COME FUNZIONANO I LABORATORI POMERIDIANI DI LINGUAGGIO
CINEMATOGRAFICO
Il percorso consiste nel proporre l’apprendimento della natura e della
sintassi del linguaggio cinematografico tramite una breve introduzione
didattica e una serie di attività pratiche finalizzate alla
realizzazione di un corto ideato, sceneggiato, girato e montato dagli
alunni partecipanti. Questa attività di laboratorio, oltre a soddisfare
l'interesse per l'utilizzo creativo della comunicazione audiovisiva,
permette loro di affinare sia le capacità espressive che quelle di
lavoro in un gruppo più eterogeneo rispetto alla classe di provenienza.
La specificità di questo progetto, rispetto ad altre realtà presenti
nella scuola italiana, è che anche la regia viene affidata a chi ha
maturato almeno due anni di esperienza all'interno del laboratorio,
dando ai ragazzi la possibilità di sentirsi realmente autori dei video
prodotti.
Inizialmente i partecipanti sono invitati a scrivere singolarmente un
breve soggetto in forma narrativa da proporre per la realizzazione del
corto. La proposta che ottiene il maggior numero di consensi viene
riscritta collettivamente in forma di sceneggiatura verbo-visiva. I
ragazzi apprendono così, che il linguaggio cinematografico nasce in fase
di scrittura, rigorosamente pensato in ogni inquadratura.
Conclusa la fase di scrittura, gli studenti sono impegnati come attori e
operatori nelle riprese, Le sequenze realizzate vengono controllate e
riversate su un PC opportunamente preparato e il montaggio definitivo è
eseguito dai ragazzi che hanno scelto di occuparsi della parte tecnica,
aggiungendo eventuali musiche di sottofondo scelte preventivamente.
Marco Braghini
responsabile progetto di educazione ai media
Istituto di 1°grado "Aycardi-Ghiglieri" di Finale Ligure
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