COMUNE LA VENDITA AI PRIVATI BLOCCATA IN ATTESA DI CHIARIMENTI

Ex S. Paolo, recupero a rischio
[FIRMA]ERMANNO BRANCA LA STAMPA
SAVONA
L’operazione vecchio San Paolo è a rischio. Proprio ora che si stava per perfezionare la vendita ai privati, è venuta alla luce una lettera della Sovrintendenza che consente l’alienazione dell’immobile a condizione che il piano terra e il primo piano siano destinati a funzioni pubbliche. La lettera era stata inviata all’Asl (come ente proprietario dell’edificio) la scorsa estate ed è emersa dagli archivi solo ora che si stava perfezionando il passaggio alla cordata di imprenditori privati che dovranno ristrutturare l’immobile: Dellepiane, Bagnasco, Ferrero e Barbano. Un colpo a sorpresa che sicuramente fa naufragare i progetti del Comune che aveva inserito i 2 mila metri residuali di uffici nel piano di dismissione degli immobili ma che rischia anche di bloccare l’intera operazione.
I privati avevano infatti partecipato all’asta per la vendita e la ristrutturazione dell’ex ospedale pensando di avere solo vincoli sul rispetto delle caratteristiche architettoniche dell’immobile. Il progetto originario prevedeva che il piano terra venisse destinato al commercio, il primo piano ad uffici privati e pubblici (Asl e Comune), il terzo e il quarto che sarà aggiunto ad appartamenti. Il fatto che due interi piani siano vincolati a destinazione pubblica,fa scendere il valore dell’immobile e rimette in gioco anche la sostenibilità economica dell’intervento. Ora Comune e Asl chiederanno chiarimenti alla Sovrintendenza per verificare la corretta interpretazione della lettera che lascia comunque pochi margini di dubbio sull’utilizzo del primo piano che dovrà per forza restare pubblico. L’Asl ha già risolto il problema decidendo di trasferire al San Paolo tutti gli uffici. Il Comune invece dovrà rivedere i piani per la dismissione del patrimonio.