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Più di mille
si snodano incolonnati dalla Piazza di Valleggia alla Centrale di Vado.
Decine e decine le Associazioni presenti con i loro striscioni: da
Uniti per la salute a
VivereVado, da Greenpeace
a Legambiente, dai Cobas a
Noi per Savona, da
Italia Nostra agli
Amici di Grillo e Medicina
Democratica e molti altri ancora; tutti per
dire NO, al suono di
fischietti e tamburi, all’ulteriore
potenziamento della centrale a carbone imposto dalla Tirreno Power.
Tutti
agguerriti perché consci che, tale intervento, andrebbe ad aggravare il
già preoccupante inquinamento del territorio, prodotto da uno dei dieci
impianti più inquinanti d’Italia.
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In
testa, dopo gli striscioni delle Associazioni, i gonfaloni dei Comuni di
Vado, Quiliano, Noli, Spotorno
e di alcuni della
Valbormida, con i loro Sindaci cinti dalla fascia tricolore che, con
molti altri politici del centrosinistra e assessori della Regione e del
Comune di Savona, hanno voluto essere presenti a testimoniare la loro,
dichiarata, forte opposizione all’iter progettuale imposto dal
Governo Berlusconi con la VIA positiva
al progetto, e la loro contrarietà al potenziamento stesso: tutti
ufficialmente contrari al metodo e soprattutto al merito.
In Piazza S. Giovanni il
Presidente dell’Ordine dei Medici, dott.
Trucco, conclude
la manifestazione sigillando il pieno accordo tra Medici e
Associazioni sulle ragione del NO, motivate dai noti
gravi problemi di salute pubblica e al legame tra emissioni
nocive, inquinamento atmosferico, malattie cardiovascolari e tumori, più
volte denunciato.
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Più di mille
per le strade della città, finalmente uniti tra le differenze, ma con un
unico FINE: opporsi al progetto della Tirreno Power perché inutile,
soprattutto in una Regione che esporta il 40% dell’energia prodotta.
Mentre l’atteggiamento del
Governo Berlusconi in Europa è di tentare di portare l’Italia fuori
dal protocollo di Kyoto; mentre gli Stati maggiori di Forza Italia si
riuniscono a Varazze proprio alla presenza del
Ministro Scajola, strenuo
difensore di carbone, nucleare e inceneritori: più di mille
percorrono le vie della città finalmente insieme, costituendo una nuova
forza sociale e politica.
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Una
forza che dovrà conservare a denti stretti la
sua indipendenza dalle forze politiche desiderose di “cavalcarla”.
Essa dovrà motivare e spronare gli Amministratori e i Sindaci che, oggi,
si sono presi pubblicamente un serio impegno con la gente.
Essa dovrà, quindi, anche funzionare da continuo e serio controllo delle
azioni politiche che quegli Amministratori e quei politici, d’ora in
avanti, faranno. Azioni determinanti perché il percorso del progetto non
solo si interrompa, ma compia un’inversione di rotta.
“Il metano basta e avanza!”
ha tuonato Trucco, ai rappresentanti dei Comuni e della Regione e su
questa indicazione ora tocca proprio a loro lavorare, per meritarsi una
nuova credibilità.
Le manifestazioni potranno anche ripetersi, anche in forme diverse, ma
la responsabilità di quello che avverrà, nelle sedi istituzionali,
sarà solo politica.
Se i Sindaci e i politici presenti falliranno, dovranno, allora,
spiegare a tutta quella gente che, oggi, erano lì solo per dovere o
opportunismo, che i loro cervelli “poco liberi” riescono a convivere con
l’inganno e che chi, oggi, era
assente per una sua coerenza
personale: aveva ragione!!!
ANTONIA
BRIUGLIA
da RAI TRE GUARDA IL VIDEO DELLA PROTESTA
DI VADO
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