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Albenga/ Quaranta giorni di fuoco per un progetto pubblico-privato

I protagonisti di un “delitto” sventato

Ricci, quando “diffamare” è un dovere

 L’”onore” e la “dignità pubblica”: storia di torri, mangia mangia e…

                      di Luciano Corrado  


L' architetto Guillermo Vasquez Consuegra con Franco Bellenda

Albenga – Gentili lettori/navigatori di Trucioli Savonesi e Uomini Liberi, per una migliore trasparenza ed una corretta informazione ci pare giusto fornirvi argomenti e documentazione sulla brutta storia delle “sventate” “Torri di Albenga”. Un suicidio o un delitto ( sventati, mancati) ai danni della comunità albenganese? Ecco le tappe salienti vissute attraverso le cronache dei giornali e della televisione.
 Traetene, se ritenete utile, le conclusioni. Segnatevi sul taccuino nomi e cognomi. Prese di posizione e dichiarazioni.  Riflettete, a vostro piacere, sull’epilogo finale. Il processo in tribunale. Sarà impugnato? Passato quasi inosservato. In sordina, in punta di piedi. Senza reazioni pubbliche.

Ma chi voleva (o non voleva) fortissimamente le “Torri ad Albenga”? Non è rimasto più nessuno, anzi, scusate, uno solo. Il grande vincitore di una partita che poteva vincere soltanto lui, Antonio Ricci. Il suo grande coraggio. Per ora grazie da Trucioli e Uomini Liberi. Ringraziamo (a buon intenditor…) anche chi vorrebbe essere dimenticato e cammina tranquillo per strada. Amministra la cosa pubblica. Ha perso la faccia?  Non sta a noi dire se una certa politica ha perso definitivamente l’onore. Di male in peggio, senza limiti e senza decenza.

7 APRILE 2007 – Il Secolo XIX con Luca Rebagliati. …Un architetto spagnolo firmerà il grattacielo da 60 metri. Un progetto ambizioso, come nella vicina Savona “ridisegnata” da Bofill. Per realizzarlo arriverà Guillermo Vasquez Consuegra dell’Università di Siviglia, chiamato da Arte per riprogettare e trasformare il vecchio ospedale, per finanziare il nuovo S. Maria di Misericordia. L’assessore Vincenzo Damonte: sappiamo di avere a che fare con una grande firma della progettazione…ci piacerebbe che oltre all’uso abitativo ci fossero uffici ed un albergo per essere una risorsa per la città.

8 APRILE 2007 – La Stampa  con Angelo Fresia…Arte, l’ente pubblico, è presieduto dall’albenganese Mauro Testa, segretario ingauno dei socialisti e sindaco di Albenga negli anni ’70 e ’80, gestirà la trasformazione e la vendita del nosocomio…la nuova costruzione avrà una cubatura di 20 mila mc ed una superficie di 7 mila mq…La proposta di edificazione a ridotto delle mura romane ha fatto infuriare Carlo Tonnarelli, consigliere comunale di minoranza e portavoce dei Verdi: sono assolutamente contrario…Vincenzo Damonte, assessore all’urbanistica, sotto il grattacielo serviranno almeno 200 parcheggi, la parte vecchia dell’ospedale su Piazza del Popolo dovrà rimanere intatta. Proporremo alla Soprintendenza di realizzare un Museo di Albenga antica al secondo e al terzo piano dell’ospedale che rimarrà integra…

11 APRILE – Il Secolo XIX con Daniele La Corte…Al posto del Santa Maria della Misericordia sorgeranno quattro torri, oltre 40 mila metri cubi, cambieranno il volto della città. Il vecchio ospedale, sopra l’attuale pronto soccorso, verrà abbattuto ed affidato ad Arte, l’agenzia ex Case Popolari, ..l’altra parte del nosocomio quella che gravita sulla ex farmacia, verrà consegnata al Comune  a fini pubblici…Le antiche torri di Albenga continueranno ad essere simbolo di una storia millenaria….l’architetto Consuegra ha assicurato al Secolo XIX che l’opera si integrerà senza problemi con i centro storico e con il verde di Piazza del Popolo e la modernità del Ponte Viveri…il progetto, secondo l’urbanistica spagnolo  che ha già visitato due volte Albenga non sovvertirà le sue bellezze naturali, il suo status di città monumentale.

Antonio Ricci

La costruzione di un albergo di lusso rilancerà il turismo di Albenga che avrà un’immagine nuova facendo convivere il passato, col presente ed il futuro. Vincenzo  Damonte: Devo ammettere che è un’opera entusiasmante. Franco Vazio, vice sindaco: Un’opera interessante ed affascinante, anche se occorrono delucidazioni. Con un progetto del genere possiamo pensare veramente ad una rivoluzione che ci permette di guardare al futuro con grande tranquillità e consci di recuperare spazi importantissimi>.

Il giornalista scriveva: <A tutti piace l’idea di verde trasformata, senza penalizzarla, una delle zone più caratteristiche>. Ancora Damonte: <La città cambia e riconquista il suo patrimonio>.

12 APRILE – Il Secolo XIX con Daniele La Corte.  <L’idea di veder nascere quattro torri a ridosso del centro storico lascia qualcuno perplesso, ma moltissimi sono entusiasti>. Vincenzo Damonte…mi auguro che il progetto vada avanti, per Albenga rappresenta un passo importante senza il quale non possiamo immaginare un future dalle basi economiche ancora più solide delle attuali.

20 APRILE – Il Secolo XIX con Franco Bellenda…ultimati i lavori del nuovo ospedale…eseguito il trasferimento dei pazienti, il vecchio immobile diventerà di proprietà della Società Progetto Ponente srl. Una società con maggioranza di capitale pubblico (51 per cento dell’Arte Savona, ovvero ex Iacp ed il 49  per cento della società Geo sr). Tutto ciò in conseguenza di un preliminare d’acquisto del 20 novembre 2003 con Impreuro-Demoni, aggiudicataria dei lavori del nuovo ospedale alla quale l’Asl  2 ha conferito tale immobile, con altri di Alassio e Cisano, a parziale pagamento delle spese di costruzione… L’operazione nuove Torri consentirebbe di restituire gratuitamente al Comune tutta la parte storica dell’immobile a fronte di riconoscimento di volumi integrativi… L’alternativa confermerebbe l’attuale volumetria ed estetica senza alcun miglioramento per la città. ..Si tratta di una proposta che potrebbe inserirsi positivamente in un contesto di notevole pregio storico ed urbanistico…

 

22 APRILE – La Stampa con Angelo Fresia. Antonio Ricci, il papà di Striscia la notizia, ritiene l’intervento un atto di terrorismo peggio dell’11 settembre. Le quattro torri sono un insulto alla città. Il più illustre degli inaguni è pronto a guidare la mobilitazione. E spiega: <Pensare di costruire 4 torri di 80 metri nel centro storico è un atto di terrorismo…la storia di Albenga e l’amore degli albenganesi per il loro centro storico verranno segnati d’autorità con una cosa brutta…si snatura tutto per centinaia di anni…chi vuole vedere i grattacieli va a New York non ad Albenga…. Chi ama Albenga non può non provare un moto di ribellione e rabbia per quello che si cerca di fare. Solo l’idea è una cosa vergognosa. Il Centro storico di Albenga è una bella torta con la panna. Se i grattacieli saranno costruiti sarebbe avere una bella torta con la panna con una cacca in cima. Bisogna mobilitarsi contro queste cose. Ormai c’è una trasversalità dei comitati d’affari alla quale bisogna porre un limite con la trasversalità delle persone che non accettano questi scempi… 


Il sindaco Tabbò

 

22 APRILE – Il Secolo XIX con Luca Rebagliati… L’ironia di Ricci…Avremo le torri dei Mangia Mangia…un atto di terrorismo nei confronti della storia millenaria di Albenga. Il sindaco Tabbò…esamineremo il progetto con estrema attenzione assieme agli albenganesi

24 APRILE – La Stampa con Angelo Fresia…Pier Franco Guagleni presidente nazionale del centro cultura Pannunzio loda la presa di posizione di Antonio Ricci ed obbliga tutti quelli che amanano Albenga ad uscire dal silenzio e dalle mezze verità…abbiamo telefonato a Vittorio Sgarbi per avere il suo sostegno in questa battaglia di civiltà e la la salvaguardia di Albenga; manderemo anche il dossier al ministro Rutelli. Tullio Giglione consigliere comunale dice: è sconcertante perché Ricci vive ad  Alassio e ha speso 9 milioni di euro per comprarsi la casa, mentre ad Albenga non ha nessun interesse…perché non investe nel nostro centro storico…

25 APRILE – La Stampa con l’inviato speciale Mario Baudino…per Antonio Ricci, creatore di Striscia la notizia queste torri del magna-magna sono un atto di terrorismo…E’ la tecnica di Vanna Marchi, ti rivolgi ad un architetto esotico anziché al mago Do Nascimento, ma il gioco è lo stesso…> Il sindaco Tabbò: <Non c’è niente di deciso, siamo alla fase preliminare…>.

25 APRILE – La Stampa con Angelo Fresia: <…Duro attacco del consigliere Gianni Ballabio, esponente dell’Ulivo, contro le speculazioni edilizie…cosi pure Rosa Bellantoni e  Giuseppina Terrazzani hanno espresso parere negativo al progetto delle nuove torri…Tabbo e il vice sindaco Vazio hanno invece difeso il progetto…Andrea Lamberti, Italia Nostra,  definisce le torri uno stupro, la solita speculazione… Rosy Guarnieri…plaudo alle considerazioni di Tonnarelli che interessano tutta la città. ..Alberto Delfino…Il sindaco è alla frutta è riuscito perfino  a smuovere Antonio Ricci…le quattro torri nel centro storico non sono sicuramente utili alla cittadinanza…>

25 APRILE – Il Secolo XIX con Luca Rebagliati…Ricci infuriato scatena il Gabibbo contro le nuove torri. ..Andrea Lamberti della sezione inaguna di Italia Nostra…il progetto mette in evidenza, se ce ne fosse ancora bisogno, quale sia la sensibilità culturale di coloro che sono demandati a reggere le sorti della città…>.

25  APRILE – Il consigliere Carlo Tonnarelli dei Verdi, contrario al progetto, firma un articolo invocando un referendum popolare.

26 APRILE – La Stampa con Angelo Fresia dedica una pagina al servizio televisivo del Gabibbo.  Intervengono con giudizi durissimi e severi Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, critico d’arte e conduttore televisivo e Mario Magnifico direttore del Fai, fondo per l’ambiente italiano. Contrario si dichiara anche  Gino Michero, presidente  dell’associazione culturale Fischia il vento.

27 APRILE -  Il  Secolo XIX con Luca Rebagliati. ..IL sindaco Tabbò vacilla sotto i colpi di Striscia”….sono amareggiato per i 7 minuti al veleno del tigi satirico, ma non è una proposta progettuale del Comune…Con Antonio Ricci si schiera la Floras, floricoltori, e Rifondazione comunista che inviata il sindaco a rispedire al mittente il progetto .

28 APRILE – Il Secolo XIX con Daniele La Corte. Il sindacoTabbò nomina Minetto e lancia le quattro torri. Nuovo assessore all’Ambiente al posto di Ravera e via libera al quartiere residenziale dell’ex ospedale. Tabbò: <Il momento è storico. La realizzazione del progetto delle quattro torri è condiviso dalla totalità della maggioranza che mi sostiene. E’ chiaro che stiamo cambiando il volto della città e per questo voglio che tutti gli abitanti siano partecipi alla decisione>.

29 APRILE – La Stampa a tutta pagina con Angelo Fresia…Tabbò ha deciso, nò alle quattro torri, ieri l’annuncio ufficiale dopo le polemiche. Bagarre in mattinata per le dure accuse di Damonte e la replica di Quaglieni.

1 MAGGIO – Il Secolo XIX con Luca Rebagliati…. Ora solo i socialisti difendono le torri, Vazio a sorpresa si allinea al no del sindaco. Ghiglione…il dietrofront di Tabbò è imbarazzante.

4 MAGGIO – La Stampa con Angelo Fresia….Bellenda polemico col Comune, aspettiamo notizie ufficiali…La società Progetto Ponente blocca momentaneamente Consuegra e dichiara guerra ai mezzi di informazione. Il Comitato esecutivo dell’impresa, formata dall’agenzia Arte e dal gruppo di Andrea Nucera…ha riunito il consiglio di amministrazione ed il suo presidente Bellenda  ha reso noto…abbiamo deciso di incaricare  un noto penalista per verificare se sussistono i presupposti  per una denuncia o una querela e per un’eventuale richiesta di risarcimento dei danni a carico di coloro che hanno attivato una pesante campagna diffamatoria nei confronti della società Progetto Ponente….Bellenda rivolge anche una frecciata nei confronti dell’amministrazione comunale, in particolare del sindaco Antonello Tabbò.

27 GIUGNO – La Stampa con Angelo Fresia, a tutta pagina…Bellenda querela Ricci. Il presidente di Progetto Ponente dice…non siamo un comitato d’affari…..Non perseguiamo nessun fine speculativo, dunque nessun Mangia Mangia che è solo nella testa di chi, autoelettosi censore dei costumi, ritiene di essere ligibus solutus e di poter sproloquiare senza freni e senza rispettare l’altrui onorabilità.

27 GIUGNO – Un trafiletto sul Secolo XIX per annunciare che Progetto Ponente ha querelato Ricci per i giudizi sull’operazione delle Torri….e secondo il presidente Franco Bellenda sono state espresse contro la presidenza e la società Progetto Ponente <vere e proprie gravissime ed ingiustificate ingiurie> da parte dell’autore televisivo Antonio Ricci che aveva definito il progetto <frutto di avidità e di speculazioni di un comitato d’affari, denominando “torri del Mangia Mangia”. Bellenda ha aggiunto:…il progetto può piacere o non piacere, non è questo il problema, ma costituisce  una palese violazione dell’immagine e dell’onore della Ponente srl e dei suoi amministratori affermare, come ha fatto Ricci, che il progetto sia frutto di condotte non assolutamente trasparenti.,,,nessun mangia, mangia che è solo nella testa di chi ritiene di poter sproloquiare senza freni e senza rispettare l’altrui onorabilità>.

4 OTTOBRE 2008 – Il Secolo XIX con Giovanni Ciolina, titola “Il Gabibbo e le Torri di Albenga per il giudice nessuna diffamazione”. La società querelante  dovrà pagare anche le spese. La sentenza “La critica di Antonio Ricci argomenta in  modo razionale  e sulla base di effettivi presupposti di fatto…Il giudice Alberto Princiotta del tribunale di Albenga ha respinto pure la richiesta danni, 200 mila euro, oltre a 50 mila per danno esistenziale… della Progetto Ponente srl, composta dall’Arte e dell’imprenditore Nucera, nei confronti di Antonio Ricci e di Mediaset per un servizio in onda il 25 aprile 2007….La Stampa che era in sciopero il giorno dopo ha dedicato un titolino ad una colonna col titolo “Il giudice boccia la richiesta danni di Progetto Ponente…Il Gabibbo batte le torri del “mangia mangia” due a zero. ..Il tribunale civile ha dato ragione ad Antonio Ricci ed ha imposto a Progetto Ponente di pagare le spese processuali.

Luciano Corrado

 

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