TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
E' arrivato il Nuovo Anno, benvenuto 2009!
Abbiamo scelto tre auguri davvero simpatici
Alla Redazione di Trucioli Savonesi, voglio esprimere il mio sentito ringraziamento, a conclusione di un anno di impegno, ai Vostri collaboratori che hanno speso le loro energie e le loro competenze per spiegare ai lettori lo stato delle cose circa la politica del territorio nella città di Savona (e dintorni). Sono state voci di verità, di chiarezza e anche di conforto. In attesa di leggere gli articoli con cui ci informeranno nel corso del prossimo 2009, porgo i miei migliori auguri di buon lavoro. Rita Vallarino
Da Briga Alta le case di Carnino
"immerse" in un manto bianco
Lunedì, 20 ottobre, Uomini Liberi, aveva ricordato la figura di
Guido Lanteri, il montanaro "sindaco di ferro", deceduto a 67
anni. Lanteri è stato anche ricordato il giorno
dell'inaugurazione, a Monesi, della nuova seggiovia.
Il sindaco facente funzioni, Mauro Pastorelli, che
ringraziamo,ci ha inviato un biglietto "artigianale" di auguri
ed un'immagine davvero insolita delle Alpi Marittime, con la
frazione di Carnino Soprana,dove hanno la "seconda casa"
numerosi liguri, avvolta fino ai tetti dalla neve
superabbondante di fine 2008. La frazione di Briga Alta (o
Piaggia) un tempo era abitata da pastori ed oggi simbolo (con
gli ultimi tetti di paglia) di secoli non lontani di cui ci
rimangono soltanto pagine di storia.
La cartolina degli auguri?
Ecco il vecchio mulino di Mendatica
Un'idea originale. Mandare gli auguri alle autorità e ai
cittadini, agli amici della Pro Loco, con un'immagine "diversa".
Niente albero di Natale, stelle, presepi, ma la fotoriproduzione
del complesso seicentesco del Mulino sull'Arroscia.
Mendatica, la piccola "capitale della cucina bianca" del
ponente ligure, è arrivata nelle case in occasione del Natale
2008 e del Nuovo Anno, con un messaggio promozionale concreto,
efficace. C'era una volta il vecchio mulino, c'era una
volta il mugnaio; c'era una volta la raccolta del grano, la
mietitura, i capalli trasportati in paese, a dorso d'asino, o di
mulo, oppure a spalle. Prima dell'arrivo delle trebbiatrici,
entravano in azione i battitori con le caude. Poi si andava dal
mugnaio. Per la preziosissima farina e la crusca.
A valle del paese è stato recuperato dal degrado ed acquistato
dal Comune l'immobile seicentesco. Con il contributo della
Regione si è valorizzato tutto ciò che era possibile, a
testimonianza dei posteri. E
l'occasione di metterlo in mostra è arrivata con le Feste di
fine anno, unitamente ad un calendario-testimonianza con i
"Ricordi di Mendatica". Per non dimenticare. Ripercorrere i
giorni nostri attraverso le pagine di storia vera di ieri. Senza
frivolezze.
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