TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni

Molti ignorano la storia vera di un settore che altrove crea sempre benessere

Previsioni che mai si avverano

I ciarlatani esperti di turismo

<Ho 74 anni, mi rivolgo ai giovani per esperienza diretta. Ciò che non sapete o viene nascosto. Come uscire dalla crisi, trovare lavoro. Basta annunci - inganno>

 

di Guido Luccini

 

Savona - Una premessa. Negli anni 60 nel comprensorio Savonese, dopo il boom edilizio mirato alla ricostruzione delle abitazioni distrutte dalla guerra, per programmare le zone industriali sono state interpellate varie  Società:  Sarpon, Sarom, Chevron, Esso, Montecatini, Monteponi, Fiat, Montedison, Ilva, Servetaz Basevi.

Abbiamo chiesto loro dove e come gradivano insediarsi,  abbiamo costruito per loro una vigorosa centrale termica che ci ha sistematicamente uccisi  continuando a farlo sino a che non avremo richiuso tutte le ferite che queste industrie deficitarie, con il loro inquinamento, ci  hanno provocato.

Contemporaneamente abbiamo dato il via alle seconde case, costruendo mondi vuoti al mare ed ai monti per 11 mesi all’anno con cui i  nostri figli dovranno convivere.

Oggi 50 anni  dopo,  tutti parlano di Turismo senza saperne nulla!.

Tentiamo di dare  spiegazioni plausibili proponendo concretezze.

I nostri figli sanno che  Grecia, Spagna e Portogallo sono  punti di riferimento Turistici ove qualità e prezzo giustificano presenze di assoluto privilegio.

E’ evidente che  l’apertura Economico – Turistica  che fece “Franco“  agli Americani a Torremolinos ( Spagna) negli anni “70” fu la base dell’enorme progresso della Spagna intera, ed  è altrettanto evidente  che il matrimonio tra Jacqueline e Onassis rappresentò per la Grecia l’apertura  all’America Turistica.

Il Portogallo ha basato il suo sviluppo Turistico sull’apporto  residenziale Inglese gestito sempre e comunque dai Tour- operetors Americani e Tedeschi. 

 Ci troviamo quindi stretti tra Nazioni che hanno trovato nell’alleanza Turistico Americana la creazione di un asse economico – strutturale  che ha risolto buona parte dei loro problemi.

E non mi si venga a dire che l’Italia non può vivere di solo Turismo! coloro che fanno queste affermazioni non sanno o fanno finta di non sapere che:

1)    Non si può costruire residenze in zone di una bellezza eccezionale come “I piani d’Ivrea” a Varazze  o, “Torre del Mare” a Bergeggi,  senza prevedere zone Alberghiere che lavorino 12 mesi l’anno. Queste residenze non verranno mai abitate se non nel breve periodo estivo in quanto prive di quei servizi sociali – turistici  che in Spagna , Grecia e Portogallo sono garantiti, non da fondi sociali ( come si pretende da noi ) ma, dalle loro primarie, strutture produttive Alberghiere.

 2) Non si possono finanziare  con i contributi dello Stato Italiano navi da Crociera “Turistiche” che hanno costi spaventosi di costruzione e di mantenimento, con bilanci che prescindono da questi costi, come del resto si è sempre fatto con le  Industre, sopra citate, sempre passive che via via stiamo smantellando.

3)    Non si può continuare a finanziare con danaro dello Stato strutture ricettive definite “Residence”, “Aparthotel”, “R.T.A.” o “C.A.V“, ove gli acquirenti prima o poi, quando intendono risiedervi definitivamente vengono giustamente inquisiti dalla Magistratura, quando tutti i Paesi bagnati dal Mediterraneo e dall’Atlantico si dotano di strutture  ricettive e produttive per un arco di 12 mesi l’anno ove gli eventuali acquirenti possono a loro richiesta, risiedervi senza alcun problema.

4)     Non si può pretendere di inserire né precariamente, né definitivamente i nostri ragazzi in un contesto che non ha nulla, dico nulla, di produttivo! Dagli Israeliti ho imparato che anche un ospedale può diventare produttivo a patto che i medici siano tanto in gamba da curare cittadini stranieri paganti con valuta pregiata ( cioè la loro).

Vogliamo  renderci conto che la maggior parte dei nostri figli agogna un posto a “ Scuola, in Comune , a Catasto, nella Polizia, nei Carabinieri, nei Vigili del Fuoco, o in Ospedale” e cioè in Servizi che non possano essere soppiantati da eventuali cooperative, poichè qualsiasi altra attività  può venire fotocopiata da queste aggregazioni agevolate da generosi sistemi burocratici. Il risultato è semplice; siamo tutti ai “servizi” ! Per sincerarsene basta esaminare tutte le persone che si conoscono, elencando chi produce : conoscete contadini ? loro sono i primi  produttori poiché producono beni essenziali alla vita  e diventerebbero addirittura produttori primari in un sistema turistico. Conoscete operai o artigiani che producano beni cedibili anche a Cittadini Esteri? loro sono produttori e diventerebbero essenziali per il Turismo. Anche i commercianti possono diventare produttivi, ma sempre, e purtroppo solo, in un  contesto sempre turistico.

Tutti gli altri sono ai servizi ! E i servizi sono improduttivi come in tutti i Paesi del mondo ! Sommate  tutte le persone dedite ai servizi che avete preso in esame, aggiungete i disoccupati Italiani e non, aggiungete i pensionati, ed avrete il numero delle persone da mantenere.

E chi le dovrà mantenere “siete voi cari giovani”! 

In questa situazione mi sembra alquanto puerile dichiarare che abbiamo bisogno di extracomunitari per fare quei lavori di cui noi Italiani non vogliamo più saperne.

Certamente tutti gradiremmo fare gli impiegati Comunali o gli esattori delle tasse, ma si continuerebbe a dilatare il problema di chi dovrebbe pagarle.

La  Vostra generazione e quelle  future  dovranno quindi, sempre, confrontarsi con questi errori a meno che :          

 Voi ragazzi convivete con il fatto che ormai da anni ogni azione urbanistica sul territorio viene giustificata, quasi a  farsi perdonare gli errori del passato, da presunte, future previsioni  Turistiche che mai si avverano;……. questo deve finire!

Il Sindaco di Fuengirola (Spagna, Costa del Sol) quando 35 anni or sono, gli presentai un Piano Regolatore su 3.500 000 mq. di proprietà. Italiana, Gruppo Condotte, per un insediamento di 60.000 abitanti, si dichiarò disponibile alla sua approvazione, a patto che la società Condotte, che io rappresentavo, redigesse anche il Piano Regolatore della rimanente parte del Comune di Fuengirola, dalle colline al mare!

      I risultati li può riscontrare chiunque!        E’ stata costruita una città turistica con una capienza di 200 000 posti letto!

Per fare questo, memore delle  zone industriali in premessa piazzate a casa mia , ai tempi della mia gioventù,  feci la stessa cosa, radunai dal Sindaco di Fuengirola i progettisti delle Catene Internazionali: Thomson Holiday, In , Sherathon, Shodehotel, Club Mediterannè, chiesi loro dove e come gradivano insediare le strutture:  Alberghiere, di ricezione, di trasporto, di movimento, e sulle loro indicazioni feci programmare le aree Turistiche!            

  Questi architetti  non  costarono nulla , anzi ci ringraziarono poiché si aprivano da quel giorno, anche per loro, nuove concrete possibilità di investimenti e di lavoro.

Questo và fatto se si vuole il turismo , questo và fatto se  vogliamo darvi un’effettiva speranza di lavoro!  Questo può, e” dovrebbe”, essere verificato da quelle persone che credono di gestire il Turismo in Italia, in Liguria, nel savonese, nell’imperiese e non fanno altro che affossarlo con tutte le loro azioni !

ALTRA TESTIMONIANZA                         

         Negli anni 1972, ’73, ’74 trascorsi le mie vacanze con il prof. Loris Corbi presidente delle Condotte Italiane, nella Costa del Sol  Spagnola, ed ebbi l’occasione di mostrare a questo grande statista come a differenza da noi, americani, tedeschi, francesi, e spagnoli stessi, trattavano il territorio su cui concertare il loro sviluppo Turistico .

I nostri tecnici che da un decennio avevano imperversato sul territorio di proprietà “Condotte” denominato “Torreblanca dalle cento colline”, memori delle nostre leggi che ancora oggi ci impediscono, come “Galasso” insegna, di costruire sui crinali, avevano incastrato le residenze su tutti i versanti affacciati al mare con una evidentemente penosa circolazione stradale, e l’assoluta impossibilità di creare così i servizi  e necessari per una vita quanto meno decorosa.

Logicamente metà del territorio rimaneva quindi inutilizzato poiché, scosceso, senza vista a mare, senza quindi prospettive future ;  “e non credo necessario dilungarmi oltre”.

Condussi così il prof. Corbi nei cantieri dei nostri concorrenti.

Tutti, dico tutti, avevano modificato il territorio,( o lo stavano facendo)  spianando le colline in modo da permettere ai  futuri residenti di percorrere agevolmente gli spazi necessari e vitali per le  esigenze dell’uomo, ricostruendogli, proprio sul crinale spianato, le residenze necessarie,  inserite in un contesto di verde attrezzato, piacevole e gestibile.

Il prof. Corbi riandò col pensiero al triste episodio del “Biscione” di Genova e alle norme sul territorio che in Italia obbligano l’uomo ad aggredire dal basso gli episodi collinari, raggiungendo lentamente e comunque il crinale che si voleva conservare, con il risultato di distruggere non solo il crinale, ma tutto quanto a lui sta sotto, con costi paurosi di esecuzione e di mantenimento che se nella specie risultano mal eseguiti, provocano assestamenti e  frane a carattere continuativo.            

Non voglio e non ho tempo di scrivere libri ma, cari giovani, aprite gli occhi, guardatevi intorno, siete nati in un paradiso gestito da persone che non dicono “MAI” che cosa dovreste produrre domani mattina, e vi offrono solo opportunità di “servizi”. Ma i servizi sono solo produttivi quando vengono pagati , come Vi ho già spiegato, da turisti stranieri con valuta pregiata.  Se i servizi li dedicate a me che ho 74 anni , o ad un milanese che è vostro cugino in quanto spende danaro che è già in casa vostra, sarete sempre, dico sempre ridotti  a mal partito. 

Tutti i sindacalisti quando parlano pare abbiano idee molto chiare sul vostro futuro, non Vi dicono però che tutto quello che indossate, mangiate,o usate, viene prodotto in qualche parte del mondo a costi tali che nessuno di Voi può permettersi di produrlo in concorrenza.

Forse non Vi dicono che siamo i primi al mondo per la qualità della nostra cucina,dei nostri vini, della nostra cultura, delle nostre opere d’arte, delle nostre coste , del nostro entroterra,  e non  Vi dicono quindi e soprattutto  che avete una sola unica speranza :” Il Turismo”.

Ricordo quando anch’io avevo vent’ anni e i sindacalisti predicavano: “il benessere di una Nazione si misura in base alla Sua produzione di acciaio” e, “noi Italiani non vogliamo più fare i camerieri ai Tedeschi” , i risultati sono davanti a Voi !.

Oggi vi dicono che il vostro avvenire è nel “Terziario” e cioè, non farete  neanche Voi i camerieri ai Tedeschi, farete i camerieri a me e ai miei colleghi ottuagenari.

Non fatevi prendere per i fondelli !    

     Guido Luccini

lucciniguido@libero.it