TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
EUTANASIA PER I PARTITI DEL CENTRO-SINISTRA.
Litigiosità intestine e interessi trasversali.
Numerosissimi aspetti, errori politici, mancanze e rovinosi
atteggiamenti fanno capire, in modo sempre più chiaro, che i
partiti del centro-sinistra sono in una crisi profonda, ma quel
che è più grave è che, palesemente indifferenti a una scollatura
sempre più evidente con la loro base elettorale, sembrano non
percepirne la gravità.
Questo desolante aspetto colpisce la vita politica a livello
nazionale, dove, già a causa di questi motivi, la sinistra è
attualmente extraparlamentare, ma non meno quella a livello
locale.
Dal Partito Democratico a Rifondazione Comunista, tutti sono in
grave affanno. I loro esponenti politici appaiono,
irresponsabilmente sempre
più impegnati a dipanare o tessere litigiosità intestine ancora
intrise di antiche voglie scissioniste, atte a garantire solo
posizioni di potere irrinunciabili. Organizzano ancora obsoleti
e inutili Congressi da anticipare o posticipare, secondo
interessi che non coincidono sicuramente con quelli della
società reale e della gente cui chiederanno il voto.
Quel che è peggio, però, è che li scopriamo, su gran parte del
territorio nazionale, sempre più impegnati a difendere interessi
che non sono proprie di una società che vota a sinistra o lì
intorno.
La difesa del territorio dalla cementificazione, (la vecchia
speculazione edilizia: la ricordate?), i problemi ambientali ed
energetici, il problema della formazione scolastica e
universitaria, la difesa delle libertà di espressione e la
giustizia, sono solo alcune delle importanti e urgenti tematiche
dove il centro sinistra, non solo ha perso l’occasione di
proporsi alla società con idee e battaglie autonome e forti, ma
spesso sembra confusamente collusa con un sistema, chiaramente o
indirettamente trasversale.
A ridosso, poi, di appuntamenti elettorali, come la storia ci
insegna, si va a rimorchio di quella o di quell’altra battaglia
che i vari Movimenti portano avanti ( la scuola, l’università,
l’opposizione alle centrali a carbone, l’abuso edilizio di
turno): lo sforzo è minimo e il risultato può apparire
garantito.
I politici a livello nazionale, e a livello locale sembrano,
ormai, aver perso la lucidità mentale necessaria a rappresentare
i partiti del centro sinistra e stanno lavorando alacremente per
farli morire di morte naturale.
Un deprecabile campionario.
Villari
Scorrendo i giornali di quest’ultima settimana un campionario
della peggior politica, che invece di attivarsi nell’elaborare
un’opposizione forte, strutturata e condizionata da quelli che
sono i veri bisogni del Paese reale, ha riempito le pagine di
orrori che attestano ormai che la fine è già iniziata.
Si è partiti a Roma con
Riccardo Villari,
fortemente “incollato” a una poltrona, quella della RAI, alla
quale sembra tanto affezionato da non rassegnare le dimissioni
richieste a gran voce dal suo partito, il PD, fornisce un chiaro
esempio di mancanza di dignità e doppiogiochismo trasversale.
Veltroniani e Dalemiani
Intanto le riunioni romane del PD sono definite “round di faccia
a faccia” perché, dopo anni e anni, siamo ancora alle lotte per
la leadership tra Veltroni e D’Alema, come se oggi, con una destra deplorevole,
faziosa e incapace come quella al potere in Italia, il problema
di una forza d’opposizione veramente nuova e alternativa fosse
questo.
Trovo una certa somiglianza con quel soldato giapponese, rimasto
su un’isola convinto di dover continuare combattere, mentre la
guerra era finita da un pezzo.
Qui invece si continua con i tormentoni della vecchia politica,
con le guerre tra gruppi, tra leader, tra “correnti” per
eleggere questo o quel coordinatore o per far cadere qualche
Governatore scomodo, come se non fossimo usciti da una batosta
elettorale che ha portato al governo una destra con Berlusconi
in testa proprio per gli errori e l’incapacità politica degli
uomini del centro sinistra.
Finiscono le riunioni di Partito e dopo ore e ore si dichiara
:”Tutto bene, massima coesione..”, ma su cosa? Su chi? E
soprattutto con quale proposta politica?
Riparte poi l’appuntamento delle
primarie, perché
presto ci saranno l’Elezioni Europee, e le Amministrative ed è
necessario che un “base virtuale” avvalli quello che succede da
sempre e continuerà inesorabilmente a succedere: piazzare i nomi
dei soliti noti nelle liste elettorali, in modo da dare
continuità ad una politica morente e finita.
Si può portare qualche sfumatura di novità come in Liguria, dove
si propongono solo due mandati amministrativi per i candidati
che, però, se hanno l’avvallo dell’Assemblea Territoriale del
PD, potranno ambire al terzo mandato e
questo presupposto non sembra così remoto in un Partito
che ai suoi uomini “fedeli” non rinuncia.
Luxuria
Intanto Rifondazione festeggia
Luxuria per la
vittoria all’Isola dei famosi. Liberazione le dedica editoriali
al pari di chi ha conquistato una vittoria politica o ha vinto
una battaglia sociale e culturale.
Così un partito della sinistra, invece di proporsi all’opinione
pubblica e ai suoi elettori come catalizzatore di quelle
opinioni e posizioni che sono sempre vive nella società civile e
nei giovani, decide di
cavalcare gli ascolti di un discutibile “gioco televisivo” e,
rivedendo le sue posizioni inizialmente critiche, cerca
addirittura di approfittare della nuova popolarità per una
eventuale candidatura alle Europee.
Gramsci
Il Vaticano dal canto
suo, cerca di dare un’ulteriore stoccata ai moribondi ideali
comunisti e nell’occasione di presentare un catalogo di santini,
non si sa con quale legame, viene comunicato che
Gramsci in punto di
morte si convertì e prese i sacramenti.
Chi potrà smentire il pro penitenziere emerito del Vaticano che
non si capisce, con questa sua inaspettata quanto inutile
rivelazione, quale contributo potrà portare alla vita del Paese
e a quella delle sue anime.
Soru
“Sotto il fuoco amico”!!! Titolavano i quotidiani, registrando
la gravità inaudita della vicenda.
Lo scontro politico che ha portato Renato Soru, il Governatore
più ammirevolmente coerente d’Italia sulla difesa del
territorio.
In Sardegna è stato protagonista di battaglie e autore di una
severa legislazione
di politica urbanistica che avrebbe continuato a mettere
fine a decenni di cementificazione dissennata:
legislazione ampiamente osteggiata dalla destra e da Berlusconi
in persona, che scoprendosi appassionato di consultazioni
democratiche, promuoveva un referendum sulla materia,
miseramente fallito.
Su un comma del Piano Paesistico, però, proprio una parte della
maggioranza di centro sinistra gli ha voltato le spalle e ha
votato contro vanificando, di fatto, gli obiettivi legislativi.
Soru si è dimesso, e quello che viene chiamato “uno sgambetto”,
è accaduto proprio
in coincidenza con le riunioni romane che sancivano le lotte
intestine ai DS, che preferiscono sacrificare gli uomini
migliori e le idee di rinnovamento e di ritrovata legalità.
Ruggeri
A Savona, un esempio clamoroso di come la politica di centro
sinistra si faccia strumento di operazioni che rasentano spesso
l’irregolarità.
L’ opposizione e la motivata critica che
gran parte della società civile e pensante, quasi sempre
collocata a sinistra, fa nei confronti dell’aggressione e la
cementificazione del territorio savonese, viene non solo
tacciata di antiprogressismo, ma insultata e relegata a
minoranza di persone che, come sostiene il Superassessore
Regionale DS
Ruggeri” non amando l’architettura del XXI secolo, agisce per
luoghi comuni ed è sempre per il NO, contro lo sviluppo e la
trasformazione di una città viva”.
Il supporto a Molteni,
come era previsto, è arrivato subito e i “rivoluzionari in
pantofole” si ritrovano nuovamente denigrati in articoli dove
non è difficile capire una certa difficoltà a contrastare ormai
un’opinione pubblica che, attraverso sempre più numerosi
incontri, pubblicazione di libri, articoli sui blog e battaglie
nei movimenti cittadini, tradisce un allontanamento sempre più
concreto da una classe politica ormai distante e impegnata in
altro.
L’amore per l’architettura del XXI secolo, che non è sempre
tutta apprezzabile ( converrebbe leggere cosa ne pensa Renzo
Piano che su alcune vicende ha egli stesso, nella sua
grandiosità, dovuto accettare critiche e richieste di
modifiche), non
può certo giustificare
la” voglia di cemento”, tutta a fini residenziali e privati,
anche se con esercizi di moderna progettazione.
Si può pensare che sia più , quella che Ruggeri chiama la
“mobilitazione di risorse” ( SecoloXIX del 26/11/08)
a giustificare impatti come quello che ha trasformato la
zona Crescent, che non il bisogno di offrire un campionario di
buona architettura del XXI secolo.
Di Tullio
La Regione Liguria solleva dubbi sull’annosa questione
Margonara,
di cui si è ampiamente trattato
e dibattuto, sia sulla procedura che sui contenuti del
progetto che impatta inutilmente su un tratto di costa,
oltre che permetterne l’appropriazione illegittima da parte di
privati.
L’assessore Di Tullio DS, continuando a difendere il progetto,
si rammarica che
amministratori come Ruggeri, Burlando e il suo Sindaco Berruti
subiscano ingiusti attacchi su questa operazione che,
eroicamente, stanno portando avanti, per il bene della
comunità. (!)
Colpo di coda contro la Centrale
Come previsto, numerose
le Amministrazioni che, in vista della prossima tornata
elettorale, hanno deciso di sostenere e accodarsi alla lotta da
lungo tempo in atto contro il Potenziamento della Centrale a
carbone di Vado e il Depotenziamento dell’attuale.
I movimenti sul territorio possono tornare utili per contrastare
l’azione di un Governo Centrale che, facendosi forte della
debolezza e della scarsa convinzione su questa battaglia,
delle Amministrazioni locali e dei partiti del centro sinistra
che le rappresentano , ha deciso di ignorarli e decidere per
loro.
Il Governatore Burlando DS aspetterà che il Ministro
Prestigiacomo firmi la delibera e poi…..e poi…….deciderà
la gente.
Antonia Briuglia |