03 Gennaio 2009
il caso
Giovanni Baglietto
attacca il sindaco
Antonio Ghigliazza
“Dal centrodestra
al Partito Democratico
Proprio un bel salto”
MASSIMO PICONE
VARAZZE
LA STAMPA
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L’adesione al Partito Democratico del
sindaco di Varazze Antonio Ghigliazza non poteva non
scatenare reazioni politiche. Giovanni Baglietto (Idv),
fino al settembre scorso suo assessore, poi destituito,
non lascia spazio alla diplomazia nel commentare il
tesseramento del primo cittadino al partito di Walter
Veltroni.
Nella sua lunga militanza politica Ghigliazza, prima
della tessera del Pd, ebbe unicamente quella del Partito
Repubblicano Italiano di Giovanni Spadolini tra il 1981
e il 1983. «La motivazione rilasciata a La Stampa nei
giorni scorsi “Il Pd è quello che si avvicina di più
alle mie convinzioni” è nobilissima. Si rende però
necessario rivedere le “convinzioni” che l'attuale
sindaco eletto ha fatto proprie, limitandoci, però agli
ultimi dieci anni - osserva Giovanni Baglietto, oggi
consigliere di opposizione -. Nel 1999 Ghigliazza fu il
candidato sostenuto da tutto il centrodestra contro il
vincente Giovanni Busso, allora nei Ds; sconfitto, fu
per un certo periodo la sua costante spina nel fianco.
Poi, inspiegabilmente, dopo un anno si dimise,
abbandonando una compagine di opposizione che aveva in
lui il leader. Alle amministrative del 2004 Ghigliazza
rispuntò in alleanza con lo stesso Busso, che rivinse le
elezioni comunali, naturalmente nel centrosinistra».
Giovanni Baglietto ritorna anche sull’argomento che
movimenta da alcuni anni Varazze: l’edilizia. «Il
sindaco ha dichiarato che, pur non sapendo se si
ripresenterà alle amministrative di giugno, ritiene
doveroso impegnarsi al massimo per portare a termine le
grandi opere, come nel caso del retroporto che vedrà
sorgere varie strutture, tra cui 170 alloggi di pregio -
specifica Baglietto -. Ma il livello di aspettative e
l'orizzonte di vedute dei varazzini oggi è ormai
ristretto a quello dei bisogni essenziali». |
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