Storia di “logge” savonesi. I documenti giudiziari dall’epoca di Alberto Teardo

L’arcobaleno massonico

raccontato dagli atti ufficiali

Tra i personaggi liguri Ghinoi, Battelli, Catrambone.  Gli interrogatori davanti al giudice Granero. La lettera di Tina Aselmi (P 2). I rapporti con ministri (De Michelis e Manca) e il Quirinale (Gregorio). Società civetta import-export. Chi era iscritto “all’orecchio del Gran Maestro” restava segreto e perché? Cosa erano il Cad e la Camea. Il ruolo di politici ed imprenditori albenganesi. Il questore Molinari (da Andora): confidente, infiltrato o teardiano-mestatore?

 


Tina Anselmi

Savona –  Pubblichiamo la terza puntata, ricostruendo la storia (anni 70- anni 90), della massoneria savonese contenuta nelle carte del “processo Teardo” ed in gran parte mai resa nota. Anche in questa puntata è il caso di ricordare che non tutte le logge indicate e non tutti i massoni facevano parte dello stesso “calderone”. C’era chi e lo abbiamo già scritto ha voluto prendere le distanze persino con pubbliche prese di posizione. Per gli altri parlano (solo in parte) gli atti del voluminoso dossier. Pagine di storia.

 LA LETTERA DI TINA ANSELMI AL GIUDICE

<Signor giudice istruttore, in riscontro alla Sua richiesta di informazioni in data 3 dicembre 1983, circa l’esistenza agli atti di questa Commissione di elementi documentali concernenti Alberto Teardo, Le trasmetto copia autentica  del resoconto stenografico dell’audizione del medesimo davanti alla Commissione nella seduta del 8 luglio 1982, nonché dei seguenti altri atti:

1)    pagina contenente il nominativo di Teardo dell’elenco di appartenenti alla P 2 di Palazzo Giustiniani, nel 1970, sequestrato dalla Commissione presso l’obbedienza massonica di Piazza del Gesù del generale Ghinazzi;

2)    documentazione attinente all’iscrizione di Teardo alla loggia coperta “Mistral” di Savona dipendente dalla suddetta obbedienza massonica del generale Ghinazzi

3)    documentazione attinente alla posizione di Teardo presso l’obbedienza di Palazzo Giustiniani…comprendente Teardo;

4)    domanda di ammissione alla P 2 di Marco Folonari e Gianfranco Sabatini, recanti fra i referenti il nome di Teardo, provenienti rispettivamente  dagli archivi Gelli di Montevideo e di Castiglion Fibocchi;

5)    verbale di deposizione testimoniale di Teardo dinanzi al consigliere istruttore di Roma con tessera e lettere esibite;

6)    lettera di precisazione inviatami da Teardo il 31 gennaio 1983.

Cordiali saluti, on. Tina Anselmi.

LEGGI LA LETTERA  DI TINA NSELMI

L’INTERROGATORIO DI GHINOI, MAESTRO VENERABILE

Il 9 gennaio 1984, alle 16,40 (Teardo era stato arrestato il 14 giugno dell’anno precedente) davanti al giudice istruttore, Granero, assistito  dal brigadiere Giuseppe Corrado, compare il testimone, con l’obbligo di dire tutta la verità, secondo formula, Eraldo Ghinoi (deceduto il 20 agosto 1995).


E' il giorno dei funerali (primi anni '80) dell'avvocato Enzo Mazza, maestro venerabile e presidente Carisa, tra la folla molti "fratelli", ma anche colleghi, giudici, estimatori. In primo piano l'obiettivo di Salvatore Gallo ha ripreso l'allora presidente Teardo con l'amico Mario Vagnola.
<Sono nato a Genova il 21 luglio 1921 ed ivi residente…sono entrato nella società ATEX, già costituita, su suggerimento di Alberto Teardo che io conoscevo da tempo quando egli era entrato a far parte  del gruppo di Giuseppe Macchiavelli…avevo chiesto suggerimenti a Teardo perché intendevo impegnare parte della mia liquidazione di dirigente della Italimpianti
Ho sottoscritto una quota di 5 milioni…in un’occasione in cui mi trovavo a Roma per la mia attività di Gran Maestro aggiunto della Massoneria Italiana (Palazzo Giustiniani) fui accompagnato da un notaio o commercialista per la sottoscrizione…

...mi resi conto che le persone che si occupavano della ATEX, Marcello Borghi e Roberto Siccardi non erano assolutamente in grado per mancanza di professionalità di svolgere l’attività….La mia quota mi fu successivamente restituita da Mauro Testa, Massimo De Dominicis e Marina Zugnoni….Venni successivamente a sapere che l’ATEX funzionava  anche come CAD in Roma, cioè un ufficio di attività politica del gruppo Teardo….

Domanda – Ricorda se Teardo frequentava Enrico Manca  (ministro e poi presidente della Rai ndr) e quali i rapporti…

R – Effettivamente all’epoca Enrico Manca era ministro del Commercio estero ed è anche vero che era molto vicino a Teardo, ma nessuno mi parlò di collegamenti tra funzioni ministeriali del Manca e la costituzione della società ATEX

Domanda – Cosa può dirci di Franco Gregorio (alto funzionario della Camera dei deputati e della presidenza della Repubblica, all’epoca di Pertini e da questi subito allontanato alle prime notizie sullo scandalo di Savona ndr).

R Gregorio lo conobbi occasionalmente all’hotel Plaza….all’epoca ritrovo abituale di molti socialisti, compreso il ministro De Michelis. Gregorio mi fu presentato  da qualcuno del gruppo socialista savonese che non ricordo…ho conosciuto per il tramite di Teardo, Borghi, Siccardi, De Dominicis, Capello, Bordero, Testa, Amandola, Carrega ed Allosia; dei membri della famiglia Teardo conosco solo il nipote Giorgio Buosi incontrato negli uffici di Teardo della Regione e che cercava di sistemare…

Domanda – Conosceva l’esistenza dei Cad

R – Ero a conoscenza, oltre a quello romano, uno  era a Savona, l’altro a Genova  (un'altra sede pure a Ventimiglia ndr) in via De Sansoni. …Io partecipai ad un paio di riunioni…Quei locali sono di proprietà di un savonese ed ora sono occupati come sede di corrente dall’assessore Catrambone del Comune di Genova. Catrambone è di origine calabrese…


Aldo Chiarle, in via Pia, nell'inverno 1984, mentre si reca a Palazzo di Giustizia (allora Santa Chiara) con parenti di imputati del processo Teardo (foto archivio Gallo)

 Domanda – Cosa sa dell’appartenenza alla massoneria di Teardo

R – Nonostante la mia notoria appartenenza alla massoneria e le mie funzioni di livello elevate svolte negli anni novembre 1978, marzo 1982, ignoro nel modo più assoluto l’iscrizione di Teardo  a qualsiasi loggia massonica di Palazzo Giustiniani. …Subito dopo l’emanazione della legge Spadolini che poneva fuorilegge le associazioni segrete seppi però dal Gran Maestro Ennio Battelli che il Teardo era all’”orecchio del Gran Maestro”…mi fu detto dallo stesso Battelli.

 Domanda – Può chiarire il significato di “essere all’orecchio del Gran Maestro”…

R- Significava… che il Gran Maestro poteva iniziare direttamente il personaggio esonerandolo dalla cerimonia di iniziazione e non facendolo risultare da alcun piè di lista…

Domanda – Cosa sa del Gran Maestro Ennio Battelli….

R – Ignoravo che fosse residente ad Andora…ha avuto una carriera militare brillante con posti di prestigio a livello nazionale ed oltre…durante la sua carriera fu comandante della stazione radar di Capo Mele ed andato in pensione si costruì una villa ad Andora

Domanda – Conosce la famiglia Pallavicino di Andora… esattori in Liguria e proprietari di….

R – No, ignoravo che il Pallavicino fosse suocero del questore Arrigo Molinari, incontrato più volte a riunioni elettorali  del gruppo Teardo, sia a Genova, sia ad Andora…ignoro se Molinari frequentasse qualche loggia massonica.

Domanda – Ha mai avuto notizie della loggia Camea….

R – So dell’esistenza, non appartiene a Palazzo Giustiniani…mi tengo fuori da logge le cui attività non fanno capo al Grande Oriente d’Italia.

Un inciso, alla Camea risulteranno iscritti diversi savonesi, ma soprattutto genovesi e del Levante Ligure. Avvocati, giornalisti (anche noti), alti funzionari dello Stato. Una sede, come già pubblicato in altro servizio, fu a Ceriale…Tra gli aderenti anche un consigliere regionale in carica, già capogruppo in passato.

Domanda -  Cosa sa dei rapporti…per il deputatore  consortile del  Savonese…

R – Mi sono adoperato per un riavvicinamento tra Teardo, presidente della Regione, e l’Italimpianti…che era stata bruciata e non riuscì ad aggiudicarsi la gara d’appalto per il depuratore consortile di Savona e della Valbormida. C’era risentimento da parte dell’amministrastrore delegato Italimpianti, ing. Fulvio Tonich…mi ricordo in questo momento un’altra persona del gruppo Teardo, conosciuta in Regione, trattasi di Paolo Caviglia.

Domanda – Sempre a proposito di maestri venerabili, a Savona non conosceva altri… ad esempio Bolzoni….

R -  Bolzoni, certo, era maestro venerabile della loggia XX Settembre e so che è stato sostituito nella carica dopo il suo arresto…Conosco anche Aldo Chiarle, appartenente al gruppo Teardo ed esponente del giornale Liguria Oggi. 

Domanda -  E Angelo Benazzo

R – Lo vedevo in Regione al seguito di Teardo ed era nel consiglio di amministrazione della C.O.GE. MAR srl, i cui soci sono Andrea Biamonti di Albenga, imprenditore e figlio di comandante della locale Guardia di Finanza…(in seguito segretario provinciale del Pli ndr) e Werner Rivaroli…..

ADERENTI ALLA LOGGIA “Mistral”, elenco sequestrato il 28 novembre 1981:

Raffaele Giuffrè, Carlo Rondoni, Mario Marchi, Ugo Nicosia, Roberto Isacco, Lino Truffelli, Renato Antine, Giovanni Milesi, Augusto Accinelli, Antonio Schito, Bruno Giuliano, Giandomenico Bianco, Pietro Lagasio.

ADERENTI ALLA LOGGIA “FIGLI DELLA VITTORIA ITALICA”, agli atti risultano liste con nomi aggiunti e tolti dal 1976:

Enzo Mazza, PierGuido Vivani, Delfino Molino, Franco Bracco, Giuseppe Amico, Lelio Pedaggi, Stelvio Imassi, Francesco Pagliaruolo (in sonno), Mauro Ferro, Ettore Ghilardi, Giuseppe Renda, Piero Ratto, Carlo Centi, Antonio Benedetto Chirò, Enrico Brondi, Lorenzo Ivaldo, Franco Iacovacci, Angelo Nari, Giannino Bertelli, Massimo De Dominicis (in sonno dal 1 luglio 1978), Renata De Nicolai, Walter Musso, Maria Bianca Zino, Dario Alletto, Stefano Bosio (in sonno dal 1 luglio 1978), Giorgio Amico.

ADERENTI ALLA LOGGIA “SABAZIA” DI VIA GUARDA SUPERIORE

Atti relativi al 1981:

Enrico Albertazzi, Andrea Arena, Piero Beardo, Stefano Bonfiglio, Antonio Bonifacino, Erminio Bonino, Carlo Borreani, Renzo Brunetti, Paolo Calamaro, Carlo Cardente, Orlando Cerrato, Gianpaolo Cetra, Silvio Cornelio, Giuseppe Dadorone, Umberto Dainini, Angelo Farfazi, Ernesto Ferrara, Massimo Frumento, Aldo Gaspari, Ivo Gazzano, Aldo Ingaramo, Fortunato Labate, Giuseppe Lagasio, Gianpiero Mentil, Luciano Moretto, Andrea Mossotto, Iliano Noceto, Mario Noceto, Paolo Noceto, Bruno Ottonello, Mario Penè, Luigi Pollano, Luciano Precotto, Giacomo Puppo, Giorgio Saettone, Danilo Sandigliano, Aldo Saroldi, Mario Schneck, Mario Scotto, Agostino Siccardo, Piertommaso Tessitore, Giuseppe Vacca, Giorgio Vigliani, Paolo Zino.

 

(continua prossima puntata)

 

UN MASSONE DOC RECLAMAVA:

<NON SONO IN SONNO, MA IN ATTIVITA'>