versione stampabile

mail della settimana / Testimonianza di un promoter e poi portiere d’albergo
<Come si fa turismo? Ho lavorato anni
Potrei raccontarvene di belle…>

Perché in Liguria siamo arrivati a questo punto? I guasti della politica che inciucia, raccomanda persone e manager anche se emeriti incapaci

 

Il "trio della torta di riso" per rilanciare il turismo ligure
Come rispondere ad una crisi che affligge il turismo ligure alberghiero, una domanda che molti si pongono da più di 20 anni, nei quali si è beneficiato di una clientela che ogni anno veniva tartassata con nuovi aumenti e una diminuzione dei servizi.
Io ho lavorato per anni nel settore turistico alberghiero, prima come promoter e poi come portiere d'albergo e potrei raccontarvene di belle.

 Clienti che si perdono perché alla colazione del mattino si fa pagare un extra per la spremuta fresca, brioche riciclate e avanzate del giorno prima, riscaldate e offerte alla clientela che poi così stupida non è.
Prezzi esagerati e muffa nelle camere, servizio a dir poco scandaloso e pulizie fatte così tanto per dire di averle fatte, ma soprattutto la convinzione da parte degli operatori di essere al di sopra di tutti, ovvero il cliente bisogna spremerlo fino all'ultima goccia e poi, tanto, ne arriveranno altri.
E per continuare, il personale malpagato che invece di fare le sue 8 ore, ne faceva almeno 11 o 12 e niente straordinario.
Solo negli ultimi anni alcuni imprenditori hanno cercato di cambiare musica, ma era già troppo tardi, la Costa Azzurra aveva già operato i giusti accorgimenti per appropriarsi della clientela italiana della costa ligure, e pensare che da Arenzano fino a Ventimiglia potrebbe essere veramente
Costa Azzurra.

Ma il problema risiede anche in una politica che non ama veramente i meritevoli, che inciucia e raccomanda persone e manager, che "succhiano" tutto quello che possono e poi vanno altrove a mungere una vacca più grassa.
E non è questione di essere di destra o di sinistra, è questione di non parlare di Etica, ma di applicarla veramente.

L'interesse è oggi lo scopo primario, e qualcuno nella crisi che stiamo vivendo, si chiede perché siamo arrivati a questo punto?
Ed io rispondo: si sono persi i valori etici e morali che mai avrebbero dovuto lasciare il posto all'egoismo ed alla cura del proprio "Giardinetto".
E conludo: mi aspetto che alcuni di voi possano tacciarmi di egocentrismo, mesi orsono ho tenuto una conferenza sul valore che può avere essere "Catari" in questo III Millennio, e un giornalista mi ha chiesto perché ridare fiato a quella che, a torto, la Chiesa Cattolica ha dato la patente di eresia ed ancora oggi si cerca di qualificarla come una setta: Gli ho risposto semplicemente che i valori etici e morali che la religione catara esprimeva in
quanto corrente del cristianesimo delle origini sono sempre valide anche ai nostri giorni e che finalmente oggi ci è permesso di esprimerci senza il rischio di essere mandati al rogo.
Ritornando al turismo ligure, gli albergatori recitino il loro "Mea culpa" e pensino a quello che hanno fatto in passato.
L'agriturismo che ha preso il loro posto, offre senz'altro delle opportunità maggiori, almeno al mattino uno trova una colazione degna di questo nome, e talvolta persino esagerata, tanto che si può anche saltare il pranzo e non come già detto, brioche del giorno prima e burrino e marmellatina offerta dall'hotel che pensava che la crisi non lo avrebbe mai toccato.
Non ultima la concessione a questi "albergatori della domenica" da parte dei comuni di trasformarsi in residence ed appartamenti, aumentando così la loro ricchezza a discapito di operatori che ancora cercano di mantenere viva la tradizione dell'ospitalità.
Bene a tutti voi
Robert de Marselha
Centro Studi Catari Occitani

www.catari.it

www.catari.org