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“Illegalità story”(2) – Le responsabilità  non sono dei dirigenti o impiegati comunali!

 I licenziati in tronco (Ietri e Cepollina)

e l’edilizia “scappata di mano”

 Dopo un’interpellenza di Piero Pesce e la risposta di Pignocca, dieci domande da brividi al sindaco e alla giunta di Loano. Niente più sorteggi per le ville agricole di Verzi. Il “giallo” delle zone Sic!

  

        di Gilberto Costanza *

  


Gilberto Costanza

 

Segue la trascrizione altri art. del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006:”Norme in materia ambientale” e della deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 nella seduta del 16/09/2008 alle ore 20,00, nel Civico Palazzo, con oggetto: Interpellanza presentata dal Consigliere comunale Sig. Pier Luigi PESCE, ad oggetto: “Interventi ricadenti in zona SIC” -

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 AMBITO DI APPLICAZIONE

ART. 299 (competenze ministeriali)

2. L'azione ministeriale si svolge normalmente in collaborazione con le regioni, con gli enti locali e con qualsiasi soggetto di diritto pubblico ritenuto idoneo.

5. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con proprio decreto, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e delle attività produttive, stabilisce i criteri per le attività istruttorie volte all'accertamento del danno ambientale e per la riscossione della somma dovuta per equivalente patrimoniale ai sensi del titolo III della parte sesta del presente decreto. I relativi oneri sono posti a carico del responsabile del danno.

.......... omissis........................................

ART. 300 (Danno ambientale)

1. È danno ambientale qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima.

.......... omissis........................................

ART. 305 (Ripristino ambientale)

1. Quando si è verificato un danno ambientale, l'operatore deve comunicare senza indugio tutti gli aspetti pertinenti della situazione alle autorità di cui all'articolo 304, con gli effetti ivi previsti, e, se del caso, alle altre autorità dello Stato competenti, comunque interessate. L'operatore ha inoltre l'obbligo di adottare immediatamente: a) tutte le iniziative praticabili per controllare, circoscrivere, eliminare o gestire in altro modo, con effetto immediato, qualsiasi fattore di danno, allo scopo di prevenire o limitare ulteriori pregiudizi ambientali ed effetti nocivi per la salute umana o ulteriori deterioramenti ai servizi, anche sulla base delle specifiche istruzioni formulate dalle autorità competenti relativamente alle misure di prevenzione necessarie da adottare;

b) le necessarie misure di ripristino di cui all'articolo 306.

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3. Se l'operatore non adempie agli obblighi previsti al comma 1 o al comma 2, lettera b) o e), o se esso non può essere individuato o se non è tenuto a sostenere i costi a norma della parte sesta del presente decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio ha facoltà di adottare egli stesso tali misure, approvando la nota delle spese, con diritto di rivalsa esercitabile verso chi abbia causato o comunque concorso a causare le spese stesse, se venga individuato entro il termine di cinque anni dall'effettuato pagamento.

.......... omissis........................................

ART. 306 (determinazione delle misure per il ripristino ambientale)

1. Gli operatori individuano le possibili misure per il ripristino ambientale che risultino conformi all'allegato 3 alla parte sesta del presente decreto e le presentano per l'approvazione al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio senza indugio e comunque non oltre trenta giorni dall'evento dannoso, a meno che questi non abbia già adottato misure urgenti, a norma articolo 305, commi 2 e 3.

2. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio decide quali misure di ripristino attuare, in modo da garantire, ove possibile, il conseguimento del completo ripristino ambientale, e valuta l'opportunità di addivenire ad un accordo con l'operatore interessato nel rispetto della procedura di cui all'articolo 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241.

.......... omissis........................................

ART. 307 (notificazione delle misure preventive e di ripristino)

1. Le decisioni che impongono misure di precauzione, di prevenzione o di ripristino, adottate ai sensi della parte sesta del presente decreto, sono adeguatamente motivate e comunicate senza indugio all'operatore interessato con indicazione dei mezzi di ricorso di cui dispone e dei termini relativi.   


Pier Luigi Pesce 

ART. 308 (costi dell'attività di prevenzione e di ripristino)

1. L'operatore sostiene i costi delle iniziative statali di prevenzione e di ripristino ambientale adottate secondo le disposizioni di cui alla parte sesta del presente decreto.

2. Fatti salvi i commi 4, 5 e , il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio recupera, anche attraverso garanzie reali o fideiussioni bancarie a prima richiesta e con esclusione del beneficio della preventiva escussione, dall'operatore che ha causato il danno o l'imminente minaccia, le spese sostenute dallo Stato in relazione alle azioni di precauzione, prevenzione e ripristino adottate a norma della parte sesta del presente decreto.

.......... omissis........................................ 

 

TITOLO III - RISARCIMENTO DEL DANNO AMBIENTALE

ART. 311 (azione risarcitoria in forma specifica e per equivalente

patrimonile)

1. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio agisce, anche esercitando l'azione civile in sede penale, per il risarcimento del danno ambientale in forma specifica e, se necessario, per equivalente patrimoniale, oppure procede ai sensi delle disposizioni di cui alla parte sesta del presente decreto.

2. Chiunque realizzando un fatto illecito, o omettendo attività o comportamenti doverosi, con violazione di legge, di regolamento, o di provvedimento amministrativo, con negligenza, imperizia, imprudenza o violazione di norme tecniche, arrechi danno all'ambiente, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, è obbligato al ripristino della precedente situazione e, in mancanza, al risarcimento per equivalente patrimoniale nei confronti dello Stato.

.......... omissis........................................

ART. 314 (contenuto dell'ordinanza)

1. L'ordinanza contiene l'indicazione specifica del fatto, commissivo o omissivo, contestato, nonché degli elementi di fatto ritenuti rilevanti per l'individuazione e la quantificazione del danno e delle fonti di prova per l'identificazione dei trasgressori.

2. L'ordinanza fissa un termine, anche concordato con il trasgressore in applicazione dell'articolo 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241, per il ripristino dello stato dei luoghi a sue spese, comunque non inferiore a due mesi e non superiore a due anni, salvo ulteriore proroga da definire in considerazione dell'entità dei lavori necessari.

3. La quantificazione del danno deve comprendere il pregiudizio arrecato alla situazione ambientale con particolare riferimento al costo necessario per il suo ripristino. Ove non sia motivatamente possibile l'esatta quantificazione del danno non risarcibile in forma specifica, o di parte di esso, il danno per equivalente patrimoniale si presume, fino a prova contraria, di ammontare non inferiore al triplo della somma corrispondente alla sanzione pecuniaria

continua l’Assessore PIGNOCCA:

- Gli accertamenti procederanno, compatibilmente con le esigenze d'ufficio, anche sulle pratiche pregresse senza alcuna verifica a campione.

-.Per quanto attiene il punto tre si fa rilevare che “la novità” nella comunicazione  faceva solo ed esclusivamente riferimento alle precedenti missive inviate a richiesta mediante risposta scritta e non ad altro.”

 

CONSIGLIERE PESCE:

La ringrazio Assessore, anche se poi naturalmente per quanto riguardano quante sono o meno, non ho capito dal sette.., va beh, ma poi vedremo. (4) Io credo che, e spero che, l’Assessore competente oggi, l’Assessore Cenere, all’Urbanistica, perché noi già due anni fa si era fatto un certo discorso di fare non una Commissione di Inchiesta, assolutamente no, avevamo solamente chiesto e sempre sul discorso del PUC, di vederci per vedere un po’ l’intero discorso edilizio a livello Loanese. Ripeto sempre che molti Consiglieri, e lo ripeterò per tre anni, quando si è fatta la campagna elettorale dicevano appunto che era un’edilizia selvaggia, l’hanno annunciato molti Consiglieri, magari in Minoranza, Maggioranza, molti. Ed allora era il modo di approntare proprio il primo giorno di vederci un attimino. Io credo che vi sia scappato di mano qualche cosa. In questi dieci anni, quindici anni, vi è scappato di mano qualcosa, perché evidentemente quello che sta venendo fuori dalle case agricole, quello che sta venendo fuori, appunto, sul discorso dei SIC, ma quello che verrà ancora fuori. (5) Io credo che qui veramente bisogna fare uno stop e fare una verifica generale. Che poi come in certe interpellanze si dica “ma il Dirigente ha firmato, quell’altro ha firmato, noi siamo a posto“, perché anche sul Kursaal poi arriverà anche altre cose, che noi dicevamo che era una variante sul Kursaal, si è sostenuto di no perché qualcuno, il Dirigente ha firmato, sono tutte a posto, vedremo anche sul Kursaal come vedremo su altre cose se avevamo ragione o torto. (6) Perciò ve lo chiediamo ancora adesso: stop. Vediamoci un attimino, perché lì veramente a voi è scappato di mano qualche cosa, non c’è un controllo sul territorio, non c’è un controllo sul territorio! Ed anche sulle case agricole, quando l’Assessore Pignocca, oggi dicono “non si farà a sorteggio“, ma in allora aveva dichiarato “siamo d’estate, i Vigili sono impegnati“, ma c’era un’emergenza di andare a vedere cosa succedeva sul territorio. Pertanto vi invitiamo veramente a fare di nuovo una riflessione su queste cose, anche perché le pratiche che verranno dopo io credo che anche qui c’è da riflettere, veramente. Ma poi sarà discussione, come si diceva, nel momento in cui verranno, così, i punti all’Ordine del Giorno diremo anche la nostra su questi. Naturalmente, sicuramente voi direte “i nostri Tecnici hanno detto questo e poi questo “. Altre pratiche sono state fatte ritirare in questi due anni, qualche volta sono state ritirate, cioè, voglio dire, a questo punto io credo che qui veramente a Loano sul discorso edilizia bisogna fare uno stop e insieme meditare a tutto un discorso di cosa sta succedendo. Ve lo dico con un’estrema tranquillità. (7)

 

Luigi PIGNOCCA Luigi PIGNOCCA
Nicoletta MARCONI Nicoletta MARCONI

Riflessioni, ipotesi, domande

 (4) “La ringrazio Assessore, anche se poi naturalmente per quanto riguardano quante sono o meno, non ho capito dal sette.., va beh, ma poi vedremo. …” Dalle dichiarazioni dell’Assessore PIGNOCCA si rileva che il totale delle pratiche, per gli anni 2007 e 2008, sono 18 mentre ha omesso (volutamente?) di indicare quante sono state le pratiche nell’anno 2006!

-     (5)Ed allora era il modo di approntare proprio il primo giorno di vederci un attimino. Io credo che vi sia scappato di mano qualche cosa. In questi dieci anni, quindici anni, vi è scappato di mano qualcosa, perché evidentemente quello che sta venendo fuori dalle case agricole, quello che sta venendo fuori, appunto, sul discorso dei SIC, ma quello che verrà ancora fuori. …” Bravo Consigliere PESCE! Chissà cosa verrà ancora fuori! Sarà solo la Procura della Repubblica c/o Tribunale di Savona, previo autonomo e generalizzato controllo sul territorio, che potrà accertare i fatti! Solo allora sapremo la verità!

(6)…in certe interpellanze si dica “ma il Dirigente ha firmato, quell’altro ha firmato, noi siamo a posto“, perché anche sul Kursaal poi arriverà anche altre cose, che noi dicevamo che era una variante sul Kursaal, si è sostenuto di no …” Vi sono  dubbi sull’operato degli Amministratori che hanno approvato i Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo che,in prevalenza, sono in zone SIC?  I successivi Permessi di Costruire non sono stati rilasciati in conseguenza dell’avvenuta approvazione da parte della Giunta comunale? Senza la preventiva approvazione sarebbero stati rilasciati i permessi di costruire delle “case agricole”? Una cosa è certa: tutte le pratiche in zona SIC (sino al febbraio 2008) sono prive della dovuta relazione d’incidenza così come disposto dal D.G.R. n. 328 del 07/04/2006!   

(7)…perché lì veramente a voi è scappato di mano qualche cosa, non c’è un controllo sul territorio, … anche sulle case agricole, quando l’Assessore Pignocca, oggi dicono “non si farà a sorteggio“, ma in allora aveva dichiarato “siamo d’estate, i Vigili sono impegnati“, ma c’era un’emergenza di andare a vedere cosa succedeva sul territorio. … sicuramente voi direte “i nostri Tecnici hanno detto questo e poi questo “. … io credo che qui veramente a Loano sul discorso edilizia bisogna fare uno stop.” Sono anni e anni che il territorio loanese viene gestito in modo superficiale, senza il minimo rispetto dell’ambiente, delle leggi, delle norme e dei regolamenti! Sono anni e anni che sono carenti i controlli nel campo edilizio! Sono stati fatti i dovuti controlli in cantieri aperti da anni ( ad esempio: in via Verdi, in via Bergamo e via Como, in via Aurelia (a levante e a ponente), in via Costino di Monte Carmelo, in Borgo Castello, in via degli Alpini, in zona Prigliani, in via Borgarino a Verzi, in via Bulasce, in via Orsolani e nella zona a mare del nuovo cimitero Berbena) e così via? E nel nuovo porto di Loano sono stati fatti controlli? E’ tutto regolare? Siamo certi che, a cose fatte, non vi sarà un mq a destinazione residenziale?

 

Il bravo e “patetico” Cepollina Giovanni Battista (Coordinatore comunale di Forza Italia di Loano), ha inviato una mail (ma “è tutto farina del suo sacco”?) pubblicata online su Trucioli Savonesi n. 175 del 09/11/2008 dal titolo “Vaccarezza ha ragione, vi ricordate Loano come era ridotta?”. Fra l’altro si legge:” Mi piacerebbe… leggere sulle pagine del Vostro sito qualche critica costruttiva, qualche proposta seria per migliorare insieme la nostra città. Qualcosa di pratico che non si limiti al generico e populistico “basta cemento” o “sosteniamo i commercianti e gli albergatori.” Ma il signor CEPOLLINA vive o non vive a Loano? Ma per lui l’esito dei pochi controlli fatti (sino ad oggi) dalla Polizia Municipale di concerto con l’Ufficio Tecnico comunale, (su “imput” di interpellanze dei Consiglieri di minoranza e nostri numerosi interventi pubblicati su Trucioli Savonesi!) e  inviati alla Procura della Repubblica di Savona, sono da considerarsi come “… generico e populistico “basta cemento…”? Poi aggiunge: “… se da una parte posso concordare che si è ecceduto nelle nuove edificazioni…”. Attenzione, signor CEPOLLINA, questa è “la parte della sua coscienza di buon loanese…” ( chissà cosa ne pensa il suo “CAPO” Angelo VACCAREZZA?)

Anni fa (2003) correva voce che lo stesso VACCAREZZA si era vantato di “saper tagliare alcune teste…(ovviamente in forma simbolica).” Guarda caso che le “teste sacrificali” erano gli  amici Assessori: LEI e Leandro IETRI! Ma perché?

Al vostro posto sono subentrati in Giunta i nuovi Assessori: Nicoletta MARCONI (al posto di Leandro IETRI!) e Rinaldo BOLLORINO (al posto suo!). Non si è mai saputo quali siano state le cause e/o ragioni politico-amministrative che hanno portato al cosiddetto “licenziamento in tronco”!  Per Lei e IETRI sicuramente una delusione! Per il suo “CAPO” una dimostrazione decisionale da “Cesare”! D’altronde è vero o non è vero che il giovane Angelo VACCAREZZA (con l’aiuto del padre Nicola) si è fatto “le ossa” ai tempi in cui (governatore della Liguria  Teardo) lavorava (si fa per dire!) nella televisione TELETRILL(di proprietà del padre)? E’ vero o non è vero che era conduttore di una trasmissione in cui intervistava amministratori e politici “importanti”? E’ vero o non è vero che, probabilmente, in quei tempi è stata coltivata l’amicizia (di per sè non è una colpa!) con l’allora già potente uomo politico della D.C. e in oggi Ministro del governo Berlusconi: Claudio SCAJOLA? E’ vero o non è vero che l’amicizia, da allora con SCAJOLA, lo ha portato ad essere il “delfino prediletto” in Liguria con la quasi certa sua elezione a Presidente della Provincia di Savona e successivamente al Parlamento italiano? Signor CEPOLLINA, lei è obbligato ad essere un po’ meno “loanese” e caldeggiare il suo “CAPO”! Se vuole poter ancora raccogliere qualche “briciola” tenga “nascosta” la sua parte buona e continui pure ad affermare e scrivere “…non si limiti al generico e populistico “basta cemento.

RIMANE LA CERTEZZA CHE AD ESSERE SACRIFICATA SARA’ LA SUA(?) (E NOSTRA) LOANO!

 

Continua alla prossima puntata.

 

  

*Gilberto Costanza (giornalista iscritto nell’elenco speciale dell’Ordine, già assessore e consigliere comunale di Loano)

 

 

e-mail: gilberto.costanza@alice.it