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CASO “ELUANA” E SAVONA

PROBLEMI AMBIENTALI E TERRITORIO:
EVADERE IL CONFRONTO……… SI PUO’!

PANTOFOLAI IN….COSTUME DA BAGNO!

 

 3 interventi di Antonia Briuglia

CASO “ELUANA” E SAVONA

IL RIFIUTO DI UN  PRESIDENTE

 Dopo il rifiuto del Presidente della Repubblica a firmare un decreto legge volto a invalidare un atto della Magistratura che, nel rispetto costituzionale della volontà individuale, permetteva di cessare l’idratazione e l’alimentazione forzata a Eluana Englaro (in coma da 17 anni), il Presidente del Consiglio, sostenuto dalle autorità ecclesiastiche del Vaticano, predispone in pochi minuti un disegno di legge che dovrà passare velocemente il vaglio di Senato e Camera, senza necessariamente avere la firma di Napolitano.

Se così non sarà, sono disposto ad andare a una consultazione popolare per cambiare la Costituzione…”

 Non lesina poi, per avvalorare che tutto ciò è mosso solo dal suo interesse “umanitario”, considerazioni pietistiche nei confronti della ragazza che, se fosse sua figlia, lui tratterebbe diversamente. Che il padre, poi, non l’ha dovuta accudire per tutti questi anni, che han fatto tutto le suore e che lui ha letto un libro sulla realtà dei malati allo stato vegetativo, che consiglia a tutti. Non risparmia neanche qualche affermazione delirante sulla possibilità di un essere umano, nelle condizioni di Eluana, di procreare!

 Siamo all’ennesima occasione e forse la più dura e più cinica, di aggressione alla libertà sancita dalla nostra Costituzione nei confronti della quale anche il potere clericale si trova nella favorevole situazione di esercitare, come non mai, una concreta ingerenza sulle leggi dello Stato.

Siamo all’ennesima occasione, tra una “riforma” e l’altra, prima della scuola, poi della giustizia, poi della “sicurezza”, di promuovere uno scontro istituzionale che sembra mirato (citando il giornale spagnolo El Pais) “a sovvertire la democrazia!”.

Le mani sulla Costituzione, il Presidente Berlusconi vorrebbe metterle da tempo e oggi per motivare la sua voglia di cambiamento arriva anche a dichiarare che “ la Costituzione fu fatta sotto l’influenza di filo-sovietici”. Così chiama i 75 padri fondatori della Costituente, tra i quali: Pertini, Nenni, De Gasperi, Andreotti, Calamandrei, Benedetto Croce, Fanfani, Saragat, Scalfaro che si fa fatica a pensare ispirati dai sovietici o filo-sovietici essi stessi.

Adesso, grazie alla triste vicenda Englaro, avrebbe il bene placido del Vaticano: una vecchia storia d’Italia dove la politica è, da secoli,  ostaggio della Chiesa e del Vaticano.

Oggi, però, la sfida alla Presidenza della Repubblica è più grave, unica dal 1945 a oggi.

La laicità dello Stato e la democrazia stessa sono in pericolo!

La minaccia del Presidente del Consiglio di ricorrere a una consultazione popolare per forzare il sistema democratico esistente, cambiare la Costituzione su suo desiderio, è stata il momento più critico di questa triste vicenda, quella di Eluana che nulla ha a che fare con questioni di politica e di potere.

Il diritto del cittadino di rifiutare trattamenti sanitari è diventato pretesto politico per ribadire la sfida che vede il Governo, con un atto sovversivo nei confronti della magistratura, appropriarsi tramite decreti legge, del potere legislativo dello Stato.

Fare finta che non sia successo niente, non si può!

Fare finta che la partita Vaticano- Berlusconi, Berlusconi- Capo dello Stato non si sia giocata sulla testa di Eluana, non si deve!

Questa battaglia riguarda tutti noi !!!

 

IL PRESIDIO DI SAVONA

 

Così anche a Savona, come in numerosissime altre città italiane, sabato pomeriggio, un fitto giro di telefonate e SMS , hanno fatto sì che un gruppo di persone desse vita ad una manifestazione spontanea: un presidio di protesta davanti al Palazzo del Governo.

Militanti dei Partiti della sinistra, gruppi di diverso impegno civile e cittadini comuni si sono ritrovati, con bandiere e cartelli, a difendere quei valori imprescindibili del nostro vivere civile.

Un grande striscione campeggiava sul marciapiede davanti al Palazzo “ 17 anni possono bastare!”

Ritrovarsi lì in quell’angolo di marciapiede, incontrare amici e compagni che non vedi da tempo, coi quali condividi la voglia di esserci, di resistere e reagire a quanto sta accadendo.

E la voglia di reagire è tanta, perché la laicità dello Stato e la democrazia sono in pericolo e la gente va svegliata da una colpevole distrazione.

Si deve scendere in strada a rompere il silenzio, a richiamare l’attenzione che qualcosa d’inaudito sta accadendo.

Allibiti, indignati per i mancati diritti di Eluana, e per la minaccia di un “colpo di Stato strisciante” che, ancora una volta, va ad intaccare in modo drammatico i valori del nostro senso civico, il nostro amore per la legalità, per l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il rispetto della libertà di ogni persona sancita dalla Costituzione: valori messi in discussione in un conflitto istituzionale senza precedenti.

Il caso Eluana diventa un pretesto per esercitare un nuovo potere e questo è ributtante, ma forse ci libererà da questo stato di apnea che sta paralizzando il Paese.

                                               


Disegno di Serena Salino

PROBLEMI AMBIENTALI E TERRITORIO:

EVADERE IL CONFRONTO… SI PUO’!

  INCONTRO SULLA CENTRALE? DISDETTO

 Le istituzioni savonesi rifiutano, ancora una volta, di affrontare pubblicamente un confronto scientifico sul problema dell’ampliamento e il depotenziamento della centrale a carbone di Vado ligure.

Disdicono l’incontro programmato da qualche tempo e promosso dalla IV Circoscrizione, per il 14 febbraio in Sala Rossa.

Motivo? IST, ARPAL e TIRRENO POWER rifiutano l’incontro!!!

Il problema, invece è grave e sempre più urgente, mentre la Commissione VIA Ministeriale, ha già dato l’autorizzazione all’ampliamento, sarebbe importante far emergere la posizione  contraria delle Amministrazioni locali in maniera pubblica.

 

PANTOFOLAI IN….COSTUME DA BAGNO!

Il “CIMENTO CONTRO IL CEMENTO” del 1 febbraio è stato un successo!!

Nonostante la rigida temperatura, 50 persone si sono tuffate alla Margonara e moltissimi altri hanno partecipato dando la loro solidarietà alla protesta contro il CEMENTO in quell’angolo di mare.

MARGONARA VIVA ha provveduto a scaldare i partecipanti e soprattutto i bagnanti con bevande calde, trasformando il momento di protesta  in una cordiale festa tra amici che condividono con forza la battaglia contro il porticciolo e ciò che comporta.

Ancora una volta a dimostrare che l’assenza di cemento ci gratifica e ci spinge a unirci, giovani e vecchi per difendere il nostro territorio da aggressioni inutili e disastrose per l’ambiente.

Savonesi, albissolesi …ancora una volta: nessun politico e Amministratore presente !!!!

                                                     ANTONIA BRIUGLIA