiducia che in un dato momento il
mondo accorda a quella moneta. La banca cioè (o il suo
prestanome) a fronte di un esborso pari a 0, acquista beni
reali, diamanti, oro, terreni, case, società. Inoltre, allo
stato attuale, non esiste neanche una quantità di cartamoneta
sufficiente a coprire tutti i conti correnti e i debiti della
banche. Questo significa che se domani tutti i risparmiatori si
recassero a prelevare contanti, in circolazione non ci sarebbe
neanche un numero di monete sufficiente a restituire il tutto.
Il denaro, in altre parole, è diventato meno che carta straccia.
E’ diventato un numero scritto sullo schemo di un PC. Quindi è
sbagliato dire che la banche “falliscono”. Fallimento implica
l’idea di sconfitta. Sarebbe più corretto dire che la banca
“termina il suo lavoro”. Quando la banca fallisce, in realtà non
fallisce affatto, ma ha completato la sua opera: che è quella di
acquisire beni reali a fronte della cessione di beni
inesistenti. Avere un bilancio in passivo, per una banca,
equivale ad avere in mano un documento con calcoli e cifre… ma
avere in mano anche beni materiali di ingente valore acquistati
per poter arrivare a questo buco di bilancio.
2) L’altro strumento di questa immensa operazione è stato il
fenomeno delle privatizzazioni. Ci avevano detto che la
provatizzazione serviva per rendere più efficiente il sistema
dell’energia, il telefono, l’acqua, tutto. All’inizio ci avevamo
creduto. Ma oggi abbiamo capito che non è così. Telecom è più
inefficiente di prima, quando la società si chiamava SIP. Mentre
l’Enel, in questi anni, ha moltiplicato gli “errori” sulla
bolletta e sui contatori, che sono all’ordine del giorno e si
traducono una truffa sistematica ai danni dei cittadini, con un
meccanismo che prima, quando questi enti erano in mano statale,
non accadeva. Per non parlare delle società di riscossione delle
tasse degli enti locali, che diventano private. Cioè si affida
un servizio pubblico impositivo ad un ente privato che mediante
le cosiddette cartelle esattoriali pazze, incamera illegalmente
milioni di euro. Come poi sappiamo, è in atto un processo di
privatizzazione degli altri servizi pubblici essenziali, come
l’energia e l’acqua. E chi controlla l’acqua, l'energia e il
cibo, controlla il pianeta.
3. Conclusioni
Studiando il sistema bancario, si spiega la ragione dell’intoccabilità
delle banche. Ecco perché nessun partito, da destra a sinistra,
salvo pochissime eccezioni, ha sollevato il problema. Neanche i
paladini dei poveri come Rifondazione Comunista lo hanno fatto;
né i paladini del nazionalismo e della forza dello stato, lega e
AN, hanno denunciato questo stato di cose. Perché la parole
d’ordine della politica è occuparsi di temi solo secondari,
dall’aborto ai Pacs. Ma mai, in nessun caso, occuparsi della
banche (che poi significherebbe risanare il bilancio dello stato
e evitare il crack economico e finanziario). Da queste leggi, e
dalla situazione economica e finanziaria, si risale al gruppo
Bilderberg., alla P2, alla Rosa Rossa e a tutto il resto. Rosa
rossa che è il cuore del potere bancario, finanziario, e
politico. E allora non ci si stupisce più del motivo per cui, ad
esempio, si trova il simbolo della rosa non solo nei simboli dei
partiti; ma lo stilema di una rosa, compare nel sito di una
delle istituzioni bancarie più importante del mondo, Euroclear
(l’ex Cedel). E non deve stupire che tale stilema, in quel sito,
sia immerso nel colore rosso, che altro non è che il lago di
sangue che è stato versato in tutti questi decenni per arrivare
alla situazione attuale; una situazione che è stata preparata
con cura nei decenni, dai politici e dai finanzieri, in un
legame indissolubile in cui nessuno poteva fare a meno
dell’altro, e che ha richiesto un enorme dispendio di energie
affinchè il piano finale potesse realizzarsi. Infatti per
arrivare ad un’operazione del genere era necessario che nessun
politico potesse dissentire dal programma globale; e che tutta
la grande finanza, col tempo, si fosse assoggettata ad esso.
Ecco allora che i pochi politici onesti col tempo sono stati
allontanati. Ecco che chiunque arrivava alla verità moriva. Ecco
le stragi di stato, per poter permettere il passaggio
all’attuale sistema bipolare sull’onda della paura. Ed ecco le
ragioni di questo crack finanziario globale: far crollare il
sistema bancario, per far perdere al denaro il suo valore, ma
affinchè i beni, siano essi terreni, oro, diamanti, abitazioni,
continuino a valere. E quelli sono in mano ai grandi gruppi
bancari e finanziari. Se a questo crack aggiungiamo la
privatizzazione di tutti i servizi pubblici, compresa l’acqua,
la luce, il quadro è completo. Tutto ciò rientra nel progetto di
controllo globale delle risorse: i grandi gruppi bancari e
industriali, nonostante il fallimento (anzi… proprio grazie a
questo) avranno in mano non solo beni materiali come oro
diamanti petrolio, ma anche risorse primarie, come acqua e
energia elettrica.
Riassunto per domande e risposte.
Riassumiamo il tutto con semplici domande e risposte.
1) Chi ha voluto il crack? Le
grandi banche. I grandi banchieri ovverosia il vertice della
massoneria internazionale. BCE, Banca D’inghilterra e Federal
Reserve in testa.
2) Perché? Per arricchirsi. Loro
hanno acquisito e acquisiranno beni reali, mentre perderanno
solo denario, ovverosia una posta virtuale che non vale niente.
Il fallimento, infatti, arricchirà queste persone, e non le
indebolirà. Sono loro che hanno le materie prime.
3) Di chi è la colpa? Della
politica che lo ha permesso. Dei banchieri e della finanza
internazionale che in questi decenni hanno corrotto e/o ucciso
tutti quelli che si sono opposti a questo progetto.
4) Quali mezzi hanno usato? Il
trattato di Lisbona, l’Unione Europea, i sistemi politici
bipolari (non a caso fortemente voluti dalla P2). Questi sono
solo i mezzi per accentrare tutti i poteri in poche mani, e
allontanare i centri decisionali del potere dalla gente. E sono
uno strumento per permettere questo crack finanziario, che
diversamente non sarebbe stato possibile, se la politica avesse
fatto il suo dovere e se ciascina nazione avesse curato i propri
interessi anziché quelli dell’Unione Europea.
5) Ma cosa c’entra la Rosa Rossa
con il crack finanziario, con Cogne, Erba, e il Mostro di
Firenze? La massoneria rosacrociana, per poter attuare un piano
decennale come quello che si può vedere in atto, è (e non può
che essere) potentissima. Se qualcuno dei suoi membri commette
delitti di natura esoterica, per finalità specifiche interne
all’ordine, questi vengono coperti da tutti gli affiliati
all’organizzazione. Si tratta di un’organizzazione che ha il
potere di unificare l’europa e poter programmare un crack
finanziario che era risaputo in tutti gli ambienti; un crack
cioè che è stato voluto dalla elite bancaria e finaziaria, e
appoggiato dalla maggior parte dei politici al governo che sono
i meri esecutori materiali di questi gruppi. Un organizzazione
così ha logicamente il potere di controllare e intervenire anche
nelle vicende apparentemente marginali, come i delitti di sangue
commessi dai suoi affiliati. In effetti, da questo punto di
vista, hanno ragione Berlusconi e Tremonti. La situazione è
sana: le banche infatti, non “falliscono” se non vitualmente, ma
hanno raggiunto il loro obiettivo. E, dal loro punto di vista,
non c’è certo di che preoccuparsi. Chi si deve preoccupare sono
solo le persone che avevano accumulato, orgogliose, quelle
decine di migliaia di euro in banca. “Loro”, i potenti, comunque
vada cascheranno in piedi e si rialzeranno addirittura più forti
di prima, con il controllo delle risorse economiche del pianeta.
PS.
L'articolo, per essere comprensibile, è
volutamente generico. Altrove, in passato, ho trattato in modo
più approfondito il problema della Banca d'Italia e dei legami
tra massoneria e Banca d'Inghilterra con i riferimenti
legislativi precisi.
leggi
Per il problema delle banche si possono
consultare i siti
http://www.signoraggio.com/, Disinformazione, e il sito di
Larouche
http://www.movisol.org/, che da anni anticipavano il crack
finanziario che oggi è sotto gli occhi di tutti. Da anni. Ma si
sa... quelli sono siti complottisti. Meglio leggere il Corriere
della Sera, che è equilibrato ed equidistante, Repubblica per
chi è un po' a sinistra, e il Giornale per chi è un po' a
destra.
(O, aggiungo io, guardare
Annozero con Travaglio, che è un sacco acuto e pure
affascinante, con la parlantina e i riccioletti.)
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