22 Ottobre 2008

“A Mongrifone
lavori ultimati
entro il 2009”

Ottimismo della società Centostazioni
dopo la ripresa del cantiere fermo da anni
ERMANNO BRANCA LA STAMPA
SAVONA
I dirigenti di Centostazioni, la società che si occupa del patrimonio immobiliare delle Ferrovie, promettono che entro il 2009 Mongrifone sarà rimessa a nuovo. L’impegno è di quelli solenni, annunciato con tanto di comunicato stampa alla presenza del sindaco Berruti, ufficializzato per di più nella Sala matrimoni del Comune. Dopo tre anni di lavori, interruzioni, riprese e ritardi, pare che il cantiere proceda con una certa regolarità al punto da indurre i dirigenti di Centostazioni a ipotizzare persino la fine lavori per l’estate 2009.
«Ad oggi sono stati completati la parte strutturale della nuova pensilina esterna (lato piazza Aldo Moro), la nuova cabina di trasformazione elettrica e il quadro elettrico - afferma Centostazioni -. Risultano realizzati al 50% gli impalcati strutturali adiacenti alla biglietteria. E’ stata avviata la costruzione dei locali commerciali, la demolizione delle vecchie strutture, la costruzione dei pilastri al piano stradale. Sono in via di completamento il comparto tecnico interrato che comprende la vasca antincendio, il locale degli impianti tecnologici, oltre alle opere di rifacimento dei vetri della facciata, necessari per mettere a norma la stazione».
La visita al cantiere, rivela che il cantiere dell’associazione di imprese Arcovent-Codigest che si sono aggiudicate l’appalto da 2,6 milioni di euro, è in pieno svolgimento. Al lavoro ci sono una decina di operai impegnati nelle demolizioni e nelle opere di carpenteria per la costruzione delle nuove strutture. Della vecchia stazione conosciuta dai savonesi, infatti, rimarrà ben poco al di fuori dell’involucro esterno firmato dall’architetto Nervi. La nuova stazione sarà improntata alla filosofia che ispira i terminal aeroportuali, con vasti spazi aperti, sale di attesa, angoli commerciali, aree di servizio. L’accesso principale alla stazione sarà da piazza Aldo Moro. Il terrapieno è stato svuotato e qui saranno costruiti due scaloni simmetrici e due ascensori da cui si accederà al piano dove si trova la biglietteria che però verrà spostata sul lato opposto (verso le Ammiraglie). In stazione si potrà arrivare passando anche dagli attuali varchi laterali e verranno creati anche nuovi collegamenti sia dal terminal dei bus, sia dalla pensilina superiore.
Il successo della ristrutturazione dipenderà tuttavia anche dalla risposta degli imprenditori del commercio: «Stiamo rimettendo a nuovo le stazioni creando ambienti ospitali e luminosi - affermano gli architetti di Centostazioni Giorgio Pennestri e Diego Capoano -. La filosofia generale è quella di creare stazioni in grado di mantenersi da sole, grazie alla gradevolezza degli spazi commerciali, che non siano più un peso per lo Stato». Una filosofia che per il momento non ha fatto proseliti al piano terra, dove gli spazi commerciali resteranno vuoti.