![]() versione stampabile I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO QUARANTESIMA PUNTATA LA CO-EVOLUZIONE TRA DEMOGRAFIA E URBANISTICA Aldo Pastore |
![]() | PREMESSE Alcuni lettori mi hanno cortesemente chiesto di svolgere alcune considerazioni sulla triste e difficile situazione nella quale si trova, attualmente, l' ISITUTO FERRERO di VADO LIGURE. |
Accetto volentieri l'invito, avanzando, tuttavia, DUE PREMESSE:
- Rischio di essere stancamente ripetitivo, perchè l'argomento della condizione esistenziale degli anziani nella nostra Società è stato, da me, più volte trattato in un antico e recente passato (ricordo, in proposito, alcuni precedenti scritti per "Trucioli Savonesi"); - L'argomento non può essere superficialmente trattato in un solo articolo; ci troviamo di fronte, infatti, a problemi assai complessi e di difficile soluzione, che richiedono lunghe e ponderate riflessioni; mi riprometto, pertanto, di affrontare l'argomento in TRE SUCCESSIVE PUNTATE, aventi, rispettivamente i seguenti TITOLI:
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![]() L' Istituto Ferrero | - Particolarmente interessanti, infine, I DATI RIFERITI ALLA PROVINCIA DI SAVONA e relativi alla previsione Demografica, proiettata sino al Gennaio 2051; va rilevato, in proposito, che si tratta di una ricerca assi importante sul piano tecnico-scientifico; è, innanzi tutto, una significativa novità, in quanto è la prima volta che l'ISTAT elabora previsioni demografiche a livello provinciale; nel concreto, inoltre, questa elaborazione statistica diventa un indispensabile strumento per confronti territoriali e per valutazioni delle dinamiche future del territorio. |
I dati previsionali per la nostra Provincia dicono chiaramente che, nel 2051, la fascia di età maggiormente rappresentata sarà compresa tra i 75 e gli 80 anni; infatti, saranno 20.503 gli anziani rientranti in questa fascia su di una popolazione complessiva di 292.676 abitanti; nell' immediato futuro (precedente, cioè, l'anno 2051) avremo un aumento globale dell' 1,19 per Cento della classe di età anziana, con un picco, soprattutto, dei "Grandi Vecchi" (oltre gli 85 anni), comportante un loro aumento percentuale del 6,64 per Cento. - Qualche lettore potrà obiettare che si tratta di dati previsionali; per di più, proiettati al Gennaio 2051 e, quindi, verso un lontano futuro; quindi, presumo che, a loro giudizio, occorra, per essere concreti, pensare all' IMMEDIATO e, di conseguenza, alla situazione odierna. Mi permetto di replicare a queste potenziali obiezioni che il FUTURO IPOTIZZATO DAI DATI PREVISIONALI ISTAT NON E' POI TANTO LONTANO, anche perchè i dati stessi parlano di un' ascesa progressiva o imprevista; inoltre, a mio modo di vedere, noi tutti abbiamo il dovere morale di "TRACCIARE IL SOLCO" per le generazioni future, che ci seguiranno in questa vita terrena; quando ragiono su questi argomenti, fatalmente tornano alla mia memoria le magistrali affermazioni del mio Professore Universitario di Fisiologia Umana "Ugo Lombroso"; parlando dell' Uomo attuale, Egli diceva: - SARANNO I FIGLI DELLA CARNE O DELL' INGEGNO E DELL' OPERA SUA CHE VIVRANNO, QUANDO EGLI NON SARA' PIU'; NEL SOLCO FATICOSAMENTE SCAVATO AVANZERA' LA NUOVA GENERAZIONE." |
![]() Romeo Bassoli | Ma dove porta il solco e la strada che noi dobbiamo scavare? Le linee Guida dell' OMS (sopra citate) sono estremamente chiare in proposito. IL LUOGO DOVE DEVE CONTINUARE A VIVERE E OPERARE OGNI INDIVIDUO (SOPRATTUTTO ANZIANO) NON E' L'ISTITUTO (anche perchè, in futuro, dovremmo programmarne e costruirne un numero spropositato ed improponibile), bensì LA PROPRIA CASA INSERITA NEL PROPRIO TERRITORIO |
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