Ma come! Ancora la piazza! (Chiamate l’esorcista!)
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Abbandonati da tutti: in primis dai partiti, ma anche dai sindacati che, per
loro natura ,capiscono ben poco della specificità della funzione docente e
che si sono sempre e soltanto occupati (talvolta anche con ottimi esiti, ma
da tanto, tanto tempo non più!) di remunerazioni e di nuovi posti di
lavoro,comunque ricavati. |
Il Presidente della Repubblica, molto saggiamente, consiglia
autorevolmente a non tener duro sui “no” e basta.
Le questioni poste dalla scuola ( e dalla sanità, i due indispensabili
strumenti di formazione e di conservazione dei valori di vita) sono
certo assai gravi. Magari si risolvessero a colpi di computistica
commerciale come fa gelmini! C’è ben altro! Ne va della formazione
giovanile, che è indispensabile, che è fornita dalla classe docente con
la collaborazione di altre agenzie formative (famiglia,società sportive
e, perché no? organizzazioni politiche giovanili: ben vengano, se
democratiche!), classe docente che oggi passa davvero un brutto quarto
d’ora.
Scuola come Alitalia: ritardi su ritardi che si accumulano per decenni,
con flebili lamenti e con “laissez passer” continui, fino…alla svendita
pressochè sottobanco.
Tutti compromessi; riconosciamolo, anche dalla parte….del cuore! La
scuola avrebbe avuto bisogno di competenti, ai vertici e anche noi ci
abbiamo messo….i “nostri”. Abbiamo riempito i ministeri di ispettori (e
nessuno mi ha mai spiegato a che cosa siano utili: quando li ho visti
all’opera….tutto come prima o gestione verticistica), abbiamo voluto i
“nostri” presidi (pardon!”dirigenti scolastici”); abbiamo speso risorse
in “progetti” (!!!), in creazione di “poli”
e simili fantasticherie; non abbiamo sorretto riforme come quella
di Berlinguer per l’insegnamento della storia del Novecento, blindandola
a tempo e non abbiamo spazzato via i pericolosi rimasugli della riforma
Moratti,nata da bassi criteri di computistica finanziaria (tanto chi ha
denaro,le buone scuole se le paga!). Hai voglia ad elencare lacune,
anche dalla parte del…cuore!
Scuola e sanità non dovrebbero avere “politici” al vertice,ma
competenti! Uomini di scuola e di medicina, perché sono enti così
necessari che il loro bilancio non può mai essere ristretto su
funzionalità, ma soltanto, e doverosamente, su sprechi. A ripianarlo,
deve provvedere il prelievo fiscale, che in Italia non è certo indolore,
almeno per chi non paga avvocati per sfuggirlo e li fa….senatori! |
![]() Il ministro Gelmini |
Non si va ai vertici del Ministero della Pubblica istruzione con riga e
squadra, ma con idee ed ambizioni formative concrete ed esperte;
altrimenti, si faccia il prezioso silenzio degli incompetenti e si vada
a fare ciò per cui siamo nati.
Non si taglia il tempo pieno nelle scuole elementari quando ormai, in
tutte le famiglie, anche la mamma lavora e deve, in qualche modo (beati
coloro che hanno genitori o suoceri vicini ed arzilli!) provvedere al
bambino che tutta una cultura ha sollecitato a far nascere (e ogni
nascita è sempre un acquisto sociale). |
Non si cancellano alla cieca scuolette di paese,tanto,tanto formatrici e
necessarie! (don Milani insegnava in un borgo fuori dalle carte
geografiche e ad una manciata di ragazzi: ne fece degli uomini
completi!).
Non si lascia affogare l’istruzione tecnica infoltendo fino alla pazzia
le classi residuate dallo spoil dei docenti: trentacinque ragazzi
comunque “accorpati” non possono profittare di laboratori a posti
limitati!
Non si risponde al disagio in piazza offendendo:”Non avete capito!”Pagliaccerie
da Sessantotto!” “Sinistra mestatrice!” e,peggio,l’ultima che ho sentito
da gentil (!!!) bocca di ministro: “Perché protestate,voi liceali?Eppure
non vi ho colpiti poi tanto!”
Eccoci, al punto: scompaia la scuola di chi se l’è conquistata da poco
più di una generazione:soprattutto l’istruzione tecnica (tanto non
devono mica “pensare”,i ragazzi “tecnici”! Se pensano,c’è il rischio che
non sentano le sirene del consenso bulgaro (sempre quello di prima!). E
poi, basta la subcultura delle tre “i”. Non vorranno per caso mandare
figli e nipoti, come il presidente del consiglio,alle scuole steineriane!
Si deprima l’istruzione professionale,regionalizzandola col pretesto che
ogni zona ha specifici economici bisogni di manodopera) e si ricrei
l’antico irriproponibile oggi “Avviamento”
Si tengano gli alunni immigrati a bagno maria in classi-tutte-di-loro,in
attesa che così,senza interazioni coi loro simili cittadini,maturino
come avveniva per Bilbolbul o per faccetta nera alla vista delle nobili
armi degli italiani!
Altro ci sarebbe da dire,ma avviamoci a concludere con qualche
osservazione che vorrebbe tanto essere smentita non soltanto sentendomi
dire,da viale Trastevere,che “non capisco” e che lo faccio apposta a non
capire perché sono dispettoso e….comunista residuo.
a)
tagliare i costi del personale può
anche esser cosa buona e giusta se la ratio ispiratrice è corretta.ma
perché non comprendere nel gruppo i ministeriales (ve la ricordate
l’impudente che scelse la prova-Montale alla recente maturità? Quanta di
quella gente,sopravvissuta sempre e comunque a tutte le politiche
spazzolature,ha dei costi proibitivi? Quanti enti inutili o declassati
per l’incipiente e corrosiva povertà intellettuale che ha,naturalmente
dico, invaso aule e cattedre albergano “elefanti” che sarebbe (sarebbe
stato!) indispensabile congedare? Vorremmo che la computista-ministro ci
desse pubblico rendiconto di queste spese,insieme al “disastro”
economico delle “scuolette” che tiene tanto a chiudere!
b)
E’ uscito un numero speciale della
rivista “Italianieuropei” (D’Alema) sulla scuola e l’ho divorato con
sconcerto.Nell’elencare i saperi,giustamente si citano il linguistico,
lo scientifico, il matematico, il classico, il filosofico, lo storico e
l’artistico. Bene. Chapeau! E il sapere giuridico-economico? Quello no?
E’ riservato a chi? E brava, la parte…del cuore! O è bene che si
obbedisca,altrimenti se il cittadino-non-più-suddito capisce cosa vuol
dire “lodo” o che cosa ci hanno fatto togliendoci anche il diritto alla
preferenza scritta da noi sulla scheda,c’è pericolo che firmi qualche
referendum non politically correct. E poi,si può sempre rimediare
tirando fuori, sempre dalla borsa del passato, il libriccino
dell’educazione civica da dare a chi insegna lettere (non certo a
laureati specifici) da usare nei quarti d’ora in calce al programma di
storia.
E se lo dice D’Alema, figuriamoci se
gelmini non ci corre a nozze! Salvo poi definire i casinisti volgari
allo stadio di Sofia non fascisti (è vero, perché il fascismo a scuola
si studia, finito Berlinguer, di scivolata) ma teste vuote, con fare
liberatorio! Dante
metterebbe certo quei ragazzacci nel basso,basso inferno, ma darebbe a
certi predicatori le pesanti cappe degli ipocriti. |