versione stampabile Disoccupazione: il crimine informatico ne approfitta. Attenzione! di Rossano Ferraris |
La criminalità informatica non conosce davvero limiti. Anche un male sociale come la disoccupazione giovanile –che in questo periodo si sta facendo sentire in modo particolarmente marcato- può essere oggetto di sfruttamento da parte dei cyber-criminals. E’ questo il caso dei cosiddetti “mule-recruiters” ovvero degli addetti al reclutamento di personale che sarà inconsapevolmente coinvolto in attività criminali. |
Come funziona il gioco-truffa Il gioco svolto da queste organizzazioni è molto semplice e intuitivo: esse hanno bisogno di una vittima inconsapevole per portare a termine i loro furti effettuati tramite carte di credito rubate. Per portare a termine i furti questi criminali hanno bisogno di un “mule” o mulo che, dietro abbondante ricompensa, si assuma il compito (e l’inconsapevole responsabilità di conseguenza) di svolgere il ruolo di intermediario tramite il quale far trasmigrare denaro e/o beni acquisiti illegalmente. Il recruiter altro non fa che inviare email (spamming) ad un numero quasi illimitato di utenti finchè il malcapitato -forse mosso da una condizione di lavoro poco remunerativa o di disoccupazione- risponde richiedendo ulteriori informazioni. Una volta ottenuto un riscontro il recruiter invia dettagli alla vittima fornendo dati importanti come contatti, informazioni e istruzioni dettagliate da seguire. Se il malcapitato utente accetta l’organizzazione ha trovato un nuovo adepto che, incosapevolmente, dovrà portare a termine operazioni illegali (fase attiva di compartecipazione ad attività criminale). In USA e in UK questa pratica si è già diffusa da parecchi mesi; una delle più interessanti risale allo scorso Ottobre 2008 (Figura 1). Figura 1 – Reshipping Scam Con questa email si offriva un posto di lavoro con pochi e semplici requisiti da parte del candidato la cui mansione sarebbe stata quella di avere un accesso ad Internet e di ricevere e spedire pacchi postali, dietro una discreta ricompensa che andava dagli 800 ai 2000 dollari mensili. Mica male come doppio lavoro o inizio di carriera! Molto recentemente invece sta girando tra le caselle di posta elettronica degli Italiani una email interessante (Figura 2). Figura 2 – Italian Recruiting La email così come si legge richiede candidati all’esercizio di un’attività a distanza, tramite Internet, seguendo istruzioni che verranno impartite successivamente dopo aver fornito i propri dati personali all’indirizzo indicato. Anche in questo caso la ricompensa è più che buona: 870 euro alla settimana! Consigli e suggerimenti Sebbene il problema della disoccupazione è un vero e proprio disagio sociale soprattutto tra i giovani in cerca di lavoro e che soprattutto in questo ultimo periodo si fa sentire in maniera considerevole, è pur sempre opportuno non abbandonarsi a false promesse lavorative. Il denaro facile non esiste se non attraverso azioni illegali! Pertanto, consiglio vivamente ai miei lettori di non rispondere a tali email e di verificarne prima il contenuto. Alcuni accorgimenti che possono interessarci al fine di scoprire la truffa sono:
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