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La lettera/ Dopo l'articolo di Bruno Lugaro e la risposta di Paolo Caviglia Intervento dei radicali savonesi

<Chiediamo scusa ai cittadini>

<I voti utilizzati dal Psi per occupare poltrone,

enti inutili, società pubbliche>

 

Con riferimento all’articolo di Bruno Lugaro comparso su Trucioli Savonesi e alla risposta data da Paolo Caviglia I MILITANTI RADICALI CHIEDONO SCUSA AI CITTADINI SAVONESI.

Evitiamo qualsiasi polemica perche' la situazione e' talmente deprimente da non meritarle, ma riportiamo solo alcune precisazioni e porgiamo le nostre scuse a tutti i cittadini savonesi, perche' pensiamo sia serio e doveroso farlo.

Innanzitutto i fatti:  in Italia la <Rosa nel Pugno> e' stato per oltre 30 anni, grazie al Partito Radicale, il simbolo delle battaglie per i diritti civili e sociali.

 Sono battaglie che hanno cambiato l’Italia, modernizzando societa', cultura, legislazione.Dal 1976 al 1987 per quattro volte la Rosa nel pugno fu il simbolo dei Radicali alle elezioni politiche; alla fine degli anni ’80 fu listata a lutto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fame nel mondo. Nel 2006 il simbolo (di proprieta' di Marco Pannella) e' stato utilizzato dall’unione tra Radicali italiani e Socialisti Democratici per eleggere una pattuglia di parlamentari laici liberali socialisti e radicali.

Nel maggio del 2006 subito dopo le elezioni politiche il simbolo della Rosa nel Pugno, per la prima volta nella storia, e' stato impiegato anche per le elezioni amministrative di alcune citta' italiane tra cui Roma, Milano, Torino e Savona per consentire all’unione di Radicali italiani e Socialisti Democratici dello SDI di entrare anche nei consigli comunali.

A Savona la lista RNP ha ottenuto un ottimo risultato (quanto sia merito del voto d’opinione o del radicamento territoriale o di entrambe le cose e'

difficile dirlo) ma tutto, proprio tutto potevano pensare gli elettori della RNP, ed anche gli sgomenti militanti radicali, tranne che i voti presi dalla lista RNP sarebbero stati utilizzati per andare ad occuparsi di societa'

partecipate, inutili enti di secondo grado ed anche per partecipare alla sempre piu' triste cementificazione del territorio di Savona.

Quanto consenso hanno i socialisti che <cosi' bene amministrano> lo diranno le prossime elezioni provinciali ed europee, dove i socialisti correranno con il loro simbolo (e peraltro lo hanno gia' detto i risultati delle ultime elezioni politiche).

Per quanto riguarda noi militanti radicali visti i risultati a oltre 2 anni dalle elezioni comunali del 2006 chiediamo semplicemente scusa a tutti i cittadini ed elettori di Savona per aver prestato simbolo e consenso a chi davvero non lo meritava.

 

Daniele Liberatori

Portavoce dei Radicali Savonesi

 

Savonaradicale@libero.it