L’ essere umano è portato a credere più a ciò che vede che a ciò che legge. L’HO VISTO IN TELEVISIONE, QUINDI E’ VERO. Era meglio una volta, quando le campagne elettorali erano fatte solo con qualche manifesto e di tanti comizi nelle piazze | |
Il luogo comune “ Se l’ha detto la televisione è vero” è sempre più attuale, l’ essere umano è portato a credere più a ciò che vede che a ciò che legge. Analizzando le reazioni che si scatenano nella pubblica opinione in seguito a disgrazie, tragedie, massacri, si può dire che un morto italiano non vale un morto straniero, l’assassinio di un amico addolora più di quello di uno sconosciuto; evidentemente c’è una gerarchia anche nel dolore ma è il fattore mediatico che più avvicina ai drammi: niente esiste, e quindi niente ci impressiona, se la televisione lo ignora.
I
politici conoscono bene la potenza della televisione. Per coprire l’approvazione di leggi antipopolari si punta su una notizia drammatica che emozioni il pubblico e lo distolga dalle altre notizie.
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Un’ apparizione televisiva può spostare milioni di voti e i
politici lo sanno; anni fa D’alema , Presidente del Consiglio , partecipò allo show del sabato
sera di Morandi, Berlusconi, alcuni giorni fa, decide che Porta a porta
e’ più importante del Parlamento e annuncia la riduzione delle truppe
italiane In Iraq nella trasmissione di Vespa. La politica fatta con sempre più messaggi mediatici ci deve far riflettere: tutte queste informazioni ci rendono davvero liberi di scegliere o, come pensa qualcuno, ” l’information overload”, cioè l’eccesso di informazioni, può portare a una situazione paradossale in cui si realizza l’equazione: infinito= nulla? Non era meglio una volta , quando le campagne elettorali erano fatte solo con qualche manifesto e di tanti comizi nelle piazze ( a proposito che fine hanno fatto questi comizi)? Diego della Vega |