Un giorno sì e l’altro pure al centro di uno
scontro. E dire che i sindaci dovrebbero….
Corri… Melgrati corri…
Alassio stravede per te. Ecco perché!
Ha battuto Vaccarezza che deteneva il recordman delle
polemiche e dei “contro”, con 197 dichiarazioni di fuoco ai giornali contro Prodi,
contro le tasse, contro Burlando, contro Bertolotto, contro il Pd, contro il
vescovo, contro e ancora contro...
a cura de “Il Conte” autore di “Trombette&Violini”*

Il Sindaco di Alassio Marco Melgrati |
Alassio –
C’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Dall’ “Isola dei famosi”,
nel suo caso “fuochista”. E’ il sindaco più amato e votato dagli
elettori alassini, ha superato squisiti e popolari galantuomini, come il
rimpianto dottor Dino Grollero. Il medico alassino è stato di
sinistra, non si è mai “convertito”, sempre coerente. L’architetto,
invece, in gioventù era monarchico, poi democristiano, dunque leghista e
(per ora) di Forza Italia, edizione ultima
Popolo della Libertà.
Titolo di merito assoluto aver stracciato, al termine
della campagna elettorale, il “rivale” del centro-sinistra, il
moderatissimo (già democristiano di sinistra) Giancarlo Garassino,
ingegnere, con un passato di lungo corso da presidente dell’azienda di
soggiorno negli d’oro di Alassio, di assessore e consigliere regionale.
Ex presidente della Valtur e qualcos’altro, sempre di spessore.
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Celebriamo le gesta di Melgrati (ballerino ed
intrattenitore insostituibile, ricercatissimo, per ricorrenze ed
anniversari, meglio se di big; ricordate i fuochi d’artificio di una
“figlia di papà” di cognome Orsero?, quando chiusero addirittura
il lungomare?) accorciando i tempi del susseguirsi di eventi.
27 luglio 2008:
IL corrispondente del Secolo XIX,
Luca Rebagliati, fa il suo lavoro con scrupolo e racconta cosa è
successo ai tavoli e tra i commensali, una serata in discoteca presente
“re Scajola”. Il duo Marco e Claudio si salutano con
indifferenza? Ognuno al suo tavolo. E’ crisi? Macchè. Ha spiegato il
sindaco amatissimo dai concittadini: <Il fatto che alla festa azzurra io
e la coordinatrice Preve (figlia dell’ex avvocato Dc, Angelo
Preve, benvoluto ndr)
fossimo ad un tavolo diverso da quello di Scajola è spiegato
dalla presenza al medesimo tavolo di numerosi ospiti ed amici miei e di
Emanuela Preve, tanto è vero che tutti assieme abbiamo poi
proseguito la serata fino alle ore piccole>. E la “cerimoniera” per
l’occasione, Preve, conferma: <Melgrati ha avuto nel
presentare il ministro Scjaola parole di stima e cordialità
ampiamente corrisposte dal ministro….Marco è sempre stato a
disposizione del partito…
E il “partito azzurro” savonese, ponentino ligure, di
feste se ne intende. I giornali tra discoteche, piazze e ville, ne hanno
descritto una mezza dozzina. Alla faccia della crisi economica, del
tirare la cinghia di migliaia di famiglie, dei patemi per i mutui.
Delle sofferenze nascoste tra tanti muri famigliari. Privazioni,
rinunce, sacrifici inenarrabili per arrivare a fine mese, far quadrare i
conti di negozi, bar, pizzerie, ristoranti, alberghi, piccole aziende.
Pensionati al minimo.
Qui, nella Baia del Sole,
l’allegria ed il benessere “collettivo” sono di casa. Nessuno si
annoia. La “vie en rose” è “tra noi”, venite per scoprire tutta
la bellezza dei “bamboccioni”, dei “figli di papà”. Di chi paga le
tasse.
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![[alassio.jpg]](http://3.bp.blogspot.com/_nuEuie40KGI/R8bb57hrTwI/AAAAAAAAFFY/gc5yVzi7jWg/s1600/alassio.jpg) |
18 gennaio 2008-
Un passo indietro, ma per parlare di un argomento più tetro, di
rifiuti e termovalorizzatore. Il nostro Marco Melgrati
propone, con suon di tromba, ed il dovuto risalto dei giornali, di
“dichiarare guerra ai rifiuti” realizzando un termovalorizzatore
sulla riva del rio Furioso, comune di Alassio, ma sul
versante di Villanova (pensate che qui si trova l’unico hotel
della catena “Ralais&chateaux” del ponente (due in Liguria),
meno di 450 in tutto il mondo. |
E’ il Meridiana, di Garlenda,
famiglia Segre-Zunino, ignorati dalla categoria-associazione,
ma tra i pochi professionisti rimasti in attività, nonostante
ostacoli e difficoltà di ogni sorte.
Il teoria la proposta di Melgrati è
coraggiosa, controcorrente (nessuno vuole sul proprio territorio
discariche ed impianti di smaltimento), si propone di arrecare utili
e contropartite per le famiglie e le aziende alassine. Con sconti su
energia e raccolta rifiuti solidi urbani. In cambio del
termovalorizzatore.
Ma ecco il fuoco di sbarramento. Inizia Mimmo
Filippi, geologo di Rifondazione comunista, conoscitore per
motivi professionali del suolo alassino, assessore in provincia.
Proposta che Filippi respinge senza indugi al mittente.
Poi è la volta di Domenico Cassiano, un
moderato, sindaco di Villanova: <No grazie, semmai si faccia
più raccolta differenziata…>. Meno diplomatico e senza troppi peli
sulla lingua il più longevo e famoso Pietro Balestra, ex
sindaco Dc, ora vice, presidente tenacissimo dell’aeroporto, in
quota al trasfuga dal Pd, Marco Bertolotto: <Venga
l’architetto Melgrati a respirare diossina ed altre
emissioni>. Carlo Tonnarelli, consigliere verde di Albenga,
va al sodo: <Melgrati? Un campione nelle sparate….un
cittadino di Alassio produce quattro volte più rifiuti di un
tedesco, si faccia più separazione .. e al massimo si pensi a
dissociatori o gassificatori di ultima generazione>.
Anche Giuliano Mele, sempre prudente nelle
parole, primo cittadino di Garlenda: <Non boccio nessuno a
priori, neppure la proposta di Melgrati che va discussa ed
approfondita, ma installare un impianto di termovalorizzatore in una
zona di alto valore
paesistico e a pochi metri dal golf, mi pare davvero troppo
azzardato…>.
Povero Melgrati. Che fine ha fatto…hai
rinunciato? Alassio ha smesso di “produrre” rifiuti? Povera
tenacia…non abita qui.
25 settembre 2008 -
Altra tegola, piovono saette sul
martoriato Grand Hotel, sull’apertura sempre rinviata.
L’architetto- sindaco si è impegnato molto, non ha torto. Ma non è
riuscito a scongiurare, quasi in arrivo, una serie di pasticci. Di
errori, anche da parte di una proprietà con qualche problemino di
troppo. Era persino quotata (la capofila) in borsa, poi è successo
il peggio. Default. Tutto sulle spalle larghe di Marco, ad
Alassio. Tiri da una parte e qualcuno “scappa” dall’altra. Il
Secolo XIX spara un titolo impietoso: <Lo ha deciso la
commissione edilizia, per il Grand Hotel né sanatoria, né
dissequestro….restano abusivi i garage, il centro talassoterapico ed
il locale ricavato sul tetto. La conclusione dei lavori slitterà
ancora>.

Gerry Delfino, il libraio-editore di Albenga |
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C’è da piangere, ma anche da ridere,
quando Trucioli Savonesi metterà insieme tutti gli articoli
pubblicati sul Grand Hotel e soprattutto le
dichiarazioni, le prese di posizione. Annunci su annunci. A
proposito sapete che Gerry Delfino, il
libraio-editore di Albenga, ha trovato il primo
progetto, presentato a Genova, quando fu costruito il Grand
Hotel! Lo custodiva un’antica e gloriosa famiglia di
Alassio.
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1 ottobre 2008
- Come se non bastasse
Il Secolo XIX, sempre diligente, rincara la dose dei
dispiaceri a Melgrati: <Grand Hotel, l’impresa ora
chiede i danni…la pratica per la regolarizzazione
amministrativa è ferma e si può parlare di inerzia del
Comune…quantificare i danni fa venire i brividi… milioni e
milioni…>.
3 ottobre 2008 –
Finalmente un po’ di buonumore, ogni tanto ci
vuole. Ci pensa ancora lui, Da morire dal ridere. Il Secolo XIX:
<Melgrati vieta il “velo”, Il Corono non lo impone>.
Il primo plauso arriva dall’ex sindaco e già senatore
leghista-ragazzino, Roberto Avogadro: <Ha vinto lo spirito
leghista, il fatto che Melgrati abbia
emanato l’ordinanza
sottolinea come la componente leghista della maggioranza
consiliare abbia una positiva influenza sul sindaco>.
Ad Alassio, Melgrati ha già al suo attivo
il divieto di consumare bevande alcoliche nelle aree verdi pubbliche
(ci sono?) e luoghi pubblici, esclusi pubblici esercizi e
pertinenza. E’ vietata la diffusione sonora nei luoghi pubblici, E’
vietato bivaccare abusivamente nelle aree pubbliche e private.
E’ vietato l’assembramento in luoghi pubblici o l’occupazione
abusiva con manufatti che costituisca alterazione al decoro urbano….
Alassio,
insomma, che tutela quel decoro in gran parte custodito solo nella
virtuosa Alto Adige (provincia di Bolzano). Ormai non curano
neppure il verde delle aiuole,
accade quasi ovunque in Riviera e le aree curate con fiori
e…sono davvero un
fazzoletto. A proposito in quale condizione si trovano le aiuole di
Alassio, da ponente a levante? Controllate e poi fateci
sapere.
28 settembre 2008 –
Altro piccolo passo indietro. Il Secolo XIX
continua a dare dispiaceri al bravo melgratino. Titolo: <Alassio
ha i conti in rosso, a rischio spese ed assunzioni>. I pompieri
gettano acqua sul fuoco, Fabrizio Calò, assessore al
Bilancio: <Nessun problema, non paga pantalone, spendiamo tanto in
estate per il turismo, ma ora possiamo risparmiare>. Si viene a
sapere che la Corte dei Conti ha bocciato la spesa fuori bilancio
della stampa e diffusione per la “Guida al piacere”,
voluta dal Pino Macellano, messo un po’ in disparte. Proprio
lui che si è sempre trovato a proprio agio a far la “primadonna”.
Sarà un incompreso.
In tempi di crisi che c’è di meglio, che darsi
alla gioia con i soldi pubblici!
5 ottobre 2008 –
Questa volta è La Stampa a dare un
dispiacere al Marco “sigarone”: Titolo: <Avviata una causa
privata ad Alassio. Soffitta al centro di una diatriba tra
sindaco-architetto e funzionario. Udienza rinviata a giugno 2009 per
il progetto del primo cittadino. L’avvocato del Comune
ed il sindaco Melgrati si fronteggiano in tribunale ad
Albenga per un sottotetto nel palazzo del cinema Ritz. A
scatenare l’offensiva giudiziaria contro l’architetto Melgrati
è stato l’avvocato Simone Contri, funzionario comunale
responsabile dei servizi generali dell’ufficio legale….>. L’amico
Antonio Ricci potrebbe raccontarla come “promozione alassina” su
Striscia la notizia, ma giocando in casa meglio evitare di
infierire su queste “gaffe” davvero sorprendenti.
Che finirà, come tante altre, nel dimenticatoio.
Tiene duro Il Secolo XIX: <Il progettista
del recupero del sottotetto è Melgrati, primo cittadino
trascinato davanti ai giudici per rispondere di falso ed induzione
all’errore di pubblico ufficiale>. Cosa volete che sia! Tanto che il
sindaco replica: < Tutto regolare a parte un errore di trascrizione,
il mio legale è l’albenganese Franco Vazio (vice sindaco di
Albenga ndr) che ha chiesto una perizia al giudice Laura
Russo>.
5 luglio 2008 –
Parliamo di cose più allegre. La Stampa
ci diverte col titolo: <Melgrati “naufrago” per promuovere
Alassio, il sindaco superstar al casting per tentare di andare
sull’Isola dei famosi>. Ottima idea per una città che trasuda di
gioie, di parcheggi ed infrastrutture viarie. Col “cemento
selvaggio” da sempre tenuto a bada.
1 agosto 2008 –
In azione ancora i guastafeste.
Il Secolo XIX con l’indomabile Luca Rebagliati,
titolo: <Per la magistratura è lottizzazione abusiva. Di nuovo i
sigilli e rischio di confisca al residence S. Rocco. Una
telenovela fatta di sequestri e ricorsi che dura da quattro anni.
Tra i coinvolti anche Marco Melgrati>.
Peccato che l’ottimo cronista-corrispondente non
disponga della storia in origine. Se la faccia raccontare. C’è un ex
buonanima… accusato di corruzione e abuso…, un ex big buonanima
dell’imprenditoria pietrese che nel corso di una perquisizione alla
cassaforte gli scoprirono un malloppo di… e appunti…sconvolto fu
colpito qualche tempo dopo da un ictus dal quale non si riebbe
più….fini per far buon viso a cattiva sorte e tacere…tacere…tacere.
Consigliato da un ottimo avvocato.
7 settembre 2008 –
Argomento assai più leggero, da diversivo.
La Stampa titola: <Sequestrata la Smart al sindaco, non
era in regola con la revisione. Lui si scusa, ma non andrà a piedi,
girerà con la sua fiammante Jaguar>.
20 agosto 2008 –
Il nostro campione non finisce di stupire.
Anzi, il botto. Il Secolo XIX titolo: <Melgrati sulle
orme di Cacciari, via da Alassio gli ambulanti con
borsoni>. Il sindaco: <Sulle spiagge e sul lungomare non vedrete più
“vu cumprà”. Ho dato
severe disposizioni, non mi faccio prendere in giro>.
23 ottobre 2008 –
La Stampa con Angelo Fresia ricorda ai
lettori distratti che : <L’architetto Melgrati “attacca”
Albenga. In ballo il progetto da lui firmato e bloccato dal
Comune per gli appartamenti nell’ex convento delle Orsoline a San
Fedele>. Melgrati dichiara: <Quattro anni fa abbiamo
presentato il primo progetto, in quella occasione i funzionari
comunali ci dissero che
la villa non si poteva frazionare, ma solo trasformare, mentre la
parte centrale e l’ala nuova erano frazionabili. …venti
alloggi in aggiunta ai 65 già previsti…ci è stato chiesto un
piano di recupero, già approvato dalla Sovrintendenza….poi case
convenzionate, parcheggi, percorso verde, asilo…ma cosa vogliono
questi signori del Comune di Albenga, che ci mettiamo a novanta
gradi>.
E aggiunge Trucioli: godere…godere….e far godere.
Le malelingue assicurano che il più soddisfatto di
questa durissima presa di posizione del sapiente e coraggioso
Melgrati, sia stato il suo difensore di sempre, Franco Vazio,
big del Pd del
Ponente, che crede nelle opere buone che il suo assistito ha sempre
dimostrato di sapere fare. Opere buone appunto, come può confermare
e testimoniare il parraco di Sant’Ambrogio di Alassio, don,
monsignor, Angelo De Canis che di Marco è un convinto
ammiratore per tutto il bene che ha fatto e sta facendo tra i suoi
parrocchiani. Non dice
bugie. Andrà dritto in Paradiso. Non dovrà neppure passare per il
Purgatorio.
A cura de il Conte, autore di “Trombette&Violini”
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