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Un ex sindaco: <Ciò che non vi hanno mai detto di un incontro in Regione>

I “gabbati” della Cooperativa Chiariventi

Le verità nascoste del porticciolo mancato

Protagonisti: Burlando, Ruggeri e Zunino (si ripete ora per la Margonara). Repetto e Marengo possono confermare. Eppure c’è chi continua a mentire

di Carlo Gambetta


Spotorno – Perché continuare a prendere per i fondelli le persone che in buona fede, negli anni ’90, hanno aderito alla Cooperativa Chiariventi per la costruzione del porto turistico Noli –Spotorno?

Una sfacciata presa in giro come dimostrerò in seguito, perché, o io non sono capace di leggere ciò che viene evidenziato dalle leggi e dalle norme, ed allora sono ignorante in materia, oppure sono in malafede perché intendo perseguire un obiettivo, quello di non volere posti barca, che non è il mio.

In diverse occasioni, in questi anni, ho scritto, mai smentito e mai querelato, e non solo su Trucioli Savonesi, che i politici locali e regionali hanno permesso e contribuito a sperperare denaro pubblico e privato. Ed ecco un telegrafico riassunto.

Inizio anni ’90. La Regione Liguria nell’istruire il piano della costa, non identifica la possibilità di costruire un porto turistico nel golfo di Noli- Spotorno.

Nello stesso periodo di tempo identifica, sempre nel golfo, un Sic (Sito di interesse comunitario) di praterie di posidonia. Siti che trasmetterà nel ministero dell’Ambiente, nel 1997 e che, a sua volta, verranno trasmessi alla Comunità Europea. Leggi concordate tra gli stati comunitari, che regolamentano la materia per la protezione dei siti proposti.

Diciamo: salvaguardia e relative sanzioni penali ed amministrative.

E’ qui il primo peccato (veniale) dell’amministrazione comunale di Noli e Spotorno (con Fois- Ravera) che richiedono, con forza, l’inserimento nel Piano della costa di un porticciolo turistico. Peccato veniale per i due sindaci,  a mio avviso, credo, in quanto non sufficientemente edotti in materia di leggi in formulazione nell’ambito della Regione Liguria.

Ma il primo peccato mortale è stato commesso dagli allora assessori regionali all’Urbanistica, Morchio e all’Ambiente, Alonzo, con il beneplacito del responsabile dirigente regionale, architetto Lorenzani: sue le parole “non sarà un ciuffo d’erba a fermare un porto”, affermazione ascoltata al Park Hotel di Spotorno in fase pre-elettorale pro centrosinistra, nel 1995.

Infatti il primo progetto di porto (ing. Viola), inserito nel piano della costa insisteva per il cento per cento su un sito di prateria di posidonia (Sic-It 1323271). Cambiano le amministrazioni di Noli e Spotorno, sindaci Niccoli e Zunino, la Cooperativa Chiariventi propone un nuovo progetto (Fincosit), con 85 mila mc di cemento e 700 posti barca.


litorale tra Spotorno e Noli

Giocando su cartografia non corretta del Sic, falsando documenti, ignorando prescrizioni e pareri negativi degli uffici regionali di competenza; l’allora assessore regionale all’Urbanistica ed Ambiente, Orsi (Siamo all’inizio del nuovo secolo) fa proseguire un iter  che non può che schiantarsi con un parere negativo e secco da parte della Via (Valutazione impatto ambientale), il 24 novembre 2004.

Ripeto denaro pubblico e privato sprecato inutilmente. Costano tempo e denaro i componenti degli uffici locali che si spostano a Genova presso gli uffici regionali nel tentativo di concordare l’illecito. Dimostrare l’impossibile. Costano i tecnici del privato proponente (denaro privato).

In barba alla legge regionale che impone alla giunta Regionale di prendere atto della Via entro 30 giorni, la giunta Biasotti (Orsi responsabile) non emette delibera attinente.

Nel 2005 cambiano nuovamente amministrazioni regionale e comunale: Burlando, Marengo, Repetto. Bisogna definire cosa fare del progetto. L’assessore all’Urbanistica regionale, Ruggeri, presente l’assessore all’Ambiente, Zunino ed il presidente Burlando, propone ai sindaci Marengo e Repetto di modificare in qualche modo il progetto bocciato (lo stesso sta accadendo ora, secondo gli organi di stampa, sempre su prerogativa di Ruggeri per il porto della Margonara).

D’accordo Repetto, il collega Marengo si oppone con fermezza e Burlando decide di formulare la delibera che annulla definitivamente la proposta Fincosit.

Contemporaneamente, in accordo con la Regione, i due comuni elaborano una delibera che impone i seguenti vincoli.

1)   Tutela arenili Noli- Spotorno 2) Rispetto della posidonia oceanica 3) Azzeramento delle volumetrie residenziali 4) Risanamento della zona che comprende le due discariche. A proposito, sapete cosa è stato interrato? Si profila qualche sorpresa davvero clamorosa? Gli uccellini non hanno dubbi. Cinguettano. I sordi fanno i sordi.

Ammesso e concesso la conformità ai punti 3- 4, viste le proposte progettuali, secondo i cittadini che leggono, la conservazione degli arenili, lato Noli, e le due concessioni demaniali (Olimpia e Fuxe) sono tutelate?

Secondo voi, cittadini in buona fede e spesso tenuti all’oscuro, le dighe foranee come quelle proposte (pressoché uguali) non danneggiano l’arenile di Spotorno dal Provetto a levante?

Secondo voi non è che a ponente delle dighe foranee si formi in poco tempo una nuova spiaggia che copre il più bello della prateria di posidonia? Dove è la tutela prevista ai punti 1-2. Attenzione, per tutela e rispetto, la normativa europea, regionale e di conseguenza comunale, prevede pure la “perturbazione” (e non solo la distruzione).

Mi fermo qui, per ora, credendo di fare opera utile. Nel contempo ricordo al sindaco di Noli, Repetto, che scrive sul notiziario comunale in maniera positiva (ma soft) e all’assessore Riccobene (era già favorevole alla precedente soluzione) di Spotorno dove sta la serietà politica ed amministrativa.

In particolare Riccobene scrive sul notiziario di Spotorno: < subito dopo si aprirà la conferenza dei servizi, che riunirà tutti gli enti preposti alla valutazione tecnica del progetto, che si concluderà entro alcuni mesi con L’APPROVAZIONE DELLA SOLUZIONE MEGLIO INTEGRABILE CON IL SITO E CON LE PRESCRIZIONI COMUNALE>.

Ogni cittadino, interessato, giudichi chi continua a mentire, sapendo di mentire. Su questo argomento si è già detto e scritto di tutto, di più. I politici hanno in mano i seguenti documenti che tutti potete consultare, farvi un giudizio, trarre conclusioni. A disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Sul sito della Regione Liguria cercate la delibera della giunta regionale n. 646 del 08 - 06 - 2001; la Delibera della giunta regionale n 773 del 04 - 07 - 2003; la lettera del 26 novembre 2004 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio- oggetto applicazione direttiva 92 - 43 Ce Habitat vedi...la Delibera della giunta regionale n 1533 del 02 -12 - 2005.

Dare la parola ai documenti, insomma. Anziché far parlare i bugiardi. Smentiti dagli stessi documenti.

Carlo Gambetta