in rivolta«Bozzano non ci tutela»
summit in via orefici e ricorso al tar contro la legge ruggeri
Classificazioni hotel, pronta la richiesta di dimissioni per l'assessore
IL SECOLOXIX
UN ASSESSORE con la valigia. Vorrebbero vederla così gli albergatori savonesi, che nell'arco delle prossime 72 ore decideranno se tagliare definitivamente i ponti con Margherita Bozzano, l'assessore regionale al turismo accusata di non fare gli interessi del settore che gli è stato affidato. E pazienza, aggiungono, se sparando su via Fieschi finisca col bruciarsi le ali anche qualche altro membro di giunta, come il responsabile dell'urbanistica Carlo Ruggeri al quale è addebitata, anche nel nome, la supercontestata legge sul vincolo alberghiero.
Lunedì in Regione si deciderà se procedere con l'approvazione del regolamento attuativo della nuova classificazione delle strutture alberghiere nonostante non ci sia stata condivisione da parte di Federturismo e Federalberghi (95% di rappresentanza nel settore). La giunta riterrebbe comunque rilevante il fatto che sul testo unico ci sia stata condivisione da parte di Confesercenti e CNA. E a quel punto?
"Se sarà così? spiega Angelo Galtieri, presidente dell'Unione Provinciale Albergatori di Savona (Federturismo) - chiederemo le dimissioni dell'assessore e cercheremo di difenderci in tutte le sedi. Siamo in un'emergenza economica che rischia di avere delle conseguenze drammatiche, non ci sentiamo né tutelati né garantiti da una Regione che in un anno ha messo in piedi due leggi che metterebbero in difficoltà qualsiasi settore produttivo. Figurarsi noi, in questo momentaccio".
E ieri pomeriggio, nella sede dell'Unione in via Orefici, c'è stata una sfilata di albergatori di tutta la provincia per sottoscrivere il modulo che affida allo studio legale Damonte di Genova il mandato di presentare il ricorso in cui si chiede al Tar di valutare se la Legge Ruggeri viola il principio costituzionale che tutela la proprietà privata.
Ecco, Carlo Ruggeri che per gli albergatori, nella lista del gradimento, è saldamente al penultimo posto. All'ex sindaco di Savona sono (erano?) affidate le residue speranze di ottenere sostanziali modifiche delle nuove norme sul vincolo alberghiero. Tre gli aspetti critici. Il primo riguarda la retroattività. La legge estende i suoi effetti sulle strutture chiuse negli ultimi quattro anni. Gli albergatori vorrebbero che i volumi alberghieri abbandonati nel quadriennio precedente l'esecutività della legge (che dovrebbe operare da metà febbraio 2009) possano essere recuperati senza vincolo di destinazione.
Il secondo riguarda invece la sostanza delle norme introdotte, che impongono, nel caso si decida di trasformare un ex albergo in abitazioni, di destinare il 30% della volumetria ad alloggi per residenti. Gli albergatori chiedono, in alternativa, di monetizzare e quindi versare ai Comuni il corrispettivo del 30% o di acquistare abitazioni in altra zona da riservare ai residenti. Il terzo problema nasce da una preoccupazione che, tenuto conto della situazione generale, appare molto fondata. Quando la legge entrerà in vigore, si farà una fotografia del settore alberghiero: chi è dentro è dentro. Se un albergatore, poniamo dopo due anni, si ritroverà in perdita secca, non potrà fare dell'altro, in quella struttura, ma dovrà attendere il decimo anno per essere autorizzato a cambiare destinazione. E' ovvio che con questa prospettiva saranno molti, a febbraio, gli albergatori che potrebbero decidere di non affrontare il rischio, consegnando le chiavi in anticipo. "Una legge nata vecchia - conclude Galtieri -, oggi inutile, domani dannosa".
Sergio Del Santo