versione stampabile

 Ha un presidente di prestigio, Franca Roveraro Cappelluto. Non gradita da…

Chi si rivede!

L’Ente bilaterale turismo

Da anni non si avevano notizie, nonostante sia operante dal 1997.  Riservatezza ?

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

da Paolo Gazzano (Confcommercio)

 

Per completezza d’informazione e per evitare di ingenerare confusione nei lettori, facciamo presente che esiste un Ente Bilaterale Territoriale Turismo della Provincia di Savona  che non ha mai cambiato nome, è operativo e fa’ riferimento al CCNL del settore turismo sottoscritto da Federalberghi,  Faita, Fiavet, Fipe Confcommercio e dalla Filcams- Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs- Uil.

Poi esiste l’Ente Bilaterale Industria Turistica EBIT della provincia di Savona che nasce nel 2001 (www.ebitsavona.it) un'altra entità, un altro contratto di lavoro. Sul loro sito ci sono indicate tutte le linee di intervento, i componenti del direttivo, dell’assemblea ed altre notizie.

Notizie che tutti possono vedere su internet.

Si tratta, dunque, di due entità distinte che nulla hanno a che vedere tra loro perché fanno riferimento  a due distinti contratti nazionali di lavoro. Non ci sono mai state scissioni, fusioni o altro.

Grazie per la disponibilità dimostrata nei nostri confronti.

 Paolo Gazzano



Franca Roveraro Cappelluto

L’Ente Bilaterale Industria Turistica (alla nascita era Ente Bilaterale territoriale)  è vivo e vegeto. Oltre dieci anni di vita, di contributi sulle buste paghe dei dipendenti del settore ricettivo (quote versate da datori di lavoro e lavoratori), senza che giornali, televisioni, radio, blog, siti internet, con cronaca locale, abbiano pubblicato notizie. Meno che mai relative ai bilanci, al numero degli iscritti effettivi. Notizie di interesse pubblico e sociale. Con nomi e cognomi degli organi amministrativi. L’assemblea, il presidente, il Comitato esecutivo, il collegio dei sindaci. Riservatezza assoluta, forse del tutto casuale.

La natura giuridica storica del primo Ente Bilaterale riconosce che <è un’associazione che non persegue finalità di lucro>. Che  <è costituito ai sensi dell’articolo 13 del Contratto Nazionale di Lavoro Turismo del 6 ottobre 1994, su iniziativa delle Organizzazione provinciali della Federalberghi, Faita, Fiavet e Fipe, della Filcama- Cgil, Fisascat-Cisl e Uilttucs- Uil, con durata a tempo indeterminato, sede in via Pia 1/1…

...che trattasi di emanazione territoriale dell’Ente Bilaterale Nazionale…che è una struttura unitaria per tutto il comparto turistico…che è espressione delle parti firmatarie del contratto nazionale di lavoro pariteticamente costituito sul territorio savonese dalle organizzazione datoriali di categoria e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore…è una struttura per dare risposte alle diverse esigenze delle imprese e dei lavoratori attraverso molteplici attività di servizio…rappresenta un sistema di relazioni sindacali innovativo che, pur non interferendo sulla libertà e sull’autonomia delle parti, sollecita ed esalta l’attività negoziale…è un punto di riferimento, di informazione e di servizio per tutte le aziende, per la formazione professionale degli imprenditori e dei lavoratori per l’occupazione nel settore>. 

CHE COSA FA L’ENTE BILATERALE?

1)    Sostegno alle attività delle aziende attraverso servizi reali alle imprese, informazione, accordi e convenzioni sia in materia economico-finanziaria, sia di lavoro.

2)    Iniziative in materia di formazione e qualificazione professionale rivolte agli imprenditori e ai lavoratori.

3)    Iniziative finalizzate al sostegno temporaneo del reddito dei lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione e riorganizzazione che comportino la cessazione e/o la sospensione di lavoro a tempo indeterminato.

4)    Interventi di sostegno del reddito dei lavoratori stagionali che partecipino ai corsi di formazione predisposti dall’Ente stesso, nonché altri interventi di carattere sociale in favore dei lavoratori.

<Le iniziative – recita lo statuto E.B.T. in materia di formazione e qualificazione professionale, progettate anche in collaborazione con gli Enti pubblici competenti, potranno essere affidate a Enti di formazione professionale presenti sul territorio e saranno, di norma, finanziate con fondi pubblici>.

E ancora: l’Ente Bilaterale Turismo istituisce:

5)    l’Osservatorio del Mercato del Lavoro (mai letto comunicati ndr) quale strumento per la stima dei fabbisogni occupazionali e formativi, tenuto conto delle peculiarità economiche e aziendali territoriali.

6)    Favorisce l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e svolge un ruolo attivo della contrattazione tra le parti.

Esercita funzioni di coordinamento e vigilanza e monitoraggio dei Centri di servizio alle imprese e ai lavoratori, individuando esigenze specifiche e promovendo iniziative adeguate al miglioramento del servizio svolto

CHI SONO I FINANZIATORI? 

Sempre dallo statuto: <L’articolo 6 del vigente contratto nazionale di lavoro stabilisce che le aziende sono tenute a versare all’Ente bilaterale territoriale turismo una quota, calcolata sulla paga base + contingenza, pari allo 0,20 a carico del lavoratore dipendente e allo 0,20 a carico del datore di lavoro. Dette quote dovranno essere versate entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento sul conto corrente n. 8536- Cassa di Risparmio di Savona- Agenzia centrale di via Paleocapa, intestato all’Ente Bilaterale Territoriale Turismo della Provincia di Savona>.

OBBLIGATORIETA’ DELLO 0,20: ancora dallo statuto: <In osservanza delle disposizioni contrattuali del 19 luglio 1996, le quote dello 0,20 nel caso in cui non vengono versate all’Ente bilaterale, sono comunque da corrispondere al lavoratore dipendente, con conseguente aumento del costo del lavoro per l’impresa>.

COMMISSIONE PARITETICA: <Le quote di competenza  della Commissione paritetica vanno versate in ragione delle 0,10 %, sia a carico del datore di lavoro che del lavoratore dipendente, con le stesse modalità e sulla stesso conto corrente vengono versate le quote delle 0,20%.>.

ACCORDI SINDACALI:  Sono previsti

1)    contratti di apprendistato.

2)    contratti di formazione lavoro.

3)    contratti part-time nelle varie forme.

4)    Corsi di qualificazione e riqualificazione personale.

Inoltre l’Ente bilaterale ha promosso iniziative rivolte all’applicabilità dei contratti di sospensione per le aziende che non abbiano i requisiti>.

Infine CONVENZIONE CON LA CARISA. <L’Ente Bilaterale nel quadro dei suoi compiti ho posto in essere una Convenzione con la banca…presente sul territorio provinciale con 45 agenzie, con condizioni di particolare favore per…favorire <il fattore di crescita quantitativa, qualitativa, economica ed occupazionale del comparto…con innumerevoli agevolazioni, facilitazioni e vantaggi per dipendenti e datori di lavoro…>.

Trucioli Savonesi, in più occasioni, aveva ricordato l’esistenza dell’ente bilaterale, riferendosi però a quello aderente a Confindustria col maggiore numero di associati. Nel complesso  veniva rimarcata  la cappa di silenzio che lo avvolgeva da anni. Con alcune domande all’insegna di fare trasparenza, visto che sono in ballo anche soldi pubblici, oltre che degli aderenti.

Rendere pubblici i bilanci significava e significa sapere il numero degli iscritti nel corso degli anni, l’ammontare delle somme versate (i primi versamenti risalgono  al 1998). Tanto per dare un’idea di cosa significhi diciamo che agli inizi dell’Ebt,  quella che era la maggiore azienda alberghiera, in quanto a dipendenti contrattualizzati, in provincia di Savona – ovvero il Grand Hotel Garden Lido di Loano -  aveva versato in lire:  3 milioni 842 mila (nel 1988), 4 milioni 811 mila nel 1999, 6 milioni 820 mila nel 2000….L’azienda aveva invano sollecitato la divulgazione dei bilanci e dell’attività. La risposta era: <Tutti i soci hanno accesso agli atti, venite in sede e consultate>.

Sarebbe utile sapere a fini statistici quanti lavoratori e quante aziende hanno beneficiato dei corsi di formazione professionale. Ci sono alberghi che hanno chiuso i battenti, dopo aver incassato soldi ad hoc? Quali i risultati raggiunti in termini di vantaggi concreti per l’occupazione, quale la sorte delle figure professionali, apicali compresi? Se non altro per dare una risposta documentata alle famiglie e agli studenti delle tre scuole alberghiere della Provincia di Savona? Non illuderli.

Grand Hotel Garden Lido
Grand Hotel Garden Lido di Loano

L’IMPENNATA DELLE COOPERATIVE DI SERVIZI-  Altro aspetto.

In che misura contribuiscono ai due Enti bilaterali, alla crescita della formazione professionale e della “qualità turistica”, le cooperative di servizi  che registrano una vera e propria impennata negli ultimi anni all’interno di aziende alberghiere o ricettive in genere?

Quali le dimensioni del fenomeno di dipendenti alberghieri assunti dalle cooperative (bianche e rosse) anziché assunzioni dirette dell’azienda titolare dell’hotel o del residence) Quante sono le cooperative esterne e a volte interne (create ad hoc): dalle pulizie, alla cucina, alla manutenzione, servizio ristorazione-bar-catering.

Unica eccezione: il personale del ricevimento o amministrativo.

Cosa rappresenta questa svolta-novità nella vita turistica e nei bilanci del maggiore Ente Bilaterale? Nei rapporti sindacali? Nei “conflitti di interesse”? Serve a contenere i costi (contributi, tasse) o a aggirare problematiche che da sempre creano lacci a laccioli all’imprenditoria privata sempre più in fuga dal comparto?

La Stampa del 18 gennaio scorso ha riproposto l’esistenza dell’Ebit (Ente Bilaterale Industria Turistica), facendo parlare il presidente Franca Roveraro Cappelluto. Un invidiabile ed encomiabile curriculum di operatore turistica che ai “blà-blà” ha sempre preferito la concretezza, i fatti, pur in un disastro e difficilissimo contesto.

Ad iniziare dall’incontestabile fallimento della politica turistica a livello regionale e provinciale; al fallimento del ruolo dell’associazione di categoria degli albergatori, succubi del potere di turno e dei potenti di turno. Tra i più penalizzati il ponente ligure, non a caso. Ad iniziare dalla politica del territorio, urbanistica, come documentano, non da oggi, analisti, osservatori, giornalisti e scrittori non prezzolati.

Con associazioni di categoria, imbattibili nel lamentarsi (decenni di pagine di cronaca lo documentano), ma incapaci di tutelare la crescita quantitativa e qualitativa. Raggiungere gli obiettivi. Incapaci persino di ribellarsi ad assurde, sciagurate tassazioni di imposte comunali. Gli albergatori che danno lavoro, sempre più mosca bianca, pagano aliquote Tarsu (rifiuti urbani) spesso alla stessa stregua delle seconde case. Accade anche sul fronte energetico, sul rifornimento idrico e tassa depurazione.

Incuranti perfino di prendere atto che in alcune regioni i Tar hanno bocciato i metodi di calcolo dei comuni perché non viene fatta distinzione, ad esempio, tra i locali cucina e il settore camere, sale convegni, uffici.

Per i comuni tutte le metrature producono rifiuti nella stessa quantità.

Associazioni di categorie molto timorose e incuranti di verificare cosa accade in altre regioni o province italiane dove l’albergatore non è fanalino di coda, il scendiletto nei rapporti con chi decide e fa scelte nell’ambito del “prodotto turistico”.

Associazioni di fatto inesistenti quando era evidente che “cemento e seconde case” avrebbero finito per creare danni irreparabili al tessuto ambientale e turistico. Qualcuno si è ribellato, anche pubblicamente, sbattendo la porta (caso Mantellassi ad Alassio)  quando era troppo tardi.

Basterebbe chiedere alle associazioni di categoria della Provincia di Bolzano cosa ha significato dare priorità alla tutela del territorio e alla valorizzazione della montagna. Perché sono più numerosi gli stranieri rispetto agli italiani, come accadeva nella nostra Riviera negli anni d’oro del turismo.

Franca Roveraro Cappellutto si trova, tra l’altro, ad operare in una città, Loano, che si è ridotta dalle 115 “strutture ricettive” del 1967, alle 72 del 1997. Per scendere, come ha ricordato il consigliere regionale e comunale Antonino Miceli, in consiglio, a 44 alberghi del 2008 (11 dei quali sono in vendita), a fronte dell’esistenza, sempre a Loano, di 90 agenzie immobiliari.

E, per quanto può valere, ecco come Francesco Cenere, all’epoca sindaco, ora promosso vice sindaco, con un sicuro ritorno a primo cittadino, definiva l’operatrice turistica Franca Cappelluto (da Il Secolo XIX del 23 novembre 1997): <Non posso stare assolutamente zitto come sindaco quando Franca Cappelluto impartisce lezioni di riqualificazione  turistica e delle seconde case, come se fossi stato io a costruirle e non suo marito….>.

E l’unica voce che si levò, fu proprio dallo stesso Decimonono per ricordare <che se a Loano ci fossero più imprenditrici alla Cappelluto le cose, sul fronte turistico ed alberghiero, andrebbero meglio…>.

L’imprenditore Enzo Cappellutto, come tutti gli imprenditori, fa il proprio mestiere. E’ l’ente pubblico (Comune, Provincia, Regione) che deve mettere in atto strumenti di pianificazione e regolamentazione, senza vie di fuga.  Ponendo al primo posto il bene collettivo.

Il Comune di Loano, in quanto a “buoni affari”, non è stato certo avaro con gli imprenditori edili, locali e “forestieri” . Ci sono pagine e pagine che lo documentano. Con tanto di nomi e cognomi.  Cappelluto compreso. Lasciando, a volte, qualche strascico di troppo. Basti pensare ai lavori (e problematiche) del campo sportivo Ellena dove il Comune si accinge a versare un’altra bella manciata di soldi. Lo specchio dei rapporti imprenditori-governi che si sono succeduti a Loano è del resto davanti agli occhi di tutti.  E’ una tristi pagina di storia locale dove <…e vissero felici e contenti…>. In un silenzio “assordante” delle coscienze e della cultura.

Tornando al tema d’attualità Franca Cappelluto a La Stampa, con lo spazio disponibile, ha comunque espresso giudizi positivi sull’Ente bilaterale Industria Turistica (non poteva sapere,invece, che la Confcommercio con l'originario  Ente Bilaterale Territoriale Turismo, per alcuni anni non aveva neppure a disposizione un conto corrente nel quale versare le contribuzioni dello 0,20.

<Siamo entrati progressivamente nel concetto della bilateralità, che significa collaborazione tra le parti, in modo da individuare  vantaggi, obiettivi ed interessi comuni tra gli imprenditori ed i lavoratori.  In fondo – conclude Franca Cappellutosia i datori di lavoro, sia i dipendenti vogliono lavorare tanto e bene con le persone che li circondano>.

Tutto bene quel che finisce bene? Purchè non siano le solite illusioni, quelli che la cronaca ci descrive ormai da 40 anni. Basta rileggersi la lettera-fotografia che un coraggioso ed indomabile presidente della Confesercenti, Luciano Tizzi, scrisse  il 6 agosto 1987 e che pubblichiamo sotto.

Non sono molte nel ponente ligure le “isole virtuose” come quelle dei Cappelluto e di Loano 2- village. Nato negli anni ’80 come residence, con un primo centro congressi, sviluppatosi qualitativamente quantitativamente fino alle 363 unità abitative di oggi, con 180  mila presenze annue, ha reso noto la signora Cappelluto (che dieci anni fa veniva proclamata “La nonna più bella di Loano vedi….) e  nella stagione estiva <da  lavoro a 150 collaboratori>. Annunciando infine al portale giornalistico Ivg di aver ricevuto il premio Aida 2008: donne dirigente d’impresa. E soprattutto di essere molto fiduciosa in quanto <stanno arrivando nuove fette di mercato turistico dal Nord Europa>.

I media solitamente “ignorano” (non a proposito) le numerose imprenditrice alberghiere e turistiche savonesi, imperiesi che meriterebbero di essere portate ad esempio di impegno, capacità, serietà e riscontri di successo aziendale. Persone che non amano fare passerelle, abituate alla concretezza ed al confronto con i risultati raggiunti. Poco inclini ai primati degli annunci. 

Il loro potere effettivo nel  mondo associativo e pubblico non ha efficacia, non è determinante, di conseguenza non produce risultati. Le sfide non si vincono con i parolai di turno. Ma con i bilanci, con le statistiche, il confronto, con lo stato di salute economico (cioè reddito ed occupazione). Il numero di strutture che chiudano o che aprono, il numero dei posti di lavoro.

Se sono rose fioriranno. Anche se la fioritura  sembra ormai impossibile.

L.Cor.

 LA LETTERA APERTA DI LUCIANO TIZZI NEL 1987
<TURISMO? CI STANNO PORTANDO ALLA ROVINA>

 

 L’ARTICOLO DI SIMONE PESCE NEL 2007
<PIU’ TRASPARENZA PER I LAVORATORI>