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Cosa fanno in Toscana per proteggere gli arenili e in Liguria avanti bugie…

Dove volano i furbetti

da “Ultima spiaggia”

Errori e speculazioni documentate pesano sui bilanci dei cittadini. Anziché valorizzare si fa cemento. Chi ci guadagna e chi ci rimette, lavoro compreso


   di Carlo Gambetta




Noli- Mi è stato trasmesso il n° 197/2008 di ARPAT news ( Toscana) – lettere sulle tematiche ambientali marine - : UNITA’ DISSUASIVE ARTIFICIALI PER LA PROTEZIONE DELLA FASCIA COSTIERA – ARPAT ALLA TRASMISSIONE TELEVISIVA REPORT DEL 16/11/08 SU RAI 3 .

Invito a leggere il testo su www.arpat.toscana.it/news . Sono rimasto sorpreso dall’efficienza di ARPAT, perché avevo ancora in mente un articolo di Emiliano Fittipaldi sul un numero dell’Espresso del 29 novembre 2007, che denunciava l’inefficienza e la connivenza del personale dell’ARPA Campania nei confronti dell’inquinamento sul territorio  .

Invito a leggere l’articolo di Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli sull’Espresso n° 51 del 23/12/08 intitolato  “L’ULTIMA SPIAGGIA “ -  <Da Lignano alla Calabria , il maltempo ha cancellato decine di arenili. Una devastazione provocata dal cemento. E’ a rischio la prossima stagione turistica>.

Sono riportate, tra l’altro, considerazioni di Riccardo Borgo, presidente del sindacato balneari . Il presidente illustra un danno da oltre centomila euro quello causato da una mareggiata alla struttura di un consociato ligure. Dalla descrizione  sembra la fotografia di ciò che è successo ai bagni Florida di Noli; l’allagamento della struttura in cemento avanzata l’anno prima di 15 m verso il mare in un’area da sempre critica dell’arenile. E ora si lamenta che il locale bar è finito allagato. Prima si violenta il mare,  poi si impreca contro i  danni.

Gli appassionati di Trucioli Savonesi ricorderanno le mie costanti e documentate denunce su queste problematiche , in particolare su Noli .

Ebbene, ecco un’altra che ne sono certo, resterà senza smentite, in quanto non possono negare l’evidenza, la realtà.

La giunta comunale di Noli ricorderà quando, all’inizio del 2005, proveniente da Bruxelles,  illustravo una iniziativa simile a quella intrapresa da ARPAT che, se fosse stata presa in considerazione , essendo stato bocciato il porto turistico Noli - Spotorno dalla V.I.A. regionale (24/11/2004 ) avrebbe potuto avere successo ambientale, turistico, oltre che incremento della pesca, quindi lavoro. Ripeto ai sordi: posti di lavoro.

La risposta fu: non esiste un obiettivo specifico regionale , poi stanno entrando in Comunità Europea nuove nazioni, per cui non ci saranno  possibilità di ulteriori finanziamenti europei. Del tipo come quello ottenuto dalla C.E  per aiutare la Cooperativa pescatori di Noli per la sistemazione della zona di spiaggia a loro riservata.

Si’, perché gli obiettivi, anche a Noli sono altri. In sintonia con le scelte Ruggeri- Burlando, oppure Orsi – Biasotti : porti bisogna fare, cemento bisogna buttare anche a mare, Fincosit bisognerà accontentare…..anche attraverso i voti della Cooperativa Chiariventi. Attenzione: centro destra e centro sinistra , destra  e sinistra uniti come per la Margonara di Savona-Albisola.

Un golfo invidiabile sotto tutti gli aspetti e sicuro, oggi ha solo bisogno di essere curato per ritornare un gioiello da vivere per le future generazioni..Ancora un volta, con la forza delle leggi vigenti, non solo regionali, ma anche con la prerogativa del Ministero dell’ambiente su questo S.I.C (sito di interesse comunitario – prioritario) , sarà interessante valutare il rispetto dell’ambiente che dimostreranno i vari assessori di Noli e Spotorno .

In particolare quelli di Spotorno ( escluso il sindaco Bruno Marengo ), che già all’inizio degli anni 2000 optavano per il mega-porticciolo . Anche se con dimensioni meno devastanti, che fine farà l’attuale spiaggia stabilizzata di Spotorno ?

Sarebbe come mettere il tappo alle ultime iniziative speculative attuate a Noli e Spotorno dagli insuperabili Niccoli e Zunino. I propugnatori, mai pentiti di più cemento, più sviluppo, più benessere per tutti. E infatti si vedono i risultati. Cemento su cemento per seconde case, con inflazioni di alloggi , dai 26mila metri cubi dell’ex fabbrica refrattari di Noli alla occupazione della Collina di Torbora e della Pineta di Spotorno.

Si, inflazioni di alloggi con conseguenti maggiori difficoltà ad affittare quelli già esistenti di proprietà. E’ vero o non è vero?  Quanti di questi sono stati acquistati da cittadini residenti e qui votanti? E allora a chi è giovato se non a ditte costruttrici mordi e fuggi? Il medico Niccoli e l’albergatore Zunino spieghino ai cittadini  dove sono finiti gli ingenti profitti di queste speculazioni da investi 5 e guadagni 500!

Hanno fatto queste giunte l’interesse, anche economico, della popolazione residente? Lo dimostrino!

Mancano ancora metri cubi di cemento alle Manie.

Ecco il nostro futuro sul golfo. Non quello di valorizzare attraverso un obiettivo ben e facilmente mirato che darebbe turismo sportivo, quello sano e che dura tutto l’anno . In un sito in un golfo, che non ha eguali in Liguria !

Confidenzialmente: “Alter “ o “Aldo “ ex comunista e “Carlo “ ex DC insieme , sulla stessa barca non approderemo in nessuno dei porti rubati all’ambiente, proprietà di tutti, ma su uno dei pochi arenili che sono e saranno l’ultimo polmone che dà respiro alla nostra economia balneare.

Carlo Gambetta